(AGENPARL) – mer 24 gennaio 2024 Nota di Bettarelli e Paparelli (Pd)
(Acs) Perugia, 24 gennaio 2024 – “A seguito dell’assenza giustificata
dell’assessore regionale all’Agricoltura e alla Caccia, Roberto Morroni,
nel corso della seduta dell’Assemblea Legislativa di ieri, abbiamo dovuto
prendere atto del conseguente rinvio dell’interrogazione che avevamo
depositato in data 12 gennaio scorso, in merito ai ritardi relativi al
completamento dell’Iter per il rinnovo del Comitato di Gestione Atc 3,
Ternano Orvietano”: lo ricorda il consigliere regionale del Partito
democratico Michele Bettarelli, firmatario dell’interrogazione con il
collega Fabio Paparelli.
“Tenendo conto delle interviste e dei comunicati diffusi in questi giorni,
apprendiamo che la scelta sarebbe stata compiuta e la presidente Tesei ha
indicato finalmente il nuovo Presidente, ciò a conferma che i rilievi e le
sollecitazioni, da noi promosse, hanno sortito l’effetto sperato ovvero
quello di sbloccare quanto prima una situazione di stallo, dannosa per
l’intera comunità. Ma, al di là della scelta di merito sul nome, rimane
un problema di metodo che non può passare inosservato: la Giunta regionale
è stata chiamata a nominare un nuovo amministratore in virtù del mancato
accordo raggiunto all’interno del Comitato di gestione dell’ente, anche a
causa del disinteresse che la stessa ha dimostrato nei mesi passati in merito
alla vicenda. I ritardi accumulati hanno comportato problemi alla gestione
dello stesso Ambito territoriale di Caccia, con pesanti ricadute negative sul
mondo venatorio e agricolo, a partire dalla mancata approvazione degli
adempimenti statutari e del Bilancio preventivo per l’anno 2024, oltre che
nell’ambito delle procedure di appalto per l’approvvigionamento per il
ripopolamento. Rileviamo inoltre che la nomina del nuovo presidente
dell’Atc 3 così come stabilita dai vertici della Regione, seppur
legittima, è stata compiuta con una logica di parte, non tenendo conto delle
scelte fatte dai membri dell’Atc. In passato, in caso di impasse, si è
sempre scelto il candidato che aveva preso più voti.
E’ dunque – concludono Bettarelli e Paparelli – la prima volta che nessun
rappresentante del mondo venatorio si trova al vertice di uno dei tre ambiti
di caccia. Ciò a dimostrazione che questa amministrazione regionale, solo a
parole, tiene in considerazione l’esperienza, le competenze e le esigenze
espressamente richieste dalle associazioni venatorie, ma ad esse predilige
logiche politiche”. RED/PG
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76524
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