(AGENPARL) – ven 29 marzo 2024 *Fiorelli e Simonetti (M5S Terni): “Bandecchi di fronte Arvedi china la
testa e pretende di risolvere i problemi dell’inquinamento con argilla,
teli e coperture”*
Argilla, teli, coperture. Ecco come Bandecchi pretende di risolvere i
problemi dell’inquinamento a Terni. Il video che il sindaco ha rilasciato
nei propri canali social a margine dell’incontro con il ministro Urso, la
presidente Tesei e il ceo di FinArvedi Mario Caldonazzo è a dir poco
imbarazzante.
In campagna elettorale Bandecchi aveva promesso di farsi dare 13 miliardi
dall’Europa per la bonifica delle aree contaminate della conca. Salvo poi
“invitare” l’azienda ad individuare da subito ulteriori spazi e altre
modalità di abbancamento al di fuori. Bandecchi è poi passato ad accusare
Arvedi: “Ho fatto scrivere all’azienda che oggi l’inquinamento della città
fa più schifo di ieri e che l’aria è malsana. Abbiamo statisticamente il
doppio di tumori negli adulti ed il triplo nella fascia dell’infanzia”
dichiarò il sindaco in consiglio comunale lo scorso 7 luglio 2023. Non più
tardi di due mesi fa, infine, Bandecchi ha demolito il progetto di landfill
mining progettato da Ast affermando che non fosse un progetto nemmeno in
senso lato.
Peccato che davanti alla Tesei e al ceo di FinArvedi, Bandecchi abbia
chinato la testa e con la coda tra le gambe abbia cantato vittoria per
coperture, teli e l’argilla che mai si erano visti a Terni. In realtà erano
già previsti nel progetto di Ast bocciato da Bandecchi e le Best Available
Techniques sono un obbligo di legge. Soprattutto, Bandecchi tace il fatto
che questo accordo sarà il prodromo per un ampliamento monstre della
discarica di vocabolo Valle. Nessun riferimento allo stato del progetto di
Tapojarvi per il recupero delle scorie, ad oggi il vero nodo che potrebbe
far fare il salto di qualità ad AST. Ma servirebbe un accordo con il
governo per l’utilizzo degli inerti nelle opere pubbliche e chissà se di
questo ne hanno parlato. Nessun accenno da parte del sindaco nemmeno su
eventuali pressioni fatte per l’adeguamento degli impianti di aspirazione e
di captazione delle polveri visti i valori record di nichel e di metalli
pesanti che nel 2023 hanno ricoperto non solo Prisciano, ma un ampia parte
della città.