(AGENPARL) – mar 20 febbraio 2024 La decisione, condivisa tra assessore Morroni e capigruppo, per apportare
alcune integrazioni e modifiche al documento proposte dalla Giunta
(Acs) Perugia, 20 febbraio 2024 – Con 14 voti favorevoli dei presenti e un
voto contrario (De Luca-M5S) l’Assemblea legislativa ha rinviato in
Commissione la Proposta di risoluzione, votata all’unanimità dalla Seconda
Commissione concernente alcuni ‘Provvedimenti a tutela e sostegno del
settore agricolo umbro”. Dopo l’illustrazione dell’atto, da parte del
presidente della Seconda Commissione, valerio Mancini, è stato l’assessore
Roberto Morroni a chiedere una sospensione dei lavori per un incontro con i
capigruppo, necessario – secondo la Giunta – per introdurre alcune proposte
dell’assessorato consistenti in integrazioni e modifiche al testo.
“Rispetto alle premesse – ha detto Morroni – è opportuno introdurre
alcuni elementi utili per rappresentare la situazione dell’Umbria e
sottolineare le iniziative e le attività portate avanti in questo periodo
dalla Regione”.
Nell’illustrazione dell’atto, licenziato dalla Commissione
(https://urly.it/3-5×8 [1]) lo scorso venerdì 16 febbraio, Mancini (relatore
unico) ha ricordato le proteste in atto, in tutta Europa, da parte degli
agricoltori. “Anche in Italia continuano le manifestazioni del mondo
agricolo, proteste spontaneamente manifestate. C’è rabbia e preoccupazione
negli agricoltori che anche nella nostra regione, civilmente e rispettando le
indicazioni delle autorità di pubblica sicurezza, stanno con forza
manifestando per la salvaguardia delle loro imprese e del loro importante
lavoro. Con loro, insieme al consigliere Pastorelli e poi con l’assessore
Morroni, abbiamo parlato nelle manifestazioni di Bastia Umbra. Continuano ad
esprimere preoccupazioni comuni che abbiamo fatto nostre in due partecipate
audizioni in Commissione che ho voluto fortemente. Dalle loro valutazioni, da
parte dei loro massimi rappresentanti associativi, soprattutto dal Cia e
Confagricoltura sono arrivati suggerimenti importanti che costituiscono
molteplici punti del dispositivo della Proposta di risoluzione”.
Alla ripresa dei lavori dell’Aula, dopo una sospensione di circa un’ora,
l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni, ha sottolineato
come “il lavoro congiunto tra assessorato e capigruppo ha permesso di
addivenire ad alcune integrazioni al documento. Rispetto alle premesse è
opportuno introdurre alcuni elementi utili per rappresentare la situazione
dell’Umbria e delle iniziative ed attività portate avanti in questo
periodo dalla Regione. Le attività dell’assessorato hanno consentito di
salvaguardare i livelli della dotazione finanziaria spettante all’Umbria,
sia nei due anni di trascinamento (2021-2022) della precedente programmazione
che della nuova programmazione. Ricordo che abbiamo il 4 per cento della
dotazione finanziaria complessiva delle risorse del Psr con un peso del 2 per
cento, quindi abbiamo una dotazione doppia rispetto al peso nel contesto
nazionale. È opportuno introdurre nelle premesse al documento il
rafforzamento della struttura amministrativa dell’assessorato grazie ad una
convenzione con il Parco 3A che ha consentito la velocizzazione dei pagamenti
nei confronti delle imprese, le domande di sostegno delle misure a superficie
ricevono ora i relativi pagamenti entro lo stesso anno. È stato anche
possibile elevare il livello della spesa liquidata ogni anno alle imprese.
Ricordo che l’Umbria aveva una spesa liquidata, mediamente, intorno a 105
milioni annui. Questi livelli sono stati superati abbondantemente nel 2022
quando abbiamo liquidato 138 milioni di euro alle imprese e nel 2023 è stata
raggiunta la cifra di 143 milioni di euro che rappresenta un record storico
per la storia della nostra regione. Questo è, tra l’altro, il passo che
dovremo mantenere da qui al 2029 poiché ci sono circa 900 milioni di euro
tra nuova programmazione (2023-2027 – 534 milioni) e vecchia programmazione
(300 milioni ancora da liquidare) per cui, al fine di evitare il disimpegno,
da qui al 2029 dovremo essere in grado di mantenere il passo dei circa 140
milioni di spesa liquidata sui conti correnti delle imprese. Nelle premesse
all’atto è importante anche sottolineare l’attivazione di linee di
intervento tese a favorire i processi di modernizzazione del tessuto agricolo
regionale, la sua capacità produttiva e a valorizzare la redditività delle
imprese agricole, prima fra tutte la spinta data per la nascita delle filiere
corte che hanno il compito di stabilire i processi aggregativi tra le
imprese, dall’altro di accorciare la catena del valore in modo tale da
assicurare un maggior trattenimento del valore a livello dei primi passi del
processo di filiera. Nel documento è importante prendere atto dei precedenti
impegni assunti in occasione del tavolo verde svoltosi lo scorso 9 gennaio,
relativamente alla definizione di strumenti finanziari per consentire un uso
più efficace delle risorse del Psr, tenuto conto delle difficoltà
rappresentate dalle imprese con il sistema del credito, nonché
l’introduzione di forme di prestito a breve termine per supportare le
imprese a risolvere la problematica di liquidità. La difficoltà
nell’accesso al credito è sempre più evidente da parte delle imprese
agricole a causa di un credito, da parte del sistema bancario, sempre più
selettivo, che penalizza non solo le imprese, ma tutta una serie di soggetti.
Si tratta di un cambiamento definitivo e strutturale del sistema bancario. Le
due annate agrarie particolarmente disastrose, specialmente quella dello
scorso anno, creano nei riguardi delle imprese un problema di liquidità.
Pertanto, al Tavolo verde abbiamo avanzato la proposta di introdurre un
prestito di conduzione (a breve termine) con la possibilità che la Regione
si accolli il costo del pagamento degli interessi. È stato nominato un
gruppo tecnico di lavoro che si sta confrontando per stabilire il prestito di
conduzione ed eventuali strumenti finanziari per utilizzare, da parte di chi
lo riterrà utile, le risorse del Csr in maniera diversa rispetto al
contributo in conto capitale a fondo perduto. Abbiamo poi preso atto con
favore della decisione del Governo di tornare sui suoi passi circa la
reintroduzione dell’Irpef sui redditi agrari e dominicali con le risultanze
note. Per quanto attiene il dispositivo e quindi gli impegni contenuti nella
Proposta di risoluzione da assegnare alla Giunta regionale abbiamo voluto
mettere in apertura una dichiarazione importante e cioè che la Giunta è
chiamata a farsi carico in seno alla Conferenza delle Regioni e nei confronti
del Governo centrale della necessità di una revisione della Pac (Politica
agricola comune) da parte della Commissione Europea che metta al primo posto
l’obiettivo di assicurare alle imprese agricole l’indispensabile
sostenibilità economica. Rispetto agli altri punti del dispositivo abbiamo
messo mano alla revisione di alcuni concetti, validi nella sostanza, ma che
vanno declinati in una forma coerente con l’impegno che la Regione può
assumere. Per questo, per la revisione complessiva degli impegni, è
necessario un lavoro più certosino per cui dovrà essere nuovamente la
Commissione a lavorare per stilare un documento completo ed organico”.
Interventi
Valerio Mancini (Lega): “Come presidente della Seconda commissione
consiliare sono pronto a mettere il tema all’ordine del giorno della seduta
della settimana prossima. Partendo dal documento condiviso da tutti i
commissari che ho illustrato oggi. Sarà l’occasione per chiarire meglio
alcuni punti. Dobbiamo lavorare, ad esempio, per accorciare i tempi dei
pagamenti agli agricoltori. Ma anche affrontare alcuni temi delicati come la
Pac o il Tavolo verde. Il lavoro di approfondimento vuole dare forza al
documento, perché i temi sono così complicati che solo mettendoli tutti
insieme possiamo cambiare qualcosa per i nostri agricoltori”.
Thomas De Luca (M5S): “Saremmo anche stati disposti a rinviare la
discussione, che ha anche questioni condivisibili nel merito. Ma non c’è
stata discussione sulle proposte di modifica. Serve un approccio di serietà
per il lavoro da qui in avanti, senza fare propaganda politica. Dobbiamo
agire concretamente per dare risposte alle questioni poste dagli agricoltori.
Come minoranza siamo disponibili al confronto se c’è una discussione
seria”. AS/DMB
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76656
[1] https://urly.it/3-5×8