(AGENPARL) – mar 05 dicembre 2023 Interrogazione a firma Puletti, Mancini e Castellari (Lega) su “Istituire
un catasto regionale delle aree umide presenti all’interno delle Zone di
protezione speciale (ZPS) e Zone di Conservazione Speciale (ZCS)
dell’Umbria
(Acs) Perugia, 5 dicembre 2023 – “Istituire un catasto regionale delle aree
umide presenti all’interno delle Zone di protezione speciale (ZPS) e Zone
di Conservazione Speciale (ZCS) dell’Umbria per dare certezza ai cacciatori
sui territori in cui è effettivamente vietato l’utilizzo di munizioni
contenenti piombo”: è’ quanto sollecita con urgenza il consigliere della
Lega Manuela Puletti, prima firmataria di un’interrogazione, sottoscritta
anche dai colleghi Valerio Mancini e Marco Castellari, in cui si chiede
all’assessore competente per materia “quali azioni intenda intraprendere
per rimuovere le incertezze interpretative rimaste a seguito dell’entrata
in vigore del regolamento europeo sul divieto di utilizzare munizioni con il
piombo nelle aree Ramsar”.
“Il problema – ricorda Manuela Puletti – riguarda la definizione di
‘aree umide’ e conseguentemente la perimetrazione delle zone in cui vige
il divieto. Problema che sembrava essere superato dalla circolare
interministeriale, che però è stata annullata dal Tar del Lazio. Con la
legge 136/2023, su iniziativa del Governo, sono state stabilite in maniera
inequivocabile le zone dove si applica il divieto di piombo, consentendo il
corretto svolgimento dell’attività venatoria nelle aree Ramsar. Tuttavia
– chiarisce Puletti – resta incertezza riguardo le eventuali zone umide
presenti nelle ZSC e ZPS. In Umbria – prosegue – ce ne sono,
rispettivamente, 7 e 96. Aree dove potrebbero crearsi problemi interpretativi
in presenza di zone umide. Portando a contenziosi e multe o comunque
impedendo il libero e sereno esercizio dell’attività venatoria”.
“Vista la consistenza delle ZSC e ZPS in Umbria – è la richiesta dei
consiglieri della Lega all’assessore competente – è fondamentale
intervenire, con tempestività ed efficacia, e in stretto accordo con i
rappresentanti delle associazioni venatorie regionali, per scongiurare
interventi limitativi e sanzioni pecuniarie a danno dei cacciatori. Per
questo – concludono – si chiede come e con quali tempistiche l’assessore
intenda intervenire, suggerendo una ricognizione che porti all’inserimento
nel catasto regionale delle zone umide in Umbria in cui vige il divieto di
utilizzare munizioni con il piombo”. RED/PG
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76288
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