(AGENPARL) – lun 04 marzo 2024 *M5S: “Terni inferno dei metalli pesanti: nel 2023 l’anno peggiore con
valori di nichel tra i più alti di sempre. Arsenico, piombo e cromo i più
alti dell’Umbria”*
Terni si conferma ancora una volta l’inferno dei metalli pesanti. Il 2023 è
stato un anno particolarmente drammatico, in cui le centraline di Prisciano
hanno registrato un valore medio annuo di 32.5 ng/m3, superiore di oltre il
50% al limite di legge fissato dal Dlgs 155/2010 a 20 ng/m3. E’ l’ottava
volta negli ultimi nove anni che la centralina di Prisciano registra
superamenti del valore obiettivo, ma nel 2023 la situazione è risultata
particolarmente grave. Il dato del nichel ha registrato un aumento del 25%
rispetto al 2022 (24,07 ng/m3), per trovare un valore così alto bisogna
tornare al 2015 quando il valore medio annuo fu di 36,12 ng/m3.
Sconvolgenti soprattutto i dati di gennaio, febbraio e dicembre 2023 che si
attestano ampiamente sopra i 70 ng/m3, tra i valori più alti di sempre.
Non solo nichel. Anche per gli altri metalli pesanti come arsenico, cadmio,
piombo – seppur con valori che rientrano nei limiti di legge – le
centraline di Terni registrano i valori più alti dell’Umbria. Caso a parte
quello del cromo in cui, sebbene la legge non individui valori obiettivo,
Terni registra da sempre dati stellari, con la centralina di Prisciano che
ha registrato un valore medio di 71,7 ng/m3 contro lo 0,8 di Gubbio, 1,3 di
Spoleto e 2,3 di Perugia. Anche per quanto riguarda i PM10 la situazione
non è stata delle migliori: la centralina di Maratta ha superato per 41
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