(AGENPARL) – mar 20 febbraio 2024 Per Thomas De Luca (M5S) “in Umbria ormai è un fenomeno strutturale”
(Acs) Perugia, 20 febbraio 2024 – “Nei cinque anni di governo regionale
del centrodestra è decuplicata la spesa sostenuta dalle aziende del servizio
sanitario regionale per i contratti di lavoro autonomo. I numeri parlano
chiaro: l’esperienza di governo a guida Tesei ha gravemente indebolito la
sanità pubblica in Umbria”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del
Movimento 5 Stella, Thomas De Luca, commentando il question time discusso
oggi in Assemblea legislativa (http://tinyurl.com/3pvrfhy4 [1]).
“Ci sono volute ben tre interrogazioni all’assessore Coletto – spiega De
Luca – per avere i primi dati relativi alla spesa per professionisti medici e
infermieri che vengono richiesti esternamente dalle aziende sanitarie umbre
per svolgere le ordinarie esigenze a cui non riescono a far fronte con il
personale in servizio. Ebbene, secondo i dati forniti durante il question
time odierno in risposta all’interrogazione del Movimento 5 Stelle, la spesa
sostenuta dalle due Usl e dalle due aziende ospedaliere per i contratti di
2023. Segno di una sanità pubblica sempre più fuori controllo e mal
gestita”.
“Secondo i dati forniti dall’assessore Coletto – prosegue De Luca – nel
2018 la spesa sostenuta da Usl Umbria 1, Usl Umbria 2, azienda ospedaliera di
Terni e azienda ospedaliera di Perugia per questo tipo di contratti è stata
358.000 euro. Nel 2019 la spesa sostenuta dalle quattro aziende è stata di
riferimento agli anni 2020-2021-2022 è in parte imputabile anche alle
esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione dell’emergenza
pandemica, la differenza tra il 2019 e il 2023 fa trasparire un incredibile
indebolimento strutturale del sistema sanitario pubblico. Incremento che
evidenzia la perdita di attrattività delle strutture che vedono andar via
professionisti in fuga verso altre regioni dove prospettive di lavoro e di
carriera sono migliori”.
“Andando a guardare i dati più nel dettaglio – conclude De Luca – le
difficoltà maggiori sono in capo alla Usl Umbria 2 che è l’azienda che
farebbe più ricorso a questa tipologia di intervento con una spesa nel 2022
di quasi 2 milioni al cospetto dei 991.000 euro di Usl Umbria 1, dei 498.518
euro dell’azienda ospedaliera di Terni e di appena 30.000 euro dell’azienda
ospedaliera di Perugia. Nonostante l’art.7 del dlgs 165/2001 permetta alle
amministrazioni pubbliche di conferire incarichi con contratti di lavoro
autonomo ad esperti di particolare e comprovata specializzazione a patto che
la prestazione sia di natura temporanea e altamente qualificata, in Umbria
sembra che il fenomeno stia diventando strutturale. Oltre ad un probabile
aggravio di spesa, questo fenomeno potrebbe portare problematiche anche dal
punto di vista tecnico dal momento che tali professionisti esterni non
lavorano stabilmente in équipe”. RED/dmb
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76658
[1] http://tinyurl.com/3pvrfhy4