(AGENPARL) – lun 20 novembre 2023 Interrogazione della consigliera regionale Simona Meloni (Pd)
(Acs) Perugia, 20 novembre 2023 – “Prevedere, in sede di bilancio di
previsione, l’estensione del contributo per le spese di acquisto delle
parrucche anche ai soggetti non affetti da patologie oncologiche”. A
chiederlo, in una interrogazione, il capogruppo regionale del Partito
democratico, Simona Meloni, sottolineando come “l’argomento è stato
sottoposto più volte all’attenzione dell’Assemblea legislativa: prima
con una mozione del 24 maggio 2022 e poi un’altra interrogazione a marzo
2023. La prima respinta, mentre alla seconda c’era stata la risposta
negativa dell’assessore alla Sanità in merito alla richiesta di
contributi, motivata dalla mancanza di risorse”.
“La nuova richiesta – spiega Meloni – è motivata dal fatto che entro
la fine dell’anno dovrà essere approvato il Bilancio di previsione per il
prossimo triennio. Un atto fondamentale per l’amministrazione regionale e
la sede necessaria per prevedere lo stanziamento di risorse a tal fine.
Questo tipo di problematiche sono particolarmente diffuse e sono sempre di
più i cittadini affetti da alopecie primitive cicatriziali permanenti
congenite o acquisite e altre malattie autoimmuni. Si tratta di patologie che
interessano donne e soggetti minori, alterando i normali rapporti relazionali
nei normali contesti di vita”.
“Le parrucche – prosegue Simona Meloni – per questi cittadini
rappresentano un presidio sanitario ma hanno un costo molto elevato.
L’acquisto di una parrucca può impiegare fino a 3mila euro, per massimo 12
mesi di durata. Una protesi, ovvero una parrucca realizzata ad hoc, costa
circa 4mila euro. Ad oggi la Regione Umbria ha riconosciuto un contributo
fino a 300 euro per il sostegno dell’acquisto di parrucche per pazienti
oncologici mentre niente per gli altri. Diversa la situazione nelle regioni
limitrofe: Toscana ed Emilia Romagna prevedono un rimborso parziale
dell’acquisto parrucche anche per pazienti con patologie non oncologiche.
In Liguria il tatuaggio è riconosciuto come prestazione coperta dal sistema
sanitario regionale. L’Umbria, su questo fronte, è indietro: servirebbe
anche una ricognizione sui territori rispetto ai potenziali beneficiari e
serve un passo in avanti sui contributi”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76180