(AGENPARL) – mer 15 novembre 2023 I promotori Mancini (primo firmatario), Castellari e Puletti (Lega): “Tra
gli obiettivi quello di promuovere gli aspetti culturali, ambientali,
sociali, sanitari ed economici della dieta mediterranea già iscritta
dall’Unesco”
(Acs) Perugia, 15 novembre 2023 – Illustrata oggi in Seconda Commissione
una proposta di legge promossa dai consiglieri della Lega Valerio Mancini
(primo firmatario) Marco Castellari e Manuela Puletti che mira alla
‘Valorizzazione della dieta mediterranea’.
Gli obiettivi da perseguire riguardano la diffusione del modello nutrizionale
nella comunità umbra e nella ristorazione collettiva; l’approfondimento
della conoscenza degli effetti della dieta mediterranea sulla salute e sugli
stili di vita; la valorizzazione degli aspetti economici, ambientali, sociali
e culturali legati alla dieta mediterranea; il consolidamento del modello
nutrizionale anche con collaborazioni a livello interregionale ed
internazionale.
Alla riunione ha preso parte anche Simona Foresi (assessorato regionale
Sanità) che dopo aver espresso un parere tecnico favorevole sulla proposta
legislativa ha fatto comunque sapere che della materia si sta parlando anche
all’interno del Tavolo Nazionale sulla Sicurezza Nutrizionale (TASIN),
promossa dal Ministero della Salute e dalla Direzione regionale ‘Salute e
Welfare’. Oltre a ciò è emerso anche che è stato predisposto un
protocollo di intesa tra Regione e Ufficio scolastico regionale rispetto al
programma: ‘Scuole che promuovono la salute’. Mancini, in sintonia con
gli altri promotori della legge, si è detto disponibile a lavorare, in
Commissione, sulla possibilità di eventuali inserimenti nel testo di azioni
e proposte su cui cui sta dunque già lavorando l’assessorato regionale.
A margine dell’illustrazione dell’atto, Mancini ha tenuto a sottolineare
che la legge mira a “rafforzare le eccellenze nutrizionali italiane e
umbre. Un passaggio importante – ha detto – anche in contrapposizione ad
alcune follie europee che mirano a smontare un certo tipo di alimentazione
sicuramente ricca di sapore, gusto, salubrità e benessere”.
La proposta di legge, composta da sette articoli, prevede che la Regione
disponga la promozione degli aspetti culturali, ambientali, sociali, sanitari
ed economici della dieta mediterranea, già iscritta dall’Unesco nella lista
rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, intesa
come modello culturale e sociale fondato su un insieme di competenze,
conoscenze, pratiche e tradizioni inerenti le colture, la raccolta, la pesca,
la conservazione, la trasformazione, la preparazione ed il consumo di cibo,
caratterizzata da un regime nutrizionale riconosciuto dalla comunità
scientifica quale strumento di tutela della salute.
Prevista la collaborazione con gli istituti scolastici per la programmazione,
nell’ambito dei piani di offerta formativa integrativa, di progetti didattici
volti ad approfondire la conoscenza della dieta mediterranea; la promozione
di attività formative ed informative sui prodotti, sulle preparazioni
tipiche e sulle tecniche di misurazione del grado di adeguatezza mediterranea
degli stessi, rivolte agli operatori dei settori della produzione,
trasformazione e somministrazione dei prodotti alimentari; sostegno
all’impiego dei prodotti e delle specialità della dieta mediterranea nelle
mense e nella ristorazione collettiva; consolidamento di abitudini
individuali e sociali nell’adozione consapevole di uno stile alimentare
coerente con la dieta mediterranea; attività informative rivolte ai
consumatori anche in collaborazione con le farmacie; promozione di studi e
ricerche scientifiche interdisciplinari sugli effetti della dieta sulla
salute, sull’ambiente, sull’impatto sociale e culturale; collaborazione con
strutture socio-sanitarie per consolidare la diffusione dello stile
alimentare connesso alla dieta alimentare quale strumento di prevenzione
delle malattie; sostegno alle filiere enogastronomiche per la produzione e la
commercializzazione dei prodotti con certificazioni di qualità che
appartengono alle tradizioni della dieta mediterranea; promozione del turismo
enogastronomico ed itinerari territoriali; previsione di eventuali meccanismi
di premialità nell’attribuzione di finanziamenti a soggetti pubblici o
privati che concorrano ad attivare gli strumenti attuativi della legge;
valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico legato al
modello sociale sviluppatosi intorno allo stile alimentare della dieta
mediterranea; collaborazione con i Comuni nell’individuare le produzioni
agroalimentari e loro tradizionali lavorazioni meritevoli di evidenza
pubblica e nel promuoverne la protezione e la valorizzazione nelle forme
previste dalla legge; favorire l’organizzazione di iniziative ed eventi per
la fruizione dei prodotti stessi negli specifici contesti storico-culturali e
paesaggistici dei territori da cui provengono; valorizzazione del modello
culturale derivato dagli aspetti immateriali della dieta mediterranea, in
particolare le sue tipiche relazioni sociali, consuetudini e ritualità
conviviali riconoscendone il valore quale strumento di consolidamento della
coesione sociale; promozione delle relazioni economiche, istituzionali,
culturali e scientifiche di scala interregionale e internazionale con altre
comunità interessate alla diffusione della dieta mediterranea.
Tra gli impegni della Regione, la previsione di strumenti di programmazione
degli interventi; l’approvazione annuale del programma attuativo della
legge; l’istituzione presso la Giunta regionale del Comitato regionale per
la tutela e la valorizzazione della dieta mediterranea; la costituzione di
una rete regionale cui possono aderire soggetti pubblici e privati già
attivi nella diffusione del modello alimentare, culturale, sociale ed
economico legato alla dieta mediterranea, allo scopo di facilitare lo scambio
di informazioni e agevolare le relazioni operative tra i soggetti aderenti.
Per quanto concerne la previsione finanziaria, per gli anni 2023, 2024 e 2025
viene prevista una spesa di euro 15mila. Al finanziamento delle finalità e
degli interventi potranno tuttavia concorrere risorse europee, statali e
regionali, per quanto compatibili. Per gli anni successivi al 2025, agli
oneri di cui alla presente legge si potrebbe far fronte con le risorse
stanziate annualmente con la legge di bilancio.
L’atto, sul quale verranno a breve programmate specifiche audizioni,
proseguirà il suo iter in Commissione dopo l’analisi
tecnico-normativa-finanziaria affidata agli uffici legislativi di Palazzo
Cesaroni. AS/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/76158