(AGENPARL) – ven 16 febbraio 2024 Approvata all’unanimità in Seconda Commissione una Proposta di risoluzione
predisposta dal presidente Mancini ed emendata con proposte emerse nel corso
dell’audizione odierna da parte di Confagricoltura, Cia e da alcuni
consiglieri, membri della Commissione
(Acs) Perugia, 16 febbraio 2024 – Con sette voti favorevoli dei commissari
presenti (Mancini-presidente, Bianconi-vice presidente, Bettarelli,
Castellari, Pastorelli, Puletti e Rondini) la Seconda Commissione ha
approvato una Proposta di risoluzione, che sarà portata al voto
dell’Assemblea legislativa il prossimo martedì 20 febbraio, concernente
alcuni ‘provvedimenti a tutela e sostegno del settore agricolo umbro’ per
i quali verrà chiesto l’impegno della Giunta regionale al fine di
“adottare ogni misura che assicuri equità e sostenibilità per gli
agricoltori umbri anche attraverso proposte al Governo nazionale e al
Parlamento”.
Dopo aver ascoltato le rappresentanze del mondo agricolo in una seduta dello
scorso31 gennaio (https://urly.it/3-3gm [1]), il presidente Valerio Mancini,
di concerto con gli altri commissari, ha nuovamente convocato tutti i
soggetti umbri interessati del mondo agricolo, in protesta da giorni anche a
livello nazionale, ad una nuova audizione nella quale ha presentato una sua
Proposta di risoluzione quale sintesi dei suggerimenti e delle esigenze
emersi nella precedente riunione.
Sulla situazione attuale e sui contenuti del documento sono intervenuti,
Fabio Rossi (presidente Confagricoltura Umbria), Matteo Bartolini (presidente
Cia Umbria) ed alcuni imprenditori agricoli. Massima attenzione alle esigenze
degli agricoltori è stata garantita, anche a nome dell’assessore Roberto
Morroni, dal dirigente dell’assessorato regionale, Franco Garofalo che ha
detto di condividere il documento in esame. Molteplici le proposte emerse da
parte degli intervenuti e da alcuni commissari (Bettarelli, Bianconi, Puletti
e dello stesso presidente Mancini) quasi completamente acquisite ed inserite
nell’atto di indirizzo.
Il dispositivo previsto mira ad impegnare la Giunta regionale a: “Adottare
ogni misura che assicuri equità e sostenibilità per gli agricoltori umbri,
anche attraverso una proposta al Governo nazionale e al Parlamento che
stabilisca adeguati prezzi di mercato in funzione dei costi di produzione,
avvalendosi di autorità di controllo come ISMEA e di comitati tecnici
regionali nei quali coinvolgere le Università e le associazioni del mondo
agricolo; Promuovere misure e progetti volti al contenimento dei prezzi delle
materie prime e dei mezzi tecnici, quali concimi, fitofarmaci, sementi,
macchinari, etc.; Esprimere al Governo nazionale la necessità di intervenire
per mitigare gli impatti economici negativi sul settore agricolo umbro,
promuovendo, ad esempio, l’abolizione delle accise sul gasolio agricolo per
gli operatori del settore o altre politiche utili al contenimento del prezzo;
Sostenere la rendicontazione al termine dell’annualità agraria dell’uso
del gasolio in base ai fabbisogni reali; Rivedere la perimetrazione delle
zone svantaggiate dell’Umbria ridotte negli ultimi anni; Rivedere in
aumento le misure a favore di agricoltori e allevatori che operano in aree
collinari e/o di montagna; Sostenere la revisione delle misure europee
relative alla concimazione nelle zone vulnerabili nel periodo
novembre-febbraio, anche in considerazione dei cambiamenti climatici e delle
reali condizioni meteorologiche rendendo più flessibili i vincoli come
previsto dalle stesse norme europee sulla base dei dati agro metereologici,
con eventuali deroghe concesse dalla Regione; Valorizzare la filiera della
chianina e sostenere i prezzi della carne per i produttori in considerazione
delle riconosciute qualità organolettiche del prodotto e della sicurezza
dello stesso, anche in considerazione dell’efficace sistema di controllo
sanitario garantito dalla Regione; Rilanciare il sistema regionale della
zootecnia e loro derivati falcidiato da anni di chiusure di tante aziende,
sostenendo così il sistema agricolo umbro; Avviare un dialogo con le
Istituzioni europee, nazionali, regionali e comunali per semplificare e
