(AGENPARL) – mar 16 gennaio 2024 L’Assemblea approva all’unanimità la mozione di Roberto Morroni
(capogruppo FI)
(Acs) Perugia, 16 gennaio 2024 – L’Assemblea legislativa ha approvato con
voto unanime dei presenti (14) la mozione del consigliere e capogruppo di
Forza Italia Roberto Morroni che impegna la Giunta regionale ad estendere ad
ogni donna di età compresa tra i 45 e i 49 anni della Regione Umbria la
gratuità di programmi di screening mammografici biennali.
Illustrando l’atto di indirizzo, Morroni ha premesso che “questa
iniziativa nasce sul ricordo di una persona cara scomparsa recentemente a
causa di questa malattia tumorale. Il suo impegno ha dato vita ad una
associazione che opera per il contrasto delle malattie tumorali al seno”.
Entrando quindi nel merito dell’atto, Morroni ha spiegato che “in Umbria
il tumore al seno risulta essere la patologia tumorale più frequentemente
riscontrata nella popolazione femminile, pari al 23,4 %del totale dei casi di
tumori femminili e resta la prima causa di morte per tumore. Secondo le stime
dell’Istituto Superiore di Sanità, basate sui dati raccolti dai Registri
Tumori, il tumore della mammella è tra le donne la neoplasia di gran lunga
più frequente, con oltre il 40% di tutti i tumori maligni (nel 2017, in
Italia, si sono ammalate di tumore al seno circa 50.500 donne, con un trend
di incidenza tra il 2003 e il 2017 in leggero aumento (+0,9% per anno) mentre
continua a calare, in maniera significativa, la mortalità (2,2% per anno).
Il rischio di sviluppare il tumore della mammella nel corso della vita non è
trascurabile e si stima che circa 1 donna su 11 ne verrà colpita. Negli
ultimi dieci anni l’incidenza dei tumori al seno in Italia tra le giovani tra
i 25 e i 44 anni è cresciuta del 29 per cento. Appare dunque necessario che
siano destinate le risorse economiche necessarie per estendere ad ogni donna
di età compresa tra i 45 e i 49 anni della Regione Umbria la gratuità di
programmi di screening mammografici biennali. Che vengano realizzate, anche
in collaborazione con associazioni del territorio, idonee campagne di
sensibilizzazione e divulgazione delle buone pratiche dì prevenzione del
tumore al seno”.
Interventi:
Simona Meloni (capogruppo Pd): “Ringrazio l’assessore Morroni per questa
mozione che voterò, tengo però a precisare che circa un anno fa avevo
presentato in Aula una mozione analoga, con le stesse premesse di quella di
oggi, con gli stessi numeri e le stesse preoccupazioni. L’atto era stato
allora rinviato in Terza Commissione tanto che era stata poi discussa e, su
proposta dell’assessore Coletto, si era decisa l’attivazione di una
Commissione di studio tecnico-scientifica per una valutazione complessiva
della situazione, ma di cui, ad oggi non avuto notizie sul lavoro svolto.
Nella mia mozione si chiedeva di valutare l’inserimento dell’ecografia
mammaria, quale esame richiedibile dal medico di medicina generale per le
donne tra i 40 e 45 anni e prevedere l’ecografia mammaria quale esame di
screening tra i 45 e 74 anni con la tipologia di seno denso. Ricordo che le
linee guida europee raccomandano che il programma di screening sia indicato
dallo specialista”.
Thomas De Luca (M5S): “Atto condivisibile, aggiungo però anche altri
documenti di programmazione, come quello inerente alla qualità dell’aria
in cui c’erano riferimenti a screening e quindi alla prevenzione secondaria
anche per l’esposizione ambientale. In merito a ciò va presa in
considerazione la maggiore incidenza di tumore al seno nella Conca ternana
dove si registra un eccesso del 16 per cento rispetto alla media
regionale”.
Valerio Mancini (Lega): “Questa materia, e quindi uno screening così
importante, è stata trattata anche nel Comune di Città di Castello
attraverso un atto proposto dal Pd, poi condiviso. Si tratta di patologie che
avvengono solitamente in età matura. La Regione in questo senso sta facendo
importanti sforzi attraverso lo strumento del Registro dei tumori e con
risorse consistenti in 300mila euro per gli anni 2023 e 2024 e 160mila euro
per i successivi. Fare prevenzione e scoprire malattie altamente invalidanti
significa svolgere una sana azione sociale ed umana oltre che di risparmio di
risorse pubbliche. Importante però sono anche gli screening per il tumore
gastrico nelle aree dell’Alta valle del Tevere e del Chiascio”.
Luca Coletto (assessore Sanità): “Vorrei innanzitutto ringraziare i nostri
sanitari perché, soprattutto durante la pandemia siamo stati gli unici ad
aver garantito gli screening, che significano prevenzione ed attenzione alla
salute dei cittadini. Da tempo si discute a livello nazionale di ampliare il
range per quanto attiene la mammografia e la sorveglianza del tumore al seno.
Abbassare gli screening a 45 anni sarebbe importante, ma destinata a chi ha
sintomi e familiarietà, come evidenziato nella mozione. Questo discende da
specifiche ricerche scientifiche, verifiche, da conoscenza ed esperienza.
Prevedere questi screening significa fare il bene dei pazienti, ma anche
risparmiare, destinando le risorse che possano facilitare l’attività per
ulteriori screening. Quindi, non più medicina attendista, ma medicina di
intervento”. AS
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76470