(AGENPARL) – sab 16 marzo 2024 *Thomas De Luca (M5S Umbria): “Campo larghissimo? No, grazie. Preferiamo il
campo giusto. Per vincere bisogna essere veri e credibili”*
Campo larghissimo? No, grazie. Preferiamo il campo giusto. Per vincere
bisogna essere veri e credibili. Il patto avanti è un’identità politica
coerente, armonica e credibile. La proposta politica a cui i cittadini
danno fiducia con naturalezza e che dà la forza di tornare a votare anche a
chi non lo faceva da anni. L’Umbria è la prima regione in Italia dove in
tutti i comuni sopra i 15mila abitanti l’alleanza tra forze progressiste è
diventata strutturale.
Abbiamo costruito dal territorio il percorso per le prossime elezioni
regionali e non viceversa, senza cedere all’idea di un’alleanza sintetica
costruita in laboratorio. Mentre abbiamo spazzato via dai tavoli i
personalismi, rendite di posizione dei singoli e le logiche dei vecchi
padroni dell’Umbria, mettendo al centro i programmi e i loro interpreti
autentici, c’è chi ha fatto l’esatto opposto. Il caso di Gubbio è stato
emblematico. Chi oggi ci accusa di avere avuto un modo vecchio di fare
politica sono quelli che hanno messo al centro solo ed esclusivamente la
poltrona del candidato sindaco, balbettando nella totale incapacità di
indicare una sola differenza di visione sulla sanità, sulla transizione
ecologica, sull’urbanistica, sul lavoro, sui diritti e sulle politiche
sociali all’interno del confronto.
Quelli che dichiaravano di essere disponibili a fare quattro passi indietro
per far vincere il fronte progressista mentre ne facevano cinque avanti,
solo ed esclusivamente per trovare spazio al proprio protagonismo o peggio
per ripicca rispetto alle vicende delle passate elezioni regionali. Noi i
passi indietro li abbiamo fatti davvero per fare un patto avanti,
applicando un metodo completamente diverso. Se qualcosa, però, dobbiamo
imparare dall’Abruzzo, è che anche con il candidato migliore non si vince
se a sostenerlo è un’ammucchiata di simboli totalmente incoerenti tra di
loro. Una somma che non moltiplica ma sottrae consenso perché repulsiva.
Una terra di mezzo fatta di trasversalismi, strette di mano, equilibrismi e
triangolazioni politiche, quella di chi pensa che a Perugia si possa
sostenere Fratelli d’Italia e contemporaneamente cercare spazi nel fronte
progressista nel resto della regione.
Ecco l’Abruzzo deve insegnarci che la strada per la sconfitta passa dalla
legittimazione del cosiddetto “doppio forno”, che non c’è spazio per
ambiguità. La neo-formazione Civici Umbri ha avuto il coraggio di scegliere
da che parte stare, di rompere il gioco del civismo con le tessere di
partito in tasca. Quel gioco che continua ad andare avanti ormai da anni
all’interno della minoranza in consiglio regionale, dove Italia Viva
approva il piano dei rifiuti o si astiene sul bilancio della destra
continuando a riempire gli spazi politici esclusivi delle minoranze. Il
patto avanti non può permettersi di dare agibilità politica a questi
partiti ed organizzazioni politiche, mentre deve spalancare le porte a
tutti coloro che sono autenticamente alternativi alla destra. Una scelta di
campo, il campo giusto.
*Thomas De Luca coordinatore regionale Movimento 5 Stelle Umbria*
next post