(AGENPARL) – mar 06 febbraio 2024 All’interrogazione di Pastorelli e Fioroni (Lega), risponde assessore
Coletto: “Sono state incrementate le linee di indirizzo regionali per la
prevenzione degli episodi di violenza a danno di operatori sanitari”
(Acs) Perugia, 6 febbraio 2024 – Nell’ambito della sessione dedicata alle
interrogazioni a risposta immediata (Question time) della seduta di oggi
dell’Assemblea legislativa, i consiglieri Stefano Pastorelli e Paola
Fioroni (Lega) hanno chiesto all’assessore alla Sanità, Luca Coletto gli
intendimenti della Giunta circa “l’aggressione di un’infermiera al Pronto
Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Battista di Foligno”.
Pastorelli ha chiesto specificatamente di: “comprendere quali nuovi
strumenti intenda adottare la Regione allo scopo di salvaguardare il
benessere fisico e psicologico di quanti lavorano in corsia e consentire
così al personale preposto di poter agire in sicurezza e con la necessaria
serenità al fine di assicurare la tutela della salute; ricevere risposte in
merito agli intendimenti che si considerano propedeutici al fine di garantire
l’indispensabile monitoraggio di un fenomeno, quello appunto delle
aggressioni al personale medico, che è in costante e preoccupante aumento su
tutto il territorio nazionale”.
Illustrando l’atto, Pastorelli ha ricordato che “nel tardo pomeriggio di
mercoledì 10 gennaio, un’infermiera del Pronto Soccorso dell’Ospedale San
Giovanni Battista di Foligno, ha subito un’aggressione al volto a seguito di
una discussione sfociata tra i familiari di una giovane paziente, di circa
vent’anni, ricoverata presso la struttura. Appurato che il diverbio sfociato
in lite prima e nell’aggressione poi, sarebbe attribuibile al fatto che il
mezzo di soccorso all’interno del quale era in servizio l’infermiera rimasta
colpita, sarebbe arrivato con notevole ritardo rispetto alla chiamata. La
giovane paziente è stata ricoverata in codice verde, con disturbi non gravi,
riconducibili ad un semplice stato influenzale, con febbre alta. I
Carabinieri della Compagnia locale si sono immediatamente attivati per gli
approfondimenti del caso e hanno in poco tempo identificato il responsabile
dell’aggressione. L’infermiera non ha riportato seri traumi, tanto che
tratterebbe di una prognosi di 5 giorni complessivi. Il verificarsi di
episodi di aggressioni ai danni di chi opera negli ospedali e nelle strutture
sanitarie è sempre più diffuso su tutto il territorio nazionale.
Condanniamo fermamente ogni forma di aggressione e comportamento violento, in
ispecie ai danni di medici, infermieri ed operatori sanitari che durante la
pandemia hanno combattuto in prima linea e che ogni giorno lavorano con
dedizione e spirito di sacrificio per curare i pazienti”.
L’assessore Coletto ha risposto che: “Sono state incrementate le linee di
indirizzo regionali per la prevenzione degli episodi di violenza a danno di
operatori sanitari. L’obiettivo è quello di stimolare le Aziende sanitarie
a elaborare strategie e programmi omogenei e specificatamente dedicati alla
riduzione del rischio di violenza a danno degli operatori. Si punta a
favorire lo sviluppo in ciascuna Azienda di una policy contro episodi di
violenza a danno di operatori, quindi a redigere, diffondere ed implementare
il piano concernente il programma aziendale per la prevenzione degli atti di
violenza; gestire gli episodi di violenza contro gli operatori sia a livello
individuale, sia a livello di sistema standardizzando le modalità di
segnalazione delle aggressioni e definendo i flussi informativi. Il documento
regionale prevede che, a prescindere dalla natura e dalla gravità del danno,
l’operatore vittima di violenza o il coordinatore della struttura deve
tempestivamente segnalare l’evento al responsabile del servizio di
prevenzione, protezione e gestione del rischio clinico aziendale tramite la
compilazione di un’apposita scheda di segnalazione. La Regione ha previsto,
nel corso del 2023, un evento in occasione della Giornata nazionale di
educazione alla prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori
sanitari e socio sanitari con il coinvolgimento delle Aziende sanitarie
regionali e dei rappresentanti delle maggiori istituzioni dello Stato,
dell’Università di Perugia, dell’Inail, Ordine dei giornalisti e delle
associazioni dei cittadini. Importante la previsione del percorso formativo
dedicato per le Aziende sanitarie che dovranno attivare gruppi di lavoro
specifici mirati ad individuare misure di prevenzione ed azioni specifiche
per la gestione di eventi negli ambienti coinvolti. Prevedere quindi per i
Pronto soccorso il potenziamento delle misure di prevenzione attraverso la
riduzione del sovraffolamento, dei tempi di attesa, adeguamento dei luoghi di
attesa, la gestione dei triage. Importante potenziare le misure di gestione
degli episodi di violenza attraverso le seguenti azioni: verificare la
possibilità di attivare un call center con richiesta di aiuto con
segnaletica dedicata, valutare la possibilità di incrementare l’attività
di vigilanza e valutazione della possibilità di definire progetti specifici
con le forze dell’ordine. Ci stiamo attivando in tal senso attraverso la
previsione di percorsi specifici, interessando i Prefetti di Perugia e Terni
per migliorare la presenza degli agenti nei posti di polizia all’interno
degli ospedali. Questo permetterà di poter intervenire in maniera immediata
e più agevole a protezione del personale sanitario”.
Nella replica, Pastorelli ha ringraziato l’Assessore “per il lavoro che
sta portando avanti e per l’attenzione che sta riservando a questo
fenomeno. Siamo di fronte ad un escalation di episodi in tutta Italia. La
strada intrapresa è quella giusta, ma se in alcuni casi non fosse possibile
coordinarsi con le forze dell’ordine, si potrebbe pensare anche ad una
vigilanza privata quale deterrente. Questo a salvaguardia non solo del
personale sanitario, ma anche degli utenti stessi”. AS/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76584