(AGENPARL) – mar 20 febbraio 2024 *Thomas De Luca (M5S Umbria): “In cinque anni decuplicata la spesa per i
contratti di lavoro autonomo nelle aziende sanitarie, in Umbria ormai
fenomeno strutturale”*
Nei cinque anni di governo regionale del centrodestra è decuplicata la
spesa sostenuta dalle aziende del servizio sanitario regionale per i
contratti di lavoro autonomo. I numeri parlano chiaro: l’esperienza di
governo a guida Tesei ha gravemente indebolito la sanità pubblica in
Umbria.
Ci sono volute ben tre interrogazioni all’assessore Coletto per avere i
primi dati relativi alla spesa per professionisti medici e infermieri che
vengono richiesti esternamente dalle aziende sanitarie umbre per svolgere
le ordinarie esigenze a cui non riescono a far fronte con personale in
servizio. Ebbene, secondo i dati forniti durante il question time odierno
in risposta all’interrogazione del Movimento 5 Stelle, la spesa sostenuta
dalle due Usl e dalle due aziende ospedaliere per i contratti di lavoro
Segno di una sanità pubblica sempre più fuori controllo e mal gestita.
Secondo i dati forniti dall’assessore Coletto, nel 2018 la spesa sostenuta
da Usl Umbria 1, Usl Umbria 2, azienda ospedaliera di Terni e azienda
ospedaliera di Perugia per questo tipo di contratti è stata 358.000 euro.
Nel 2019 la spesa sostenuta dalle quattro aziende è stata di 273.000 euro,
anni 2020-2021-2022 è in parte imputabile anche alle esigenze straordinarie
ed urgenti derivanti dalla diffusione dell’emergenza pandemica, la
differenza tra il 2019 e il 2023 fa trasparire un incredibile indebolimento
strutturale del sistema sanitario pubblico. Incremento che evidenzia la
perdita di attrattività delle strutture che vedono andar via professionisti
in fuga verso altre regioni prospettive di lavoro e di carriera sono
migliori.
Andando a guardare i dati più nel dettaglio, le difficoltà maggiori sono in
capo alla Usl Umbria 2 che è l’azienda che farebbe più ricorso a questa
tipologia di intervento con una spesa nel 2022 di quasi 2 milioni al
cospetto dei 991.000 euro di Usl Umbria 1, dei 498.518 euro dell’azienda
ospedaliera di Terni e di appena 30.000 euro dell’azienda ospedaliera di
Perugia. Nonostante l’art.7 del dlgs 165/2001 permetta alle amministrazioni
pubbliche di conferire incarichi con contratti di lavoro autonomo ad
esperti di particolare e comprovata specializzazione a patto che la
prestazione sia di natura temporanea e altamente qualificata, in Umbria
sembra che il fenomeno stia diventando strutturale. Oltre ad un probabile
aggravio di spesa, questo fenomeno potrebbe portare problematiche anche dal
punto di vista tecnico dal momento che tali professionisti esterni non
lavorano stabilmente in équipe.
*Thomas De Luca consigliere regionale Movimento 5 Stelle Umbria*
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