(AGENPARL) – lun 18 dicembre 2023 Puletti e Castellari (Lega) hanno incontrato le associazioni degli
agricoltori
(Acs) Perugia, 18 dicembre 2023 – “Ridurre la burocrazia di fronte al
rischio concreto di contagio da Psa”. Questo l’impegno preso dai
consiglieri regionali della Lega, Marco Castellari e Manuela Puletti a
margine dell’incontro sulle problematiche relative al rischio diffusione
Peste suina africana (Psa), organizzato, fanno sapere – dal referente
territoriale del loro Partito, per la Valnerina, Valentina Fausti, e che –
sottolineano in una nota – “ha visto la partecipazione dei delegati delle
associazioni di categoria dell’agricoltura (per la Cia Andrea Palomba, per
Coldiretti Stefano De Carolis, per Confagricoltura Matteo Pennacchi)”.
“È stato un primo incontro propositivo – commentano Castellari e Puletti
-, nel quale sono emersi spunti su questioni che porteremo avanti nelle sedi
opportune, prima fra tutte la necessità di snellire i passaggi burocratici
per realizzare recinti nelle terre di allevamento intensivo. Abbiamo
l’obbligo – evidenziano – di tendere la mano al mondo degli allevatori e
degli agricoltori, da sempre punto fermo dell’economia regionale, tanto
più di fronte a un’emergenza reale qual è quella della Psa che, qualora
arrivasse in Umbria, metterebbe in ginocchio un’intera filiera”.
“Approfondiremo l’argomento con i dirigenti preposti – assicurano i due
consiglieri leghisti – affinché si recepiscano le istanze degli agricoltori,
quali alzare di qualche centimetro in più le recinzioni o poterle piantare
più in profondità, perché quanto previsto oggi dal regolamento non risulta
essere un deterrente per il cinghiale che vuole entrare oltre la recinzione.
Anche per le associazioni di categoria – osservano – l’emergenza
cinghiale rappresenta una piaga sociale che deve essere affrontata con
determinazione”.
“Più volte, come Lega – ricordano – abbiamo portato in Consiglio
regionale questo tema, sollecitando all’assessore di competenza un’azione
forte per il contenimento dei cinghiali, anche attraverso una mozione dove si
chiedeva alla Regione Umbria di farsi promotrice, all’interno della
Conferenza Stato – Regioni, della necessità di prolungare di due mesi la
caccia a questa specie. Proposta avallata anche dall’allora direttore
dell’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria, il quale – concludono –
aveva spiegato come la riduzione della presenza di cinghiali sul territorio
fosse una misura indispensabile per ridurre la possibilità di diffusione dei
contagi”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76359