(AGENPARL) – gio 21 settembre 2023 La Commissione sanità dell’Assemblea legislativa si è riunita a Palazzo
Cesaroni per discutere di “Sistema Integrato di educazione e istruzione per
l’infanzia fino a sei anni di età”, “Interventi per rafforzare la rete
dei servizi per anziani”, “Progetto globale delle persone con lesione
midollare e funzionamento dell’unità spinale unipolare”
(Acs) Perugia, 21 settembre 2023 – La Commissione sanità dell’Assemblea
legislativa, presieduta da Eleonora Pace, si è riunita a Palazzo Cesaroni
per discutere di “Sistema Integrato di educazione e istruzione per
l’infanzia fino a sei anni di età”, “Interventi per rafforzare la rete
dei servizi per anziani”, “Progetto globale delle persone con lesione
midollare e funzionamento dell’unità spinale unipolare”.
Durante l’audizione sul disegno di legge di iniziativa della Giunta
regionale “Sistema Integrato di educazione e istruzione per l’infanzia
fino a sei anni di età”, a cui hanno partecipato rappresentanti del gruppo
di lavoro costituito da Anci, Comuni umbri e sindacati della scuola, è stato
riportato l’apprezzamento per le modifiche apportate al testo iniziale,
recepite dal Consiglio delle autonomie locali e poi inserite in un maxi
emendamento predisposto da Palazzo Donini. Soprattutto per quanto riguarda le
previsioni relative ai bambini con bisogni educativi speciali, il sostegno
della presenza di educatori di sostegno e i percorsi formativi specifici per
il personale educativo coinvolto. Resterebbero ancora alcune criticità
legate all’allineamento tra accreditamento e autorizzazione delle strutture
private e alla previsione della presenza del coordinatore pedagogico.
Rispetto alla mozione del consigliere Andrea Fora (Patto civico) “Non
lasciamoli soli: interventi per rafforzare la rete dei servizi per anziani,
l’adeguamento delle tariffe delle strutture sanitarie e socio sanitarie, il
rafforzamento dell’assistenza domiciliare integrata e la formazione degli
operatori”, rinviata in Commissione dall’Aula di Palazzo Cesaroni
(https://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie/comunicati/non-lasciamoli-soli
[1]) nella seduta del 12 settembre, è stato deciso di convocare una
audizione con i direttori delle Asl, l’assessore regionale e i
rappresentanti del Terzo settore.
La proposta di legge dei consiglieri Paola Fioroni e Stefano Pastorelli
(Lega) relativa al “Progetto globale delle persone con lesione midollare e
funzionamento dell’unità spinale unipolare nel servizio sociosanitario
umbro” è stata illustrata ai commissari dalla prima firmataria: “Le
persone con lesioni traumatiche vertebro-midollari rientrano spesso nel
complesso quadro del politrauma con il coinvolgimento di più organi e
distretti, costituendo un esempio della necessità di un intervento
multidisciplinare tipico dei modelli assistenziali che si realizzano in
strutture a valenza multidisciplinare. Per la persona politraumatizzata si
deve garantire il trattamento immediato, completo e definitivo secondo il
principio dell’unità di tempo, di luogo e di azione. Pertanto, anche
l’unità spinale, nella misura in cui il paziente traumatizzato
vertebro-midollare risulta essere statisticamente con incidenza sempre
crescente un plurilesionato, dovrebbe condividere un’organizzazione di tipo
multidisciplinare. La competenza assistenziale degli operatori che lavorano
in una unità spinale deve necessariamente ampliarsi: le conoscenze tecniche,
la cultura specifica, che comprendono tutto l’arco del divenire patologico
della lesione midollare, devono costituire il bagaglio professionale
dell’intera équipe che condivide l’operatività nell’unità spinale.
Nella dimensione dipartimentale dell’unità spinale gli operatori non
possono ignorare le conseguenze che per la persona comporta, nel tempo, la
perdita delle funzioni autonome, della motilità volontaria, della
sensibilità e degli aspetti relativi all’area psico-sociale. Tra le più
tangibili criticità che si evidenziano nei servizi socio-sanitari regionali
nell’affrontare un fenomeno complesso come quello della condizione di
salute che può risultare da una lesione al midollo spinale, vi è la carenza
di risorse e organizzazione dell’offerta sanitaria dedicata alle persone
con lesione midollare. Persone che, per la natura stessa della patologia,
sono caratterizzate da bisogni assistenziali elevati che richiedono un
intervento complesso ed articolato all’interno di strutture sanitarie
specificatamente dedicate al trattamento ed alla cura della lesione spinale.
Dal punto di vista dell’appropriatezza dell’intervento, l’unità
spinale così come definita dalle linee guida ministeriali per le attività
di riabilitazione e come da standard europeo, è la struttura all’interno
della quale si completano tutte le fasi del percorso riabilitativo e nella
quale è garantita l’integrazione tra tutte le attività specialistiche
contemplate nel percorso di cura e riabilitazione. Obiettivo della fase di
emergenza e soccorso è la stabilizzazione e il trasporto del paziente verso
il presidio ospedaliero appropriato, sede di Dea di Il livello e dotato di
Centro traumi di alta specializzazione (Cts) e con unità spinale in sede.
L’unità spinale funzionalmente collegata al Cts deve disporre di posti
letto dedicati in grado di garantire un livello di assistenza sub-intensiva.
L’obiettivo della fase ospedaliera successivo alla fase di emergenza è
garantire una risposta pronta, personale competente e tecnologie
diagnostico-terapeutiche adeguate al Cts. Fondamentale è anche
l’implementazione di una Rete di servizi territoriali collegati con
l’unità spinale che provveda alla presa in carico con continuità del
paziente cronico, prevedendo percorsi assistenziali e strutture atte a
garantire la qualità della vita della persona con lesione al midollo spinale
anche in seguito alle dimissioni ospedaliere”. MP
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75824
https://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie/comunicati/non-lasciamoli-soli
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