ridurre la burocrazia che grava sul settore agricolo, con particolare
riferimento alle difficoltà rilevate dalle imprese agricole che operano in
diverse regioni; Promuovere e sostenere attivamente il ‘vero’ Made in
Italy attraverso l’apposizione di etichette chiare sull’origine dei
prodotti e avviando l’adozione di tecniche di analisi in grado di
verificare l’origine delle materie prime come l’analisi degli isotopi
almeno per certificare l’origine italiana; Promuovere accordi con la grande
distribuzione finalizzati all’individuazione di aree specifiche
all’interno delle attività commerciali riservate esclusivamente a prodotti
100% Made in Italy; Promuovere presso il Governo l’istituzione del
‘Registro telematico’ nazionale del grano e di tutti gli altri cereali;
Sostenere una riforma del sistema fiscale che riguarda l’agricoltura che
tenga conto del reale utile dell’impresa; Promuovere forme di accesso
agevolato al credito per le imprese agricole in considerazione delle
peculiarità che le riguardano, con particolare attenzione ai giovani ed alle
donne imprenditrici agricole anche mediante l’istituzione di un fondo
rotativo con l’abbattimento dei costi degli interessi; Promuovere nelle
scuole umbre di ogni ordine e grado e nondimeno nelle strutture sanitarie e
RSA, una corretta alimentazione attraverso l’utilizzo nelle mense di
prodotti a Km 0 provenienti dalle aziende agricole locali evitando
l’impiego di cibi sintetici e a base di insetti e loro derivati; Porre in
atto misure di sostegno volte alla reale remunerazione dei danni subiti
dall’impresa agricola a causa della fauna selvatica basati sul valore
commerciale della coltura e delle greggi predate e nel contempo attivare le
iniziative tese a ridurre il danno; Verificare il raggiungimento degli
obiettivi programmati di abbattimento dei capi della specie cinghiali e
l’adozione di piani di contenimento tesi a raggiungere l’obiettivo
‘zero’ nelle aree non vocate, così da centrare gli obiettivi posti dal
Commissario straordinario alla peste suina; Adottare politiche anche
energetiche e di investimento che riducono i costi dell’acqua erogata
dall’AFOR a pari livello delle altre realtà regionali, ovvero nella Val di
Chiana; Adottare politiche di recupero e ripristino di laghetti collinari e
altri bacini volte a migliorare la produzione idrica locale sostenendo così
i nuovi impianti irrigui così importanti per le aree marginali
dell’Umbria; Potenziare il Servizio di allerta per i trattamenti
fito-sanitario al fine di trasmettere agli agricoltori le segnalazioni per il
trattamento; Rivedere il regolamento regionale sulle recinzioni in edilizia
libera affinché l’agricoltore e l’allevatore possano realizzarle secondo
metodologie che salvaguardino coltivazioni e allevamenti; Eliminare i costi
di smaltimento degli animali predati anche al fine di poter censire in modo
puntuale i reali capi abbattuti dalla fauna selvatica; Rilanciare la
cosiddetta ‘Banca della Terra’ istituita presso la Giunta regionale al
fine di censire ed includere tutti i terreni di proprietà degli enti locali
e territoriali finalizzando l’uso e la concessione di tali terreni a
giovani agricoltori; Valutare l’opportunità di modificare le misure per
l’insediamento in agricoltura non a bando, ma nella ‘modalità
sportello’ garantendo cadenze periodiche brevi; Innalzare il tetto del
reddito massimo per l’attività extra agricola, oggi essere pari a 6mila
500 euro lordi annui; Promuovere presso ogni scuola di ordine e grado la
cultura per una corretta educazione alimentare, altresì adottare iniziative
di divulgazione a tutta la cittadinanza di informazione e promozione dei
nostri prodotti agroalimentare”.
Nell’espressione del voto, il consigliere Bettarelli ha annunciato alcuni
emendamenti che presenterà in Aula in merito alla questione Irpef e
sull’allineamento del settore con le nuove normative.
Soddisfazione per il risultato raggiunto è stato espresso, oltre che dai
membri della Commissione, anche da tutte le rappresentanze ascoltate nelle
due riunioni dedicate al tema. Il presidente Mancini, che sarà anche
relatore in Aula, a margine della lunga seduta ha espresso la sua “massima
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