(AGENPARL) – mar 05 marzo 2024 Approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa la Proposta di
risoluzione predisposta dalla Seconda Commissione e condivisa con
l’assessorato, le organizzazioni di categoria e singoli agricoltori che
hanno preso parte alle audizioni.
(Acs) Perugia, 5 marzo 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
approvato, con voto unanime, la Proposta di risoluzione predisposta dalla
Seconda Commissione che contiene “Provvedimenti a tutela e sostegno del
settore agricolo umbro”.
L’atto, già all’ordine del giorno della precedente seduta
dell’Assemblea legislativa, su richiesta dell’assessore Roberto Morroni
era stato rinviato in Commissione per l’introduzione nel testo di alcune
modifiche ed integrazioni che egli stesso aveva già illustrato in seduta
consiliare (https://urly.it/3-hgy [1])
Come già avvenuto in Commissione, ampia e condivisa è stata la
soddisfazione espressa in Aula per il contenuto del Documento di indirizzo
approvato, definito dall’assessore Roberto Morroni “una risposta
importante e chiara al mondo agricolo che non lascia spazio ad alcun
tentativo di strumentalizzazione”. Lo stesso presidente della Seconda
Commissione, Valerio Mancini, prima di illustrare le premesse ed il
dispositivo dell’atto, ha ringraziato le Associazioni di categoria e i
singoli agricoltori “che da oltre due mesi, con rispetto delle istituzioni,
hanno manifestato e continuano a farlo, il loro malessere e le loro
condivisibili e reali preoccupazioni” e che hanno preso parte alle due
articolate ed approfondite audizioni organizzate dalla Commissione e dalle
quali è scaturita la Proposta di risoluzione condivisa da tutte le parti
interessate.
Mancini ha anche precisato che sono state condivise e fatte proprie dalla
Commissione le modifiche e le integrazioni al testo originario indicate
dall’assessore Morroni. Il Presidente della Seconda Commissione ha
sottolineato come nel documento siano state recepite anche nuove proposte
emerse nel corso dei lavori da parte di alcuni Commissari e dai
rappresentanti delle Organizzazioni di categoria ed agricoltori. “Abbiamo
predisposto – ha detto Mancini – un ottimo metodo di lavoro che va nel
sostegno delle azioni che la Giunta sarà chiamata a mettere in campo sia
direttamente che nelle interlocuzioni in tavoli nazionali ed europei. I
nostri straordinari paesaggi non sarebbero tali senza il lavoro quotidiano
degli agricoltori”.
Attraverso questo atto, la Giunta viene impegnata a: farsi carico, nelle sedi
opportune e nei confronti del Governo centrale, della necessità di una
revisione nel medio termine della PAC, da parte della Commissione europea, e
del Piano Strategico Nazionale, che metta al primo posto l’obiettivo di
assicurare alle imprese agricole l’indispensabile sostenibilità economica;
sostenere il pieno rispetto del decreto legge n. 198/2021 con particolare
riguardo al contrasto verso le cosiddette pratiche sleali che relegano le
imprese agricole in una condizione di subordine e di subalternità
all’interno del mercato, attraverso una proposta al Governo nazionale e al
Parlamento che stabilisca il riconoscimento dei reali costi di produzione
avvalendosi di autorità di controllo come ISMEA; promuovere misure e
progetti volti al contenimento e alla razionalizzazione, anche attraverso le
innovazioni tecnologiche e digitali, dell’uso delle materie prime e dei
mezzi tecnici, quali concimi, fitofarmaci, sementi, macchinari e permettere
il reimpiego di almeno il 50 per cento di sementi autoprodotte nelle misure
agroambientali promosse dalla Regione; sollecitare il Governo nazionale
affinché garantisca il mantenimento del gasolio agevolato, promuovendo
politiche volte al contenimento del suo prezzo; monitorare le rendicontazioni
al termine dell’annualità agraria dell’uso del gasolio in base ai
fabbisogni reali dell’impresa agricola e degli operatori conto terzi;
rivedere la perimetrazione delle zone svantaggiate dell’Umbria ridotte
negli ultimi anni, previa richiesta della Amministrazione comunale
opportunamente documentata da trasmettere al MASAF volta a recuperare le aree
attualmente escluse; Incrementare la dotazione finanziaria delle misure del
CSR a favore di agricoltori e allevatori che operano in aree collinari e/o di
montagna; sostenere la revisione delle misure europee relative alla
concimazione nelle zone vulnerabili nel periodo novembre-febbraio, anche in
considerazione dei cambiamenti climatici e delle reali condizioni
meteorologiche rendendo più flessibili i vincoli come previsto dalle stesse
norme europee sulla base dei dati agro meteorologici, con eventuali deroghe
concesse dalla Regione; prevedere il mantenimento della deroga al carico
minimo e massimo UBA/ettaro su pascoli e prati-pascoli in Umbria che
bloccherebbe di fatto l’eleggibilità delle superfici di gran parte delle
