(AGENPARL) – lun 12 febbraio 2024 Il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd) commenta il report della Cgia di
Mestre
(Acs) Perugia, 12 febbraio 2024 – “Tredicimila partite Iva perse in soli
quattro anni di governo di destra, pari all’intera popolazione di un comune
umbro di medie dimensioni. Nel solo 2023, in cui la Giunta Tesei ha fatto
propaganda sulla pelle delle persone annunciando una grande ripresa
economica, si è toccato il picco di 4mila e 500 abbandoni. Una situazione in
controtendenza in Umbria rispetto alla media nazionale dove c’è una
crescita, che ci fa dire come la Giunta Tesei, più che guidare la riscossa
della regione, l’abbia gettata nell’incertezza facendo precipitare i
giovani nella indecisione professionale o nella fuga fuori regione.” Così
il consigliere regionale del Partito democratico, Tommaso Bori, commentando
il report della Cgia di Mestre.
“Al di là di una destra alienata dalla realtà, fanno preoccupare i dati
relativi al calo delle partite Iva in Umbria – dice Bori – perché, come
evidenziato da Confprofessioni, sono lo specchio di una difficoltà
all’apertura all’innovazione, vantata dalla Giunta Tesei come asset
fondamentale e strategico. I giovani preferiscono cercare il lavoro
dipendente o, dall’altro lato, andare ad ingrossare le fila dei cosiddetti
Neet, coloro che, sfiduciati, smettono di studiare e di formarsi ma anche di
cercare lavoro. Perde appeal anche il mondo delle professioni delle aree
economiche e del diritto”.
“Il calo delle partite Iva è un segnale da non sottovalutare – continua
Bori – e che fa il paio con il saldo negativo dell’anagrafe delle
aziende. Un malessere e una tendenza che devono essere invertite e che il
centrodestra si è dimostrato incapace di affrontare. Servono azioni concrete
per attrarre cervelli, trattenere quelli che si formano in Umbria e
sviluppare un terreno fertile per una imprenditoria sana e sostenibile. Solo
così quei lumicini che si vedono sul fronte delle partite Iva aperte nel
settore del digital marketing, potranno irrobustirsi e sostenere la ripresa
economica dell’Umbria”. RED/dmb
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76609