(AGENPARL) – mer 14 febbraio 2024 *Claudio Fiorelli (M5S Terni): “Con il project financing bis per l’ospedale
di Terni, Bandecchi e Tesei continuano a favorire la sanità privata. Perché
in Umbria gli ospedali sono tutti pubblici mentre per Terni c’è un diverso
trattamento?”*
Il project financing bis per l’ospedale Santa Maria di Terni (dopo la prima
bocciatura) dimostra ancora una volta l’incapacità della giunta Tesei di
tirare fuori progetti concreti e che possano portare un reale beneficio
alla comunità ternana. Con la destra e il compiacimento del sindaco
Bandecchi si parla sempre e solo di ricorso al privato, in barba ai
proclami con cui la stessa presidente Tesei aveva annunciato la
realizzazione di un nuovo ospedale totalmente pubblico. Un progetto farsa
che viene rilanciato anche da Bandecchi nel bel mezzo delle sue finti
dimissioni. Non ci siamo dimenticati di quando aveva promesso che avrebbe
messo la prima pietra sul nuovo ospedale a febbraio 2024. In realtà sono
passati otto mesi da quando è diventato sindaco e non è riuscito a lavorare
su un’altra ipotesi diversa che non riguardasse chi dovrebbe realizzare
anche la sua clinica privata. Altro che nuovo ospedale pubblico, Tesei e
Bandecchi sono due facce della stessa medaglia, quella di una politica che
continua a depotenziare Terni mentre il Santa Maria diventa sempre più
vecchio, meno attrattivo e in continua sofferenza perché costretto a far
fronte ad un afflusso eccezionale di pazienti. Questo perché le strutture
limitrofe che dovrebbero fare da filtro (Narni, Amelia, Spoleto) sono state
depotenziate anche loro a favore della sanità privata. Non bastano alla
giunta regionale, nè al sindaco di Terni che si è detto compiaciuto di
questo project financing bis, quando poco tempo prima aveva dichiarato che
a Terni ci sarebbe stato un ospedale completamente pubblico, i fallimentari
casi di commistione con il privato che ci sono in Italia in campo
sanitario. Il privato, da che mondo e mondo, non fa il buon Samaritano. Se
entra in un progetto mettendoci dei soldi, lo fa chiedendo qualcosa in
cambio e chi paga tutto questo se non i cittadini? Sulle loro spalle
ricadranno le scelte miopi e dannose che, guarda caso, riguardano sempre la
sanità dell’Umbria meridionale. Mentre in tutta la regione gli ospedali
sono stati finanziati con i soldi della collettività, per il nosocomio
ternano si continua a parlare di soldi dei privati. L’ennesima formula di
project financing in cui il rischio d’impresa è totalmente sulla pelle dei
cittadini ed i profitti nelle tasche del privato. In tutto il territorio
umbro sono stati costruiti nuovi ospedali quasi contemporaneamente con
risorse regionali ed imponenti investimenti pubblici: Silvestrini, Branca,
Pantalla, Castello, Foligno. Oggi, che è il turno di Terni, si tirano fuori
formule a dir poco ambigue e che non danno certezza. Tutto senza tenere in
considerazione le reali esigenze dell’ospedale di Terni. Si parla di oltre
500 posti letto, ma non del personale che poi dovrà gestirli. Non si può
vendere la favola dei posti letto quando poi non c’è il personale
necessario. Ricordiamo che già oggi all’ospedale di Terni ci sono posti
letto chiusi per questo motivo. Intanto i ternani sono costretti a vagare
nel deserto della sanità pubblica ormai devastata e quelli che se lo
possono permettere scelgono di rivolgersi sempre più spesso alle strutture
private.
*Claudio Fiorelli consigliere comunale M5S Terni*