(AGENPARL) – mar 17 ottobre 2023 Il consigliere Tommaso Bori (Pd, vice presidente Commissione sanità)
presenta mozione
(Acs) Perugia, 17 ottobre 2023 – “Serve aprire una fase di consultazione
con le sigle sindacali per attuare tutte le procedure necessarie per
attribuire correttamente gli incarichi di funzione organizzativa e di
funzione professionale nelle aziende sanitarie e ospedaliere che non
applicano in maniera corretta il contratto nazionale di lavoro”. Lo chiede
il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd – vice presidente Commissione
sanità) annunciando una mozione sul tema che sarà discussa nella prossima
seduta del Consiglio regionale.
Bori ricorda che “le aziende sanitarie e ospedaliere regionali e gli enti,
secondo il Ccnl del comparto sanità, devono definire il sistema degli
incarichi in conformità con il contratto stesso 2019/2021. Peccato però che
nelle aziende sanitarie regionali e ospedaliere umbre non sia mai stato
attuato neanche quello 2016/2018. A Perugia, per esempio, non è mai stato
attuato l’adeguamento economico e il completamento del processo
istituzionale per l’assegnazione degli incarichi di funzione, limitandosi
unicamente a cambiare la denominazione dei coordinamenti e degli incarichi di
posizione in incarichi di funzione. Così è diventata anche inapplicabile la
norma transitoria secondo cui gli incarichi iniziali dovevano restare in
vigore fino al completamento del processo di istituzione degli incarichi di
funzione”.
“Una corretta applicazione delle norme del Ccnl – spiega Bori – avrebbe
però comportato la trasposizione dei Coordinamenti e delle Posizioni
organizzative quali permanenti, ovvero senza alcuna scadenza visto che nel
Ccnl non erano previste scadenze e la revocabilità era ‘ad personam’,
ovvero solo in caso di sanzioni disciplinari. Interpretazione supportata
anche da un successivo parere richiesto all’Aran. Le aziende sanitarie e
ospedaliere dell’Umbria hanno invece adottato i regolamenti per
l’attribuzione dei nuovi incarichi istituiti dal Ccnl 2019/2021 stabilendo
che saranno oggetto di nuovo affidamento anche i vecchi coordinamenti e
posizioni organizzative per i quali hanno arbitrariamente previsto una
scadenza al 31 dicembre 2023”.
“Una impostazione che è contraria alla disciplina contrattuale –
conclude Tommaso Bori – oltre che ingiusta per i lavoratori che nel tempo
hanno prestato la propria professionalità allo svolgimento di tali
coordinamenti e incarichi di funzione, che dall’oggi al domani non possono
tornare a svolgere mansioni differenti e non attinenti con tali incarichi. Al
momento non ci risultano azioni messe in atto dall’assessore ma serve
invece agire subito, per sanare un vulnus che si configura come piuttosto
grave”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75999
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