(AGENPARL) – lun 11 marzo 2024 Per Donatella Porzi (Misto) “a Bastia Umbra perfetto clima da campagna
elettorale”
(Acs) Perugia, 11 marzo 2024 – “Si fa un gran parlare del fatto che il
presidente Meloni sia venuta in Umbria portando in dote alla nostra Regione
210 milioni per lo sviluppo. Sempre bene che arrivino fondi per la crescita
del territorio, ma nessuno ci sta regalando niente: né il Presidente Meloni
è stata particolarmente generosa con noi, né la Presidente Tesei è stata
particolarmente abile nel conquistare il pacchetto dei fondi che ci è stato
assegnato”. È quanto dichiara Donatella Porzi (Misto).
“Andando oltre ogni strumentalizzazione, da perfetto clima di campagna
elettorale, va spiegato ai cittadini – continua Porzi – che il Fondo per lo
Sviluppo di coesione è uno strumento nazionale finalizzato al finanziamento
di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere
immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale. E al Fondo per
lo Sviluppo di coesione accedono tutte le regioni italiane seguendo uno
schema ben preciso. L’80% delle risorse va al Sud e il 20% al Centro Nord,
su quote di riparto tra le singole regioni stabilite in base a determinati
parametri. Non ci sono, evidentemente, né concessioni da parte del Governo
né alcuna capacità personale di attrarre più o meno risorse, proprio
perché queste ultime sono già ripartite seguendo i dettami della legge.
Sarebbe ora che quanto si è sempre fatto nel 2000-2006, nel 2007-2013, nel
2014-2020 non sia venduto nel 2021-2027 come una cosa straordinaria. Anzi,
fino ad ora ci si è preoccupati di dare accesso a tutti i comuni umbri con
equità a queste risorse, mentre ora si stanno privilegiando solo alcune aree
dimenticando metà regione. L’accordo di programma siglato a Bastia
dall’asse Meloni-Tesei, come dice la parola stessa, ‘programma’
risorse. Ma fino a che non ci saranno le delibere del Cipess, il Comitato
interministeriale per la programmazione economica Sviluppo Sostenibile, i
fondi sono disponibili solo sulla carta”.
“Di fronte a tanto entusiasmo dei nostri amministratori regionali per il
risultato raggiunto,– conclude Porzi – occorre fare alcune precisazioni.
Per anni l’Umbria ha usato i Fondi Fsc senza mai utilizzare per il
cofinanziamento fondi europei, come viene fatto invece in questo caso
prevedendo lo stanziamento di 61 milioni per il cofinanziamento dei Programmi
comunitari regionali 2021-2027 che sostengono lo sviluppo sostenibile,
l’innovazione, la coesione, e l’inclusione sociale. In concreto, invece
di mettere risorse dal proprio bilancio, la Regione le prende dal Fse
sottraendole allo sviluppo infrastrutturale. È pur vero che la legge lo
consente, ma in genere è una scelta che fanno le regioni del sud, quelle che
hanno più bisogno di ossigeno per superare il gap infrastrutturale e dare
slancio allo sviluppo economico”. RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/76786