(AGENPARL) – ven 29 marzo 2024 Interrogazione di Fabio Paparelli (Pd): “Tema di grande rilevanza sociale
per la comunità cittadina, da discutere adeguatamente e
documentatamente”
(Acs) Perugia, 29 marzo 2024 – “In un clima di campagna elettorale
permanente si susseguono pronunciamenti, anche di autorevoli rappresentanti
istituzionali, sul futuro della sanità ternana. Un nuovo ospedale dovrebbe
sorgere, grazie ad un project financing messo in campo da soggetti privati e
una nuova clinica, anch’essa privata, verrebbe utilizzata come mezzo per
finanziare il nuovo stadio della Ternana. Si tratta di incroci pericolosi e
improbabili sui quali è bene che la Presidente Tesei faccia al più presto
chiarezza”. Lo evidenzia il consigliere regionale di opposizione Fabio
Paparelli (Pd), annunciando un’interrogazione a risposta immediata con cui
chiede alla Giunta di Palazzo Donini “se non ritenga opportuno che temi di
grande rilevanza sociale per la comunità cittadina, come anche il nuovo
ospedale e il nuovo stadio, vadano discussi adeguatamente e documentatamente,
nelle sedi appropriate e non attraverso una comunicazione non accreditata e
propagandistica, evitando così di creare aspettative tra i cittadini e
soprattutto tra i supporter della squadra”.
Nell’atto ispettivo, Paparelli domanda inoltre di “conoscere lo stato
attuale della procedura relativa alla clinica-stadio, tenendo conto che anche
nella discutibile deliberazione regionale di verifica della rete ospedaliera
regionale, per l’eventuale utilizzo dei posti privati convenzionabili, non
si fa riferimento alla possibilità di applicare la cosiddetta ‘legge
Stadi’. Va inoltre chiarito che l’attività in convenzione con il
servizio sanitario regionale è soggetta a tetto regionale non espandibile e
quindi, allo stato il budget potenzialmente programmato in modo errato, per i
privati della Provincia di Terni (stimabile in 15/18 milioni a carico del
servizio sanitario regionale), andrebbe sottratto agli altri soggetti
convenzionati della regione con gare aventi come base il territorio della
Asl e non provinciale. Deve essere spiegato se si ritiene compatibile con la
legislazione vigente sanitaria ed in tema di concorrenza la garanzia
aprioristica dell’accreditamento e convenzionamento della clinica a
supporto finanziario del nuovo eventuale stadio della città di Terni.
Bisogna infine conoscere lo stato dell’autorizzazione alla costruzione di
altro gruppo imprenditoriale interessato alla costruzione di una clinica
privata a Terni”.
Inquadrando la problematica al centro dell’interrogazione, Paparelli spiega
che “gli amministratori locali di Terni continuano a propinare ai
cittadini la promessa di un nuovo ospedale in 5 anni e di un progetto
clinica-stadio in movimento veloce e concreto. Nel frattempo lo stato di
difficoltà delle strutture pubbliche è sotto gli occhi di tutti e genera
quotidiane lamentele dei cittadini per lunghe e irrisolte liste di attesa,
sia per attività specialistica che di ricovero, nonché per l’affanno
assoluto del pronto soccorso dell’ospedale. Fenomeni generati anche dalle
continue defezioni di professionisti nelle stesse strutture e dalla assenza
di programmazione sanitaria”.
“Relativamente all’ipotesi della cosiddetta clinica-stadio – aggiunge
Fabio Paparelli – dagli atti approvati dalla precedente Giunta del Comune di
Terni di centro-destra, emerge che a fronte di un investimento da 53 milioni
(26 per la clinica, 24 per lo stadio, oltre alle spese di progettazione) si
registra un basso apporto di capitale privato (10 milioni) e un alto
ricorso all’indebitamento (43 milioni), la cui restituzione al sistema
bancario in 30 anni è per circa il 60 per cento a carico dell’esercizio
dei posti letto convenzionati della clinica, elemento quindi dirimente per la
realizzazione dello stadio. A quanto si apprende dai media, la clinica
sarebbe poi realizzata su un terreno di proprietà del Sindaco della città,
con evidente conflitto di interessi. C’è da tenere presente che il Comune
di Terni potrebbe disporre il rifacimento dello stadio utilizzando i fondi
previsti dalla legge regionale sull’utilizzo dei canoni idrici dei
grandi impianti di derivazione, che destina circa 1 milione di euro l’anno
per l’impiantistica sportiva. E che il parere ricevuto dal professore
Renato Balduzzi, già Ministro della Salute, affermava ‘l’impossibilità
giuridica di procedere secondo il percorso proposto dal proponente privato e
recepito dal Comune di Terni, facendo eventualmente salva la sola
autorizzazione alla realizzazione della struttura sanitaria’”.
Il consigliere di opposizione conclude evidenziando che una clinica privata
per essere autorizzata e messa in esercizio, deve richiedere ed ottenere
l’accreditamento per poi poter partecipare alle procedure comparative
pubbliche per poter ottenere il convenzionamento di parte dei posti letto.
L’accreditamento si ottiene seguendo le procedure di legge vigenti e non
può essere garantito a priori ed esso non dà diritto al convenzionamento.
Infine, non è la Giunta regionale, ma la Asl che ogni anno determina i
fabbisogni sanitari su base territoriale e non provinciale e predispone le
gare per gli accordi programmatici sulla base dei fabbisogni locali, ogni
anno rideterminabili”. MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/76902