(AGENPARL) – mer 13 settembre 2023 *Thomas De Luca (M5S Umbria): “Con Bandecchi a Terni ci siamo liberati
della differenziata, per la gioia di Acea viene meno un modello virtuoso e
si torna indietro di 20 anni”*
Ci sono voluti decenni di lotte contro gli inceneritori per portare Terni
ad essