(AGENPARL) – gio 21 settembre 2023 *abbonamenti universitari tpl, assessore melasecche: facciamo chiarezza. la
regione ha fortemente voluto questa misura, decisamente smart nel panorama
dei provvedimenti di settore in italia. per mantenerla occorre che tutti
facciano la propria parte in proporzione al ruolo ricoperto*
(aun) – Perugia, 21 set. 023 – L’assessore regionale alle Infrastrutture e
Trasporti, Enrico Melasecche, interviene in merito alla richiesta di
rinnovo degli abbonamenti a tariffa agevolata per i servizi di trasporto
pubblico locale attivato in via sperimentale nello scorso anno accademico a
favore degli studenti iscritti all’Università degli Studi e all’Università
per Stranieri di Perugia.
“Occorre fare chiarezza in via definitiva – afferma – riguardo al
provvedimento in qualche modo rivoluzionario che l’Umbria ha attivato per
l’anno accademico 2022/2023 e che tutti vorremmo venga reso strutturale,
quello degli abbonamenti per universitari, con l’obiettivo di far diventare
la nostra regione un grande campus universitario per fornire un servizio
all’avanguardia grazie al quale attrarre anche studenti da tutta Italia”.
“L’esperimento in corso, dalla assoluta valenza trasportistica, unico in
Italia, ha visto – ricorda – una stretta collaborazione fra Regione, Comune
di Perugia relativamente all’uso del Minimetro, Università degli Studi e
poi Università per gli Stranieri con i relativi gestori Busitalia e società
Minimetrò. Il presupposto era chiarissimo: consentire agli studenti delle
varie sedi, Perugia, Terni, Narni, Foligno, Assisi, di muoversi sul
territorio regionale su tutti i mezzi facenti parte del TPL dell’Umbria,
cioè autobus, FCU, Minimetrò e Funicolare di Orvieto, dotando quindi i
nostri due Atenei di un ulteriore fattore attrattivo”.
“L’Assessorato ai Trasporti ha creduto molto fin dall’inizio in questo
provvedimento – ribadisce – su cui ha investito ben 400.000 euro rivenienti
da risparmi e dalla riduzione di sprechi; il Comune di Perugia si è
impegnato per 190.000 euro circa per assicurare l’uso del Minimetrò e
l’Università ha aderito con 150.000 euro. La premessa era che
sottoscrivessero l’abbonamento almeno 20.000 studenti su circa 30.000 in
modo tale da consentire agli Enti partecipanti di rimanere nel budget
previsto in convenzione. Tale previsione era supportata da stime ampiamente
ottimistiche, in base ad uno studio di marketing, svolto dall’Università
con l’ausilio di alcune organizzazioni studentesche, che assicurava
l’adesione del 94% circa degli iscritti. Questa misura ha ottenuto un
grande successo dal punto di vista trasportistico per l’incremento evidente
nell’utilizzo dei mezzi pubblici da parte degli studenti che oggi chiedono
a gran voce il rinnovo per l’anno successivo con la strutturazione
definitiva”.
“Il fatto però che abbiano aderito solo 12.600 studenti, nonostante gli
appelli reiterati quanto accorati della Regione nel sollecitare nel corso
di tutto l’anno i vari attori ad attivare la maggiore adesione possibile –
sottolinea – comporta oggi la necessità di far fronte ad un maggior costo
per la sola sperimentazione di circa 400.000 euro cui gli Enti partecipanti
dovranno far fronte prioritariamente per poi procedere nella definizione
dei passi successivi”.
Prosegue l’assessore Melasecche: “La Regione, perfettamente consapevole
del delicatissimo meccanismo su cui si fonda la creazione di valore di
questo provvedimento, che ne costituisce la originalità rispetto alla
generalità dei tradizionali bandi i cui finanziamenti provengono dal
governo centrale, ha da sempre sollecitato un accordo, anticipando i tempi
rispetto all’apertura delle iscrizioni, in ragione della necessità di
concretizzare il nuovo meccanismo di funzionamento”.
“Dopo un confronto con la Giunta regionale – continua – vari sono oggi
gli scogli che occorre necessariamente superare:
1) la copertura del maggior costo per l’anno accademico che sta terminando
di 400.000 euro, derivante dalla minor adesione degli studenti rispetto
alle previsioni, 12.600 anziché 20.000, in base alla convenzione stipulata
un anno fa;
2) valutare la richiesta recentissima di Busitalia di incrementare il
contributo da parte degli Enti partecipanti di ben 650.000 euro rispetto
incremento decisamente rilevante di cui i tecnici stanno valutando la
congruità;
3) verificare se esiste la possibilità di attivare un diverso meccanismo su
cui fondare l’accordo strutturale per gli anni a venire, cioè quello di una
sorta di silenzio-assenso degli studenti, per cui verrebbe assegnato a
tutti l’abbonamento, salvo la manifestazione di volontà di coloro che non
intendono aderire, in questo modo si raggiungerebbe una percentuale
rilevante con una sostanziale riduzione del costo per gli Enti pubblici in
proporzionale all’aumento della percentuale di adesioni;
4) la estensione che la Regione aveva auspicato di questo provvedimento per
gli studenti parificati normativamente agli universitari iscritti alle
Accademie ed ai Conservatori statali di musica di Perugia e Terni e ad
altre istituzioni AFAM”.
“La Regione – dice l’assessore – ha da sempre sollecitato tutti i
partecipanti da tempo ad approfondire i problemi, dal congegno
amministrativo, alla copertura dei costi, pregressi e futuri, per cui oggi,
ad iscrizioni iniziate, risulta urgentissimo accelerare decisioni
responsabili. Per tutto ciò la Regione ha convocato un’altra riunione per
affrontare con coraggio tutte le decisioni che servono pur di non far
decadere una misura che ha conseguito dal punto di vista funzionale,
ambientale e di attrattività un successo notevole ed è sollecitata in
questi giorni da centinaia di studenti e dalle loro famiglie”.
“Quanto alla richiesta da parte di alcune associazioni di studenti medi
di identica misura nei loro confronti si ricorda – prosegue – che la
Regione sarebbe ben felice di poter aderire, ma che le richieste da parte
dei gestori sommano a cifre esorbitanti tali da non consentire
assolutamente all’Ente di farvi fronte. Tuttavia, in tutti i casi il “bonus
trasporti, pari a 60 euro, ha fin qui consentito di coprire completamente
il costo dell’abbonamento e potrebbe molto utilmente in futuro coprirlo
nella totalità o solo in parte”.
“Le difficoltà sono rilevanti – conclude Melasecche – ma si formula
l’auspicio che nell’incontro, già programmato per la prossima settimana, si
possano trovare i meccanismi e le risorse indispensabili, proporzionate al
ruolo svolto in merito da ciascun ente partecipante, per coprire
completamente i costi residui dell’anno di sperimentazione e quelli degli
anni a venire perché sarebbe un vero peccato che un provvedimento di tale
originalità, efficacia, immagine ed attrattività possa venire a cessare”.