(AGENPARL) – ven 03 novembre 2023 GUALDO
TADINO
STAGIONE
2023/24
TEATRO
DON BOSCO
Qualche tempo fa ho letto un articolo di Suzanne Simard, biologa e studiosa delle foreste.
Il testo raccontava del sottosuolo come un mondo a sé, fatto di sentieri e strade biologiche
infinite, che collegano gli alberi, li fanno comunicare tra loro come fossero un unico organismo.
Alberi che vivono uniti da una rete fatta di segnali chimici che si trasmettono attraverso le radici.
Più antichi sono gli alberi, più ampie sono le reti e le connessioni.
Partendo da questa suggestione ho ripensato ai maestosi alberi che incontro
in Umbria, veri e propri monumenti secolari che rendono straordinaria questa terra spesso
definita Cuore verde d’Italia. Le radici vanno in profondità, prendono e diffondono la vita,
come la tessitura solida e nutriente dei teatri del Teatro Stabile dell’Umbria, robusti tronchi,
pilastri della cultura che dalla terra tendono verso l’alto e si ramificano in tutte le direzioni, per
trasmetterci emozioni intense e nutrimento culturale, così come gli alberi la quiete del verde e
il conforto dell’ombra. Un patrimonio naturale di inestimabile valore e uno culturale unico nel
nostro Paese, entrambi fondamentali per tracciare, indirizzare e accompagnare un modello di
vita alto e consapevole.
L’Umbria infatti è una delle poche regioni che ha scelto di promuovere un teatro di
produzione regionale, mossa anche dalla necessità di valorizzare l’enorme ricchezza storica,
artistica, architettonica in continua evoluzione che custodisce da secoli. Una progettualità,
quella del TSU, sempre rivolta a concretizzare quella che è la funzione del teatro, ovvero un
racconto fertile del presente, reso possibile anche grazie al costante sostegno dei suoi Soci,
protagonisti del suo fortunato sviluppo.
La particolarità che rende singolare questa esperienza è che in un territorio
con meno di novecentomila abitanti è presente una rete capillare di teatri, da quelli romani
passando per preziosi teatri realizzati tra il Settecento e l’Ottocento, fino ad arrivare a quelli di
recente costruzione. Teatri che accolgono ogni anno più di cento compagnie e che offrono
la possibilità di assistere a uno spettacolo diverso ogni sera, con una ramificazione e un
radicamento che magicamente si specchiano nella ricca mappa di alberi monumentali umbri.
Il Teatro Stabile dell’Umbria è presente ogni anno nei più prestigiosi teatri italiani
con gli spettacoli allestiti e prodotti in regione. Dalla sua nascita sono stati realizzati più di 150
spettacoli che hanno contribuito in modo significativo alla vitalità della scena teatrale italiana,
ne sono testimonianza i riconoscimenti e premi che anche quest’anno sono stati attributi alle
nostre recenti produzioni: La signorina Giulia e Chi ha paura di Virginia Woolf?
Nell’invitarvi a scoprire il nuovo Cartellone del Teatro Don Bosco, prendo in prestito
le parole e il pensiero di Antonio Brunori, esperto forestale, e Linda Dalisi, dramaturg, che
hanno contribuito alla nuova campagna di promozione della Stagione 23/24, che mette al
centro la meraviglia dei nostri alberi secolari:
“Tutti i problemi della vita, in milioni di anni di evoluzione, le piante li hanno già visti,
hanno già vissuto tutti questi drammi, risolvendo di volta in volta gli enigmi che ne ostacolavano
il cammino. La gravità noi la subiamo, loro la interpretano.” ANTONIO BRUNORI
“Allora specchiarsi diventa non solo necessario ma obbligatorio, per imparare a
interpretare. Farsi attori, autori, prendendo esempio da loro, che scavano nella terra, e puntano
al cielo. Seguono il sole, si bagnano nella luna, e, quando abbracciati dalle città, ci ricordano la
poesia implacabile della Natura.” LINDA DALISI
NINO MARINO —
DIRETTORE TSU
STAGIONE
2023/2024
IL PRIMO SERVITORE > p 4
VENERDÌ 1 DICEMBRE
IL PIACERE DELL’ATTESA > p 5
MARTEDÌ 19 DICEMBRE
NOTA STONATA > p 6
VENERDÌ 26 GENNAIO
TRADIMENTI > p 7
MERCOLEDÌ 21 FEBBRAIO
LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRÌA > p 8
MERCOLEDÌ 6 MARZO
SINATRA. THE MAN AND HIS MUSIC > p 9
GIOVEDÌ 21 MARZO
ABBONAMENTI > p 10
BIGLIETTI > p 12
IL TEATRO STABILE DELL’UMBRIA > p 13
INFO E CONTATTI > p 14
DICEMBRE
DICEMBRE
IL PRIMO
IL PIACERE
SERVITORE
DELL’ATTESA
“Il primo servitore è la storia di come nasce il
testo più conosciuto e fortunato di Carlo Goldoni, quel
Il servitore di due padroni che diventerà poi lo spettacolo più famoso e rappresentato della storia del teatro di
prosa italiano.
In una Venezia licenziosa e violenta del ‘700, un giovane avvocato, Carlo Goldoni, è chiamato a lavorare
su un caso di omicidio di un nobile Veneziano. Chi
lo vuole assoldare è un vecchio e famoso capocomico, Tommaso Antonio Visentini detto Thomassin, ritornato a Venezia per trascorrere gli ultimi anni della
sua vita, dopo esser stato per molti anni l’Arlecchino
al Palais Royal di Parigi. Tommaso è accusato di aver
ordinato l’uccisione di un nobile per debiti di gioco
e amanti. Goldoni, che sogna una carriera nel teatro
invece dell’avvocatura, si farà sempre più ammaliare dalle storie artistiche e quotidiane del capocomico
Thomassin. Il caso di omicidio del nobile scatena tutta
una serie di accadimenti comici, d’amore, di travestimento, di fuga e ribellione dai quali il giovane Goldoni
prenderà ispirazione per cominciare a scrivere il canovaccio di quella che diventerà una delle sue opere più
importanti, Il servitore di due padroni”. MARCO GNACCOLINI
VEN 1, ORE 20.45
DURATA 1 ora e 30 minuti
da un’idea di MICHELE
MODESTO CASARIN
con MATTEO CAMPAGNOL,
FILIPPO FOSSA, ARISTIDE
GENOVESE, MANUELA
MASSIMI, ALBERTO
OLINTEO, ANNA ZAGO, LIA
ZINNO
regia di MICHELE MODESTO
CASARIN
maschere STEFANO
PEROCCO DI MEDUNA
scene e costumi LICIA
LUCCHESE
realizzazione costumi
SARTORIA DIETRO LE
QUINTE
assistente alla regia IRENE
SILVESTRI
produzione PANTAKIN DA
VENEZIA
in collaborazione con
THEAMA TEATRO
di MICHELE LA
GINESTRA
ph. Alessandro De Luca Rapone
ph. Anna Pierbon
soggetto
MARCO
GNACCOLINI
essere
stata
riposta
cassetto
forzato della pandemia, vede finalmente luce la nuova
commedia di Michele La Ginestra, come sempre
con MICHELE LA GINESTRA,
FEDERICA DE BENEDITTIS e
FRANCESCO STELLA
regia NICOLA PISTOIA
aiuto regia LOREDANA
PIEDIMONTE
scene TERESA CARUSO
disegno luci NICCOLÒ
SANTIBELLI
organizzazione ALESSANDRO
PRUGNOLA
distribuzione PIGRECODELTA
produzione TEATRO 7 SRL
divertente, garbata ed emozionante.
