(AGENPARL) – lun 23 ottobre 2023 *Morosità alloggi edilizia residenziale sociale, assessore melasecche:
analisi approfondita del problema, distinzione netta fra quella incolpevole
da quella colpevole. Convocato incontro con comuni, in vista di quello con
sindacati inquilini; equilibrio ed equità, evitare inutili
strumentalizzazioni *
(aun) – Perugia, 23 ott. 023 – “Circa la morosità relativa agli alloggi di
edilizia residenziale sociale, partiamo da una analisi approfondita del
fenomeno, facendo una distinzione netta fra morosità incolpevole e
colpevole. Ho già convocato un incontro con i Sindaci dei dieci Comuni con
alta tensione abitativa, in vista di quello con i sindacati degli
inquilini. Nessuno intende affrontare la non facile situazione con il
meccanismo degli sfratti. Occorre equilibrio ed equità, evitando inutili
strumentalizzazioni”. È quanto afferma l’assessore regionale alle Politiche
della casa, Enrico Melasecche.
“Il fenomeno delle morosità, incolpevole e colpevole, è da tempo
all’attenzione di questo Assessorato – sottolinea – in quanto, sorto da
vari anni, ha trovato dalla pandemia da Covid in poi una forte
accentuazione ed una estensione a macchia d’olio a causa di fattori
concomitanti quali l’aumento del costo della vita, in particolare
dell’elettricità e del costo per il riscaldamento, la guerra, la crisi di
molte aziende e la perdita di numerosi posti di lavoro che ha messo in
crisi migliaia di famiglie anche in Umbria. La Giunta regionale – ricorda –
ha già preso un primo provvedimento nel 2021 con l’utilizzo di fondi
regionali allora disponibili per venire incontro proprio alle famiglie in
difficoltà assegnatarie di un alloggio popolare”.
“Tuttavia la situazione va affrontata in modo decisivo – evidenzia
Melasecche – con una serie di provvedimenti che riportino alla normalità un
settore molto delicato in cui la funzione dell’ATER è da salvaguardare
proprio per i compiti che sta svolgendo. L’ATER non può farsi carico
oltremisura di oneri sociali propri dell’assistenza, pena la messa in crisi
del proprio equilibrio di bilancio che deve continuare a garantire la messa
a disposizione di un numero sempre più elevato di alloggi popolari a favore
dei Comuni. Ad oggi sono oltre 292 gli appartamenti già disponibili, 153 in
fase di ristrutturazione entro il 2023 e 180 ristrutturati entro metà 2026,
in totale ben 625 appartamenti nel biennio di valenza del bando in corso”.
“Dopo varie riunioni in cui abbiamo chiesto ad ATER di analizzare il
fenomeno e fornire alla Regione dati puntuali – prosegue -, abbiamo
convocato la settimana scorsa i dieci Comuni con più alta tensione
abitativa, in vista del confronto con i sindacati a cui abbiamo fatto cenno
del fenomeno da affrontare fin dalla riunione dello scorso 7 agosto”.
“Nessuno intende affrontare questa non facile situazione con il
meccanismo degli sfratti ma – afferma -, nel pieno rispetto della legge,
occorre aprire un dialogo con le famiglie in difficoltà per verificare le
situazioni di disagio, definire possibili rateazioni graduate nel tempo,
predisporre bandi per venire incontro alle situazioni di maggiore disagio
ma al contempo, marcare uno spartiacque fra morosità incolpevole da
eventuali casi di in cui l’affittuario, per evidenti ragioni di reddito, di
composizione familiare è perfettamente in grado di pagare canoni fortemente
calmierati ed i relativi oneri condominiali, ma attualmente non provvede a
causa della confusione ingenerata dalla estensione del fenomeno”.
“Come di recente abbiamo trovato con i sindacati degli inquilini
un’intesa che è andata incontro alle esigenze degli affittuari più
fragili, così sono convinto – dice l’assessore – che con serietà e buona
volontà riusciremo a far fronte a questo fenomeno, comune in tutta Italia,
adottando anche soluzioni che altrove hanno conseguito obiettivi di
giustizia, sensibilità sociale ma anche di necessaria serietà”.
“Chi può deve pagare sia il canone notevolmente calmierato che le spese
relative al riscaldamento/raffrescamento, energia elettrica, acqua,
condominio in generale. A tal fine – aggiunge – avremo anche a breve riunioni
con gli amministratori dei condomini per un confronto costruttivo. Chi non
può deve essere aiutato dagli Enti preposti alla gestione del sociale”.
“Alla prima riunione già convocata da giorni con i sindaci seguirà
immediatamente quella con i sindacati – conclude l’assessore Melasecche –
per individuare quale meccanismo porre in essere per riportare alla
normalità il settore dell’edilizia residenziale sociale. Siamo convinti che
la fase di confronto inaugurata da qualche anno possa portare a risultati
soddisfacenti come giudicato pubblicamente dagli stessi sindacati con i
quali era stato stabilito di ‘continuare il lavoro avviato con monitoraggi
periodici per valutare eventuali azioni correttive, anche legate alla
riduzione della morosità…’”.
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