(AGENPARL) – gio 28 settembre 2023 Audizione della Terza commissione, su richiesta di Mancini (Lega), sulla
proposta di risoluzione che auspica lo screening cardiologico nella fascia di
età 0-14 anni
(Acs) Perugia, 28 settembre 2023 – La Commissione sanità dell’Assemblea
legislativa dell’Umbria ha ascoltato questa mattina l’assessore Luca
Coletto, il direttore regionale Massimo D’Angelo e il responsabile del
Centro regionale di farmacovigilanza, Giampaolo Bucaneve, in merito alla
proposta di risoluzione, presentata da Valerio Mancini (Lega), che auspica la
verifica della situazione e l’attivazione di un sistema di screening per la
fascia di età 0-14 anni “in relazione all’eccesso di mortalità
riscontrato dalla rete EuroMomo negli ultimi mesi del 2022”.
In merito alla proposta, gli intervenuti hanno precisato che prima dello
screening, di cui dovrebbero essere individuate tempistiche e modalità
specifiche, andrebbe attivato un protocollo per valutare i dati e le cause di
morte in un determinato periodo. I dati EuroMomo individuerebbero
effettivamente una variazione delle medie di sopravvivenza rispetto
all’andamento storico, senza però fornire una spiegazione per questa
anomalia. Una situazione analoga, in Toscana, sarebbe stata studiata per la
fascia 0-49 e spiegata con: una coda degli effetti del Covid sulla salute; la
mancanza di interventi per le malattie comuni determinatasi durante la
pandemia; le temperature elevate dell’estate 2022. Potrebbe dunque
trattarsi di eventi episodici che dovrebbero essere letti nel contesto
nazionale. La richiesta di attivazione di una campagna di screening potrebbe
essere legata alla mortalità improvvisa e alla mortalità di atleti dopo le
vaccinazioni. Ma la letteratura ad oggi non riporterebbe evidenze che
dimostrino il collegamento dei decessi con le vaccinazioni. Al momento,
stando alla letteratura scientifica, sarebbero certe le conseguenze sulla
mortalità della fascia 0-14 di alcuni fattori, come sedentarietà, scorretta
alimentazione, consumo di tabacco, alcol e droga. Attivare quindi uno
screening senza avere dati certi porterebbe a distogliere risorse da
interventi della cui efficacia, è stato concluso, esistono invece riscontri
medici. MP
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75886
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