Giacomo è un giardiniere, che vive in un suo regno
magico, quello del suo vivaio: il tempo gli viene dettato
dalla natura, per lui l’attesa non è sinonimo di frenesia,
ma semplicemente fa parte del ciclo biologico. Parla
con le piante, canta con loro, ha la possibilità, durante la
sua attività manuale, di riflettere sul senso delle cose…
un privilegiato. Nel suo mondo piomba all’improvviso
Camilla, 40 anni, donna in carriera, sempre al lavoro,
Spettacolo selezionato per
il progetto Goldoni 400 del
Teatro Stabile del Veneto Teatro Nazionale con Comune
di Venezia, Regione Veneto
e Arteven.
anche quando potrebbe essere in pausa; il cellulare,
ormai diventato una protuberanza del braccio, è
collegato costantemente con mille universi lavorativi
diversi. Infine c’è Gianluca, assistente di Giacomo,
che a sua volta vive la sua vita cadenzata dai “tempi
della routine” impostagli dalla madre. I tre universi
si incontrano, si scontrano, si confrontano, fino ad
arrivare a una soluzione finale, che può sembrare
anacronistica. Una riflessione sul “passare del tempo”
e sull’importanza del confronto con gli altri, che vuole
spingere, tra una risata e un sorriso, a riconsiderare le
priorità della nostra vita.
MAR 19, ORE 20.45
DURATA 1 ora e 30 minuti
GENNAIO
FEBBRAIO
TRADIMENTI
STONATA
“La pièce di Didier Caron, Nota Stonata è, a
mio parere, un testo teatrale deflagrante. Dopo poche
folgoranti quanto semplici battute di dialogo mi sono
sentito agguantare per l’anima e il basso ventre e quella
sensazione non mi ha mollato più fino alla parola fine”.
MONI OVADIA
Siamo ai primi anni ’90. L’azione si svolge presso la Filarmonica di Ginevra nel camerino del direttore d’orchestra di fama internazionale Hans Peter Miller. Alla fine
di uno dei suoi concerti, Miller, rientrato in camerino,
viene importunato più volte da uno spettatore invadente, Léon Dinkel, che si presenta come un grande ammiratore del maestro, venuto appositamente dal Belgio per
applaudirlo. Più il colloquio fra i due si prolunga, più
il comportamento di questo visitatore diventa strano e
oppressivo. Finché si giunge a scoprire un oggetto del
passato… Chi é dunque questo inquietante Signor Dinkel? Ma soprattutto cosa vuole realmente dal direttore
Miller?
VEN 26, ORE 20.45
DURATA 1 ora e 15 minuti
di HAROLD
PINTER
traduzione di CARLO GRECO
con GIUSEPPE PAMBIERI,
CARLO GRECO
regia MONI OVADIA
scene ELEONORA SCARPONI
costumi ELISA SAVI
luci DANIELE SAVI
produzione GOLDEN SHOW
SRL IMPRESA SOCIALE
TRIESTE, TEATRO DELLA
CITTÀ CATANIA, FESTIVAL
TEATRALE BORGIO VEREZZI
traduzione ALESSANDRA
SERRA
regia MICHELE SINISI
con STEFANO BRASCHI,
STEFANIA MEDRI e MICHELE
SINISI
consulenza artistica
FRANCESCO MARIA ASSELTA
scene FEDERICO BIANCALANI
assistente alla regia NICOLÒ
VALANDRO
luci ROSSANO SIRACUSANO
produzione ELSINOR CENTRO
DI PRODUZIONE TEATRALE
con il contributo di NextLaboratorio delle Idee
ph. Luca Del Pia
di DIDIER
CARON
Scritta dal drammaturgo inglese Harold Pinter
e debuttata nel 1978 a Londra, Tradimenti viene generalmente considerata una delle più celebri opere dell’autore. La storia è quella di una relazione extraconiugale ripercorsa però a ritroso, dalla sua fine fino ai suoi
esordi. Tutto inizia due anni dopo la fine del rapporto
e termina prima che esso abbia inizio. Ma, oltre ai due
amanti c’è anche il marito di lei, nonché migliore amico di lui. Insomma, un triangolo a tutti gli effetti, dalla
trama apparentemente semplice e lineare. Se non fosse
che il susseguirsi dei fatti lascia piano piano spazio alla
complessità d’animo dei tre personaggi, accomunati da
un segreto a volte difficile da portare. Ed è forse proprio questo – il segreto – l’elemento chiave della pièce.