imprese zootecniche che praticano allevamenti estensivi e sostenibili;
valorizzare la filiera della zootecnia, con particolare riferimento alla
Chianina in considerazione delle riconosciute qualità organolettiche del
prodotto e della sicurezza dello stesso e dell’efficacia del sistema di
controllo sanitario garantito dalla Regione; rilanciare nell’ambito dei
contratti di filiera il sistema regionale della zootecnia e loro derivati
finanziando la realizzazione di mattatoi e impianti di macellazione, anche
attraverso il coinvolgimento degli Enti locali nelle aree critiche; avviare
un dialogo con le Istituzioni europee, nazionali, regionali e comunali per
semplificare e ridurre la burocrazia che grava sul settore agricolo, con
particolare riferimento alle difficoltà rilevate dalle imprese agricole che
operano in diverse regioni; proseguire l’attività di promozione dei
prodotti regionali di qualità, anche attraverso l’identificazione di un
marchio regionale che ne identifica l’origine, la sua tracciabilità del
processo produttivo e le sue caratteristiche qualitative legate al territorio
di origine umbro; promuovere incontri con la grande e piccola distribuzione
ed il comparto Ho.Re.Ca. finalizzati all’individuazione di aree specifiche
all’interno delle attività commerciali riservate esclusivamente a prodotti
regionali di qualità certificata; promuovere l’apertura e riattivazione
dei mercati agricoli pubblici al fine di una promozione diretta del prodotto
agricolo e consumatori; A promuovere presso il Governo l’istituzione del
‘Registro telematico’ nazionale del grano e di tutti gli altri cereali;
proseguire quanto stabilito nel Tavolo Verde, richiamato in premessa, per
favorire l’accesso al credito alle imprese agricole, in considerazione
delle peculiarità che le riguardano, con particolare attenzione ai giovani
ed alle donne imprenditrici agricole anche mediante l’istituzione di un
fondo rotativo con l’abbattimento dei costi degli interessi; promuovere
nelle scuole umbre di ogni ordine e grado e nondimeno nelle strutture
sanitarie e RSA, una corretta alimentazione attraverso l’utilizzo nelle
mense di prodotti a Km 0 provenienti dalle aziende agricole locali; porre in
atto misure di sostegno volte alla reale remunerazione dei danni subiti
dall’impresa agricola a causa della fauna selvatica basati sul valore
commerciale della coltura e delle greggi predate e nel contempo attivare le
iniziative tese a ridurre il danno; verificare il raggiungimento degli
obiettivi programmati di abbattimento dei capi della specie cinghiale e
l’adozione di piani di contenimento tesi a raggiungere l’obiettivo
‘zero’ nelle aree non vocate, così da centrare gli obiettivi posti dal
Commissario alla peste suina; adottare politiche anche energetiche e di
investimento che riducono i costi dell’acqua a carico delle imprese
agricole nonché eliminare gli oneri di valutazione di incidenza ambientale
degli attingimenti delle imprese agricole e le aree sottoposte a vincolo;
stimolare le imprese all’utilizzo delle risorse del CSR per il recupero,
ripristino e realizzazione di laghetti collinari e altri bacini volti a
migliorare la produzione idrica locale sostenendo così i nuovi impianti
irrigui così importanti per le aree marginali dell’Umbria; potenziare il
Servizio di allerta per i trattamenti fito-sanitari al fine di trasmettere
agli agricoltori le segnalazioni per il trattamento; valutare un’eventuale
revisione del regolamento regionale sulle recinzioni in edilizia libera
affinché l’agricoltore e l’allevatore possano realizzarle secondo
metodologie che salvaguardino coltivazioni e allevamenti; avviare una
procedura per sostenere i costi di smaltimento degli animali predati anche al
fine di poter censire, in modo puntuale, i reali capi abbattuti dalla fauna
selvatica; rilanciare la cosiddetta ‘Banca della Terra’ istituita presso
la Giunta regionale al fine di censire ed includere tutti i terreni di
proprietà degli Enti locali e territoriali finalizzando l’uso e la
concessione di tali terreni a giovani agricoltori; valutare l’opportunità
di modificare le misure per l’insediamento dei giovani in agricoltura non a
bando, ma nella ‘modalità sportello’ garantendo cadenze periodiche
brevi; attivarsi in ogni sede affinché venga innalzato il tetto del reddito
massimo per l’attività extra-agricola pari a 15mila euro lordi annui;
promuovere presso ogni scuola di ordine e grado la cultura per una corretta
educazione alimentare, a partire dalla stagionalità dei prodotti e della
filiera corta, altresì adottare iniziative di divulgazione a tutta la
cittadinanza di informazione e promozione dei prodotti agroalimentari umbri
nonché delle varietà e razze autoctone di interesse agrario in
collaborazione con il Parco Tecnologico 3A”.
Interventi:
Vincenzo Bianconi (Gruppo misto-vice presidente Seconda commissione):