(AGENPARL) – gio 12 ottobre 2023 Meloni (Pd) annuncia interrogazione
(Acs) Perugia, 12 ottobre 2023 – “Il 118 rappresenta una funzione
sensibile del sistema sanitario nazionale, un momento in cui la
professionalità degli operatori, il poter disporre di mezzi adeguati e
strumentazioni all’avanguardia fanno la differenza. Per questo abbiamo
accolto con profonda preoccupazione l’allarme degli operatori del 118 della
Usl Umbria 1 di fronte alla concreta possibilità di esternalizzazione del
servizio”. Così la capogruppo del Partito democratico Simona Meloni, che
ha presentato una interrogazione sul tema per chiedere “cosa la giunta
regionale intenda fare sull’argomento per preservare la professionalità
acquisita dagli operatori”.
“I lavoratori – spiega Meloni – hanno visto di cattivo occhio la
delibera dell’azienda Usl Umbria 1 in relazione all’esternalizzazione
delle attività di 118 prima per quasi tutti i presidi del Trasimeno e presto
anche per l’Alto Chiascio. Un timore che fa il paio con la mancata
organizzazione e la mancata programmazione degli investimenti sui mezzi e sul
personale. Per assicurare un servizio adeguato servirebbe infatti un rinnovo
dei contratti a tempo determinato del personale autista, la stabilizzazione
del personale tecnico autista e anche l’indizione di una nuova procedura
concorsuale per il reperimento del personale”.
“E’ necessario – spiega Meloni – che la Regione prenda una posizione
chiara su quanto sta avvenendo in Usl 1 in relazione all’esternalizzazione
del servizio di 118 in alcuni territori. Una manovra che sembra avere alle
spalle il fine del risparmio economico, lasciando però a piedi per esempio
tutto il personale precario impegnato nel settore. Solo ad Assisi sono nove
gli autisti soccorritori che rischiano il posto, con il contratto in scadenza
a breve. Serve dunque un cambio di passo con ulteriori investimenti sui
mezzi, la stabilizzazione del personale, nuove assunzioni con concorsi o con
l’attingimento alle graduatorie aperte. L’esternalizzazione – conclude
– non è una scelta economicamente vantaggiosa ma piuttosto capace di
danneggiare il sistema sanitario regionale. Ecco quindi la necessità anche
di sospendere la delibera della Usl Umbria 1 che avvia questo preoccupante
processo”. RED/PG
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75979