Le parole non dette, i pensieri taciuti, le azioni nascoste
riempiono le vite dei personaggi, invadono i loro spazi,
si insinuano in tutte le loro relazioni. Ma, come spesso avviene con le opere dei grandi maestri, non è solo
di loro che Pinter ci parla. Sono infatti anche la nostra
quotidianità, il nostro segreto a essere messi in gioco.
Perché non c’è strazio maggiore per il cuore che in quei
momenti in cui perdiamo il respiro pensando a ciò che
avremmo voluto dire in quelle stanze, a quel tradimento
dato dal nostro silenzio. È questo, forse, il modo in cui
noi esseri umani cresciamo e diventiamo grandi.
MER 21, ORE 20.45
DURATA 1 ora e 20 minuti
MARZO
MARZO
LA LUNGA VITA DI
MARIANNA UCRÌA
SINATRA
THE MAN AND HIS MUSIC
ph. Filippo Maiani
dal romanzo
di DACIA
MARAINI
Fin dalle sue prime pagine il romanzo di Dacia
Maraini – vincitore nel 1990 del Premio Campiello – immerge il lettore nel clima cupo e pieno di contraddizioni
della Sicilia del Settecento. Mentre in Europa trionfa il
Secolo dei Lumi, a Palermo, in un tempo scandito da
impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse e monacazioni, si consuma la vicenda di Marianna, della nobile
famiglia degli Ucrìa. “Sposare, figliare, fare sposare le
figlie, farle figliare, e fare in modo che le figlie sposate
facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino
e figlino…”, è questo il motto della discendenza Ucrìa,
che in questo modo è riuscita a imparentarsi per via
femminile con le più grandi famiglie palermitane.
Marianna, costretta ad andare in sposa a soli tredici anni
a suo zio, investita “con rimproveri e proverbi” quando
osa sottrarsi al suo ruolo di moglie, sembra all’inizio
destinata alla medesima sorte. Lei è però diversa, sordomuta, ma proprio da questa menomazione trarrà la
forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità che la circonda.
“C’è Raffaella Azim che questa storia la racconta… pensandola, come la pensasse, stravolgendola con gli accenti
più diversi, rendendola rabbiosamente espressiva, fino a
disegnare un quadro dolorosamente espressionista.”
adattamento DANIELA
ARDINI e RAFFAELLA AZIM
con RAFFAELLA AZIM e
FRANCESCA CONTE
tecnico audio LUCA
NASCIUTI
luci CARLO PEDIANI
scene GIORGIO PANNI
GIACOMO RIGALZA
regia DANIELA ARDINI
produzione LUNARIA TEATRO
si ringrazia Luigi Piccolo
(Sartoria Farani) per i costumi
di GIANLUCA
GUIDI –
TIZIANA
D’ANELLA
“Francis Albert Sinatra, più comunemente noto
come “Frank”, nacque a Hoboken (New Jersey) il 12 dicembre 1915. Una vita, la sua, tra le più longeve della storia musicale mondiale, che ha accompagnato, con la sua
VOCE, almeno quattro generazioni, incantando milioni
di persone in tutto il mondo. È quindi doveroso, a più di
un secolo dalla sua scomparsa, celebrarlo in Italia, per
mano, o meglio per voce di chi ne è rimasto incantato
fin da bambino, complici anche i numerosi dischi ben
in vista nello studio della casa in cui viveva da piccolo”.
In questo racconto in prosa e musica non mancheranno
aneddoti sulla vita di Frank, dai rapporti con la famiglia
Kennedy alle tormentate relazioni amorose, curiosità e
l’immancabile (in questo caso un cameo) presenza “virtuale” nei racconti, del padre di Gianluca Guidi, Johnny
Dorelli, che dopo aver vissuto per più di un decennio a
New York negli anni d’oro del dopoguerra, incide tornato
in Italia numerosi brani del nostro beniamino tradotti in
lingua italiana. Una celebrazione a un Mito dovuta. Per
chi ha conosciuto l’epoca e quel mondo e per le più giovani generazioni che ancora non hanno avuto modo di
incontrarlo.
con GIANLUCA GUIDI
e con STEFANO
SABATINI al pianoforte,
DARIO ROSCIGLIONE al
contrabbasso, MARCO
ROVINELLI alla batteria
regia GIANLUCA GUIDI
scene MARCO D’ANGELO
costumi MARTINA PIEZZO
produttore esecutivo TIZIANA
D’ANELLA
produzione PALCOSCENICO
ITALIANO
FRANCO CORDELLI, CORRIERE DELLA SERA
MER 6, ORE 20.45
DURATA 1 ora e 10 minuti
GIO 21, ORE 20.45
DURATA 1 ora e 30 minuti
ABBONARSI A
TEATRO
ABBONAMENTI CONVIENE!
6 SPETTACOLI
SCUOLA
INTERO
RIDOTTO
3 SPETTACOLI A 15 EURO
€ 60
€ 48
sotto 28 e sopra 65 anni
7 SPETTACOLI
6 + L’arte della commedia
Teatro Morlacchi, Perugia
INTERO
€ 75
RIDOTTO
€ 60
sotto 28 e sopra 65 anni
– Il primo servitore
– Nota stonata
– La lunga vita di Marianna Ucrìa
PER SOTTOSCRIVERE
L’ABBONAMENTO SCUOLA
LUNEDÌ 27 NOVEMBRE
dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20.
PRELAZIONE ABBONATI
STAGIONE 2022/2023
VENERDÌ 10 e LUNEDÌ 13
NOVEMBRE dalle 18 alle 20,
MARTEDÌ 14 dalle 10 alle 13 e
dalle 18 alle 20.
È possibile rinnovare il proprio
abbonamento anche online: invia
una email a abbonamenti@teatrostabile.
umbria.it specificando nome,
cognome e città di riferimento, sarai
guidato alla procedura tramite il
portale di vendita del TSU.
TEATRO DON BOSCO
VENDITA NUOVI ABBONAMENTI
VENERDÌ 17 e LUNEDÌ 20
NOVEMBRE dalle 18 alle 20,
MARTEDÌ 21 dalle 10 alle 13 e
dalle 18 alle 20.
È possibile acquistare l’abbonamento
intero anche online sul sito
www.teatrostabile.umbria.it
solo negli orari di apertura
L’abbonamento a 7 spettacoli comprende i 6 in scena
al Teatro Don Bosco e un settimo spettacolo al Teatro
Morlacchi di Perugia:
L’ARTE DELLA COMMEDIA
SABATO 13 APRILE, ORE 18
TEATRO MORLACCHI PERUGIA
L’arte della commedia, la straordinaria opera di
Eduardo fa parte della raccolta dei “giorni dispari”, le
commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano
le problematiche questioni del vivere quotidiano, delle
relazioni private e pubbliche tra esseri umani. Incredibile
è la forza e l’attualità del testo che ci porta in maniera
diretta a confrontarci con la mortificazione e la censura
della cultura.
“Due atti e un prologo per un testo magistrale e straordinariamente imperfetto, come imperfetto è l’essere umano
alla ricerca della sua identità, del suo diritto di esistere.
L’opera ci parla del rapporto contraddittorio tra lo Stato e
il Teatro, del ruolo dell’arte e degli artisti nella società, ma
le domande, le responsabilità e le debolezze che Eduardo
mette in campo ci riguardano tutti e quel “Teatro” si fa
risuonatore del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e riconosciuti. Eduardo tira fuori
il suo rospo in gola e affronta tematiche incandescenti, rivendicando con forza la funzione del teatro di insinuare il
dubbio nello spettatore, attraverso interrogativi irrisolti e
un intenso primo piano sulla faccia e sul corpo dell’attore.
Proprio nell’incontro scontro tra tutti i protagonisti della
commedia penso stia il segreto del Teatro.” FAUSTO RUSSO ALESI
di EDUARDO
DE FILIPPO
adattamento e regia FAUSTO
RUSSO ALESI
con (in ordine di locandina)
FAUSTO RUSSO ALESI,
DAVID MEDEN, SEM
BONVENTRE, ALEX
CENDRON, PAOLO ZUCCARI,
FILIPPO LUNA, GENNARO DE
SIA, IMMA VILLA, DEMIAN
TROIANO HACKMAN,
DAVIDE FALBO
scene MARCO ROSSI
costumi GIANLUCA SBICCA
musiche GIOVANNI VITALETTI
luci MAX MUGNAI
consulenza per i movimenti
di scena ALESSIO MARIA
ROMANO
produzione TEATRO
DI NAPOLI – TEATRO
NAZIONALE, FONDAZIONE
TEATRO DELLA TOSCANA
– TEATRO NAZIONALE,
TEATRO DI ROMA-TEATRO
NAZIONALE, ELLEDIEFFE
si ringrazia per la
collaborazione il Piccolo
Teatro di Milano – Teatro
d’Europa
Gli abbonati alla Stagione, presentando
l’abbonamento, avranno la possibilità
di acquistare un biglietto ridotto per gli
spettacoli delle altre Stagioni del Teatro
Stabile dell’Umbria.
BIGLIETTI
€ 15
€ 10
sotto 28 e sopra 65 anni
e abbonati Stagioni TSU 23/24
PRENOTAZIONI
TELEFONICHE
BOTTEGHINO REGIONALE
giorni feriali 17 > 20 fino al giorno
prima dello spettacolo
IL TEATRO STABILE
DELL’UMBRIA
ACCESSIBILITÀ
PREZZI
INTERO
RIDOTTO
In vendita da mercoledì 29 novembre
su teatrostabile.umbria.it
Il Teatro Stabile dell’Umbria, il
Comune di Gualdo Tadino e il Teatro
Don Bosco promuovono l’inclusione
e l’accessibilità degli spazi culturali.
L’ingresso a teatro non presenta
barriere architettoniche.
È previsto il biglietto ridotto
per le persone con disabilità o
invalidità; ingresso omaggio per
l’accompagnatore se richiesto dal
certificato di disabilità.
Il Teatro Stabile dell’Umbria è il teatro stabile pubblico della
regione Umbria. Si occupa principalmente di produzione teatrale
con all’attivo la creazione di più di 150 spettacoli.
In quasi quarant’anni di attività, il TSU ha costruito e consolidato
una cultura teatrale regionale mettendo in rete i numerosi teatri
storici, parte fondamentale dell’identità e del patrimonio umbro,
valorizzandone la funzione socio-culturale e instituendo così
una realtà unica nel suo genere. Dalla creazione alla diffusione
delle più significative realtà artistiche della scena nazionale e
internazionale, il TSU svolge la sua attività in 17 città del territorio
umbro, per condividere e favorire progetti di teatro e di danza.
Il Teatro Stabile dell’Umbria inoltre, nel riconoscere il valore di
una cultura teatrale europea, promuove il dialogo tra gli artisti e
le diverse realtà della scena contemporanea internazionale.
I biglietti prenotati devono essere ritirati
in teatro un’ora prima dell’inizio dello
spettacolo
VENDITA AL BOTTEGHINO
TEATRO DON BOSCO il giorno
dello spettacolo dalle 19.30
18 APP / CARTA DEL DOCENTE
Anche a teatro è possibile utilizzare il
bonus 18app e la Carta del Docente
Perugia
Città di Castello
Teatro Morlacchi
Teatro degli Illuminati
Terni
Corciano
Teatro Secci
Teatro della Filarmonica
Foligno
Gualdo Tadino
Politeama Clarici, Auditorium
Teatro Don Bosco,
San Domenico, Spazio Zut!
Rocca Flea
Spoleto
Magione
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Teatro Mengoni
Gubbio
Marsciano
Teatro Comunale Luca Ronconi
Teatro Concordia
Narni
Panicale
Teatro Comunale Giuseppe Manini
Teatro Cesare Caporali
Solomeo
Teatro Cucinelli
Teatro Comunale
Bettona
Tuoro sul Trasimeno
Teatro Excelsior
Teatro dell’Accademia
Bevagna
Teatro Francesco Torti
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CONTATTI
PER INFORMAZIONI AGGIORNATE SU
TUTTE LE NOSTRE ATTIVITÀ
Soci fondatori
Regione Umbria
Comune di Perugia
Comune di Terni
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Comune di Gubbio
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Soci sostenitori
Fondazione Brunello
e Federica Cucinelli
Università degli Studi
di Perugia
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