(AGENPARL) – gio 11 aprile 2024 Mozione di Simona Meloni (Pd): “La Giunta si attivi per garantire
l’assistenza nelle aree interne”
(Acs) Perugia, 11 aprile 2024 – “La medicina territoriale e il
potenziamento dell’assistenza domiciliare sono la ricetta per una migliore
cura dei pazienti, ma anche il modo giusto per decongestionare ospedali e
pronto soccorso. Ecco dunque che serve un cambio di passo da parte della
Regione per colmare la carenza di medici di medicina generale in molte aree
interne e per rendere attrattiva l’Umbria ai professionisti sanitari di
tutta Italia”. Così la capogruppo del Partito democratico in Consiglio
regionale, Simona Meloni, che ha presentato una mozione per “chiedere alla
Giunta un’accelerazione sul tema”.
“Il diritto alla salute è tutelato dalla Costituzione – dice Meloni –
ma troppe volte trova degli impedimenti nella realtà. Lo sa bene chi vive
nelle aree interne, dove spesso tra la chiamata alla centrale operativa e
l’arrivo del mezzo di primo soccorso, possono trascorrere una media 23
minuti, contro i 17 degli altri territori. Nelle aree interne sono di meno
anche i medici. In Umbria sono 80 le zone carenti, non coperte da medici, per
un totale di almeno 90mila umbri senza un medico di medicina generale. Tale
carenza è certificata dalle Asl che hanno aperto i bandi a pensionati,
specializzandi e neo laureati. In Umbria le zone più critiche sono la fascia
appenninica e quelle più periferiche e meno collegate”.
“Uno dei gap italiani – continua Meloni – è quello di una sanità
troppo ospedalocentrica. Per ovviare a ciò non servirebbero nuove figure ma
una riorganizzazione di quello che incide di più sulla salute collettiva:
medici di medicina generale, infermieri di comunità, farmacie di servizi,
residenzialità e associazioni di volontariato. Il medico di medicina
generale rappresenta il primo aspetto da risolvere: servono decisioni che
rendano questo servizio appetibile ai pochi professionisti disponibili e
soprattutto nelle aree meno attrattive. Nelle altre regioni sono diverse le
forme adottate. C’è un nuovo accordo integrativo regionale in Toscana, a
Venezia è stato varato un progetto che si chiama ‘Dottore, la città più
bella del mondo ti aspetta’ per attirare medici di medicina generale dal
territorio. L’Umbria come intende muoversi?”.
“Per questo – prosegue Simona Meloni – con la mia mozione chiedo alla
Giunta regionale di attivarsi, in accordo con il Governo e in sede di
Conferenza delle Regioni, per misure strutturali che permettano di colmare la
carenza di medici di medicina generale in molte aree interne, per facilitare
l’accesso all’esercizio della professione attraverso percorsi di
formazione più rapidi e adeguati. Servono forme di incentivazione, d’intesa
con le Asl e le rappresentanze sindacali, per la copertura degli ambulatori
ubicati nelle aree con più alta criticità. La Giunta dovrà promuovere
un’effettiva integrazione, la presa in carico e l’omogeneità
nell’erogazione dei servizi attraverso le aggregazioni tra medici di medicina
generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, infermieri,
assistenti sociali, fisioterapisti, psicologi, medici di continuità
assistenziale, collaboratori di studio. Occorre incrementare l’utilizzo
della telemedicina e potenziare l’assistenza domiciliare e favorire,
d’intesa con Asl e Comuni, iniziative e progetti volti a promuovere la
medicina di base nelle aree più difficili da raggiungere anche attraverso
incentivi, sgravi o premialità per paziente, nei confronti dei MMG. Andrà
fatto un serio piano per incrementare le risorse necessarie all’adozione di
strumenti di diagnostica di primo livello (ecografo, strumenti pressori,
holter cardiaco etc..) negli ambulatori dei medici di medicina generale per
fornire una risposta immediata agli utenti”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/76952