(AGENPARL) – mar 26 settembre 2023 L’atto predisposto dalla Giunta emendato e approvato all’unanimità
dall’Aula
(Acs) Perugia, 26 settembre 2023 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria
ha approvato all’unanimità il “Piano regionale integrato per la non
autosufficienza (PRINA) 2022-2024” predisposto dalla Giunta di Palazzo
Donini.
Illustrando il Piano in Aula, la presidente della Terza commissione Eleonora
Pace, ha spiegato che “L’attuale ‘Piano nazionale della non
autosufficienza’ (PNNA), quale piano di transizione, mira all’attivazione
su tutto il territorio nazionale dei LEPS (Livelli essenziali delle
prestazioni sociali), in una cornice di Sistemi di servizi integrati secondo
il quadro complessivo dei bisogni scaturito dalla pandemia Covid. Il presente
Piano regionale integrato per la non autosufficienza (PRINA) 2022-2024
rappresenta dinamicità e transizione durante il triennio di competenza in
linea con il Piano nazionale.
Il nuovo PRINA è espressione di una transizione che, seppur graduale, dovrà
condurre alla modifica del Welfare di protezione in favore di un Welfare dei
diritti, ispirandosi a garantire continuità dei sostegni con le risorse a
disposizione e indicare una transizione verso un Welfare che da una presa in
carico del soggetto fondata sulla produzione di interventi ed erogazione di
prestazioni centrate sulla gravità patologica o sull’intensità del bisogno
assistenziale diventerà sempre più sistema che promuove e si prende cura
della qualità di vita delle persone con disabilità, in particolare di
quelle in condizione di maggior necessità di sostegni assistenziali,
garantendo loro più parità, opportunità di livelli di salute e benessere.
Un’intera strategia di intervento del PNNA 2022-2024 è quindi dedicata
all’attuazione di un LEPS integrato di processo teso a garantire la
costituzione di sistemi di servizi integrati di Ambito e Distretto secondo il
quadro complesso dei diritti/bisogni fondamentali espressi dagli individui e
dalla Comunità e per sviluppare, implementare e consolidare il necessario
Percorso assistenziale integrato all’interno di una progettazione
personalizzata e partecipata dei diversi interventi e sostegni.
L’Accordo di cui sopra riguarda la realizzazione del SISTEMA UNICO INTEGRATO
nell’ambito territoriale del LEPS di processo “Percorso assistenziale
integrato” ed esprime la necessaria intesa istituzionale richiesta a questo
scopo insieme agli elementi di cooperazione professionale e organizzativa
nonché di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore. In ciascun ambito
territoriale l’Accordo darà luogo a successivi protocolli operativi che
approfondiranno e specificheranno aspetti organizzativi professionali
amministrativi e contabili. L’Accordo, quindi, diviene strumento
indispensabile per la realizzazione dei Progetti personalizzati e
partecipati: i ‘Progetti di Vita’.
Altro punto innovativo del PRINA è la messa a punto da un gruppo di esperti,
del sistema di graduazione del livello di disabilità tale da permettere la
costruzione del profilo di funzionamento. Lo strumento usato di
“Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della
salute”, sviluppato dall’Organizzazione mondiale della sanità, permette
anche di definire gli obiettivi del piano personalizzato e partecipato,
monitorare e verificare il raggiungimento nel tempo. Quindi, al fine di
innovare il sistema della presa in carico della persona con disabilità e
stipulare con essa un Patto di Cura e benessere per il Progetto di Vita, si
dovrà definire e formalizzare l’impegno a partecipare e condividere la
valutazione e la progettazione del sistema dei sostegni nonché il relativo
budget di salute/progetto e le modalità per ogni eventuale valutazione e
rimodulazione dei sostegni sulla base di obiettivi condivisi a seguito di un
percorso partecipato. Le Unità di Valutazione Multidimensionali, potranno
valutare con la persona con disabilità o con la sua famiglia la definizione
di obiettivi integrativi e dei relativi interventi e prestazioni da attivare
prevedendo eventualmente ulteriori risorse all’interno del budget di
progetto. Sono previste infatti nella programmazione 2022-2024 risorse nel
triennio per le azioni rivolte anche alla grave disabilità in base ai
bisogni scaturiti dal Progetto di vita. All’Umbria spetteranno, nel
triennio 2022/24, oltre 41 milioni di euro del fondo a nazionale per la non
autosufficienza. Ulteriori fondi, 2,4 milioni, saranno assegnati alle 12 Zone
sociali e andranno per l’assunzione di 61 professionalità sociali per
implementare le attività dei singoli punti unici di accesso. Quattro milioni
di euro di fondi regionali per la non autosufficienza sono stati stanziati
per il 2023 con l’Assestamento del bilancio di previsione”.
INTERVENTI
Simona Meloni (Pd): “I Leps saranno a carico dei Comuni e non dei
distretti. Zone sociali e Unioni dei Comuni potrebbero avere risorse
inferiori, con un riduzione dei servizi per i cittadini, come l’assistenza
domiciliare. Dopo l’approvazione del Prina dovrà esserci il Piano
triennale operativo da parte di Asl e Zone sociali. Queste ultime dovrebbero
poter partecipare davvero alla stesura del documento. Serve un grande piano
sociale che offra delle prospettive alle fasce di popolazione che oggi ha
bisogno di supporto. In Commissione abbiamo potuto sentire le richieste dei
territori, in cui alcuni servizi vengono tagliati per mancanza delle
coperture necessarie”.
Andrea Fora (Patto civico): “Il Prina stanzia un fondo di oltre 40 milioni,
in parte provenienti dal bilancio regionale. Si passa da una programmazione
dei servizi a una programmazione rivolta alle persone che ne fruiscono. Si
tratta di un approccio rivoluzionario per i servizi di welfare. Introdurre a
livello nazionale una graduazione delle situazioni di disabilità da conto di
un approccio non assistenziale e solidaristico ma nell’ottica
dell’emancipazione. La programmazione nazionale ruota sul rafforzamento
della domiciliarità e dei servizi preventivi: due fattori di profonda
trasformazione culturale che dovranno poi essere concretizzati. I servizi sul
territorio dovranno essere strutturati di conseguenza e questo sarà
sicuramente complesso. Importante tenere insieme tutti gli interessi e i
bisogni coinvolti, per rafforzare davvero la rete dei servizi”.
Thomas De Luca (M5S): “Senza gli emendamenti proposti stamattina non avrei
votato a favore del Prina. Il progetto personalizzato e le risorse per
attuarlo rappresentano il vero punto di svolta. Le risorse che sono state
rimodulate danno una risposta e rappresentano una garanzia sul tema dei
contributi”.
EMENDAMENTI
Luca Coletto (assessore): “Aggiornare la stratificazione delle risorse da
ripartire nel triennio. Resta inalterato il percorso verso i Leps con una
revisione nella distribuzione delle risorse per mantenere i livelli
contributivi fino alla loro realizzazione”. Approvato all’unanimità.
Vincenzo Bianconi (Misto): “Salvaguardare il lavoro della Regione per le
persone non autosufficienti, garantendo che non vengano eliminate le opzioni
di assistenza diretta e indiretta. Si prevede l’ampliamento della libertà
di scelta della famiglia, senza modificare gli importi delle diverse opzioni
di assistenza attualmente disponibili e dei contributi economici”.
Approvato all’unanimità. MP/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75861