(AGENPARL) – mar 20 febbraio 2024 All’interrogazione di Simona Meloni (Pd), illustrata in Aula dal collega
Michele Bettarelli, ha risposto l’assessore Coletto: “previsto un
investimento di circa 9 milioni, non si tratta di fondi Pnrr e quindi non
c’è il limite del 2026 per portare a termine gli interventi”
(Acs) Perugia, 20 febbraio 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria
ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata (question
time) presentata da Simona Meloni (capogruppo Pd) – ma illustrata dal collega
Michele Bettarelli – relativa agli intendimenti della Giunta regionale
rispetto al “Nuovo piano di valorizzazione dell’ex ‘ospedale civico
Calai’ di Gualdo Tadino”.
Nell’atto ispettivo si chiedeva di sapere “se, nella fase di redazione
del progetto di recupero dell’ex Calai, si sono svolte interlocuzioni con
il Comune di Gualdo Tadino essendo esso parte integrante della proprietà
dell’immobile; le condizioni strutturali relative al blocco 5; se è stata
eseguita una valutazione sismica dell’intero immobile e se, in caso
contrario si ritiene che la cifra stanziata pari a 9 milioni 81mila euro sia
davvero sufficiente al recupero dell’ex Calai; quali sono i tempi previsti
per la realizzazione della Casa di Comunità; se dalla data dell’annuncio
in conferenza stampa del nuovo progetto di recupero, si è proceduto
all’avvio di azioni volte alla realizzazione del suddetto progetto”.
Illustrando l’atto ispettivo di Simona Meloni, Bettarelli ha ricordato che
“la Regione, con propria delibera dell’ scorso 11 gennaio ha autorizzato
la definizione del nuovo piano di valorizzazione dell’ex ‘Ospedale civico
Calai’ di Gualdo Tadino di proprietà della Azienda USL Umbria n. 1,
finalizzato alla realizzazione della Cittadella della Salute. Il complesso
immobiliare in questione si compone di più corpi, realizzati in epoche
diverse, aventi differenti caratteristiche strutturali. Il progetto della
‘Cittadella della salute’, prevede la realizzazione della Casa di
Comunità (circa 2.270 mq ) e dell’ Ospedale di Comunità (circa 800 mq).
Per la realizzazione della Casa di Comunità è prevista l’individuazione
delle aree omogenee quali: l’ area delle cure primarie (medici di base,
continuità assistenziale; area della specialistica (poliambulatori); area
assistenza di prossimità (cure domiciliari, ambulatori infermieristici);
area dei servizi generali (PUA e CUP); area materno infantile (consultorio e
vaccinazioni). Il progetto relativo all’ Ospedale di Comunità prevede
anche la realizzazione di 2 moduli da 20 posti letto ognuno per un totale di
40 posti letto e per cui è previsto il trasferimento dei 12 posti letto di
Ospedale di Comunità attualmente esistenti nel Presidio ospedaliero di
Gubbio-Gualdo Tadino e dei 6 posti letto di RSA presenti presso l’EASP
‘Baldassini’ in convenzione. In un altro degli ampliamenti del complesso
troveranno inoltre sede 10-12 posti funzionali all’Hospice (circa 1.260
mq), pensati con camere singole di dimensioni adeguate ad accogliere il care
giver, locali comuni, ambulatori e palestre di fisioterapia. I restanti due
piani (circa 780 mq) verranno riqualificati e destinati per attività
residenziali, secondo le necessità del territorio. La cosiddetta palazzina a
mattoncini a vista verrà destinata al Servizio per le Dipendenze, gli uffici
amministrativi e spazi polivalenti messi a disposizione delle numerose
associazioni di volontariato del territorio dedite al supporto dei servizi
sociosanitari. Nella palazzina ambulatori (cosiddetta palazzina rosa) al
piano terra (circa 480 mq), oltre alla postazione del 118, avrà sede il
Centro diurno Alzheimer. I piani primo e secondo (circa 920 mq) sono
destinati al Servizio di riabilitazione cardiologica, che afferisce
all’U.O. Cardiologia del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino, che
serve un bacino di utenza regionale ed extraregionale, riqualificato negli
spazi e nella funzionalità, con l’avvio anche di progetti di integrazione
ospedale-territorio. Il suddetto Piano di valorizzazione verrà portato
avanti per stralci esecutivi dei lavori, procedendo inizialmente alla
progettazione e al recupero dell’edificio storico e di quattro dei suoi
cinque ampliamenti. Nell’ottobre 2015, con delibera di Giunta, la Regione
aveva autorizzato l’Azienda USL a procedere alle operazioni patrimoniali
previste nel piano di valorizzazione del dismesso ‘Ospedale civico Calai’
che prevedevano anche la demolizione dell’ampliamento realizzato alla fine
degli anni ’70 (blocco 5). Con delibera giuntale dello scorso 11 gennaio è
stato revocato integralmente il precedente piano di valorizzazione riferito
al dismesso ‘Ospedale civico Calai’ di Gualdo Tadino. Il costo del
recupero dei blocchi 1-2-3-4-4bis ammonta ad un totale di euro 9 milioni
81mila euro; il recupero, invece del blocco 5, avente una superficie di circa
2mila mq è stato ancora rimandato, con il rischio che possa ulteriormente
degradarsi. Il recupero dell’ex Ospedale Calai è un’opera fondamentale
per lo sviluppo non solo del centro storico, ma di tutta la comunità e di
tutto il comprensorio, perché è una struttura che storicamente è stata ed
è sede di servizi territoriali per la città di Gualdo Tadino e per tutto il
territorio e la sua riqualificazione rappresenta uno snodo importante per
tutta la regione nell’erogazione di servizi territoriali che possano dare
risposte alle esigenze di cura e di assistenza a tanti cittadini umbri”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “il Comune di Gualdo è
proprietario di parte della struttura e la Usl è intenzionata ad
acquistarli. Nel frattempo si procederà al recupero degli edifici di
proprietà della Usl. Dai sopralluoghi è emerso che le strutture hanno un
elevato grado di vulnerabilità e richiedono interventi importanti per
garantire la stabilità sismica. Il costo unitario medio dell’intervento
per metro quadro è di circa 1.800 euro. Si prevede di investire circa 9
milioni, da coprire con l’ex articolo 20, cofinanziamento regionale e
contributo in conto esercizio. Non si tratta di fondi Pnrr e quindi non
c’è il limite del 2026 per portare a termine gli interventi”.
Bettarelli ha replicato che “i dati forniti non spiegano quale sarebbe
stata la fase di confronto con il Comune di Gualdo Tadino”. MP/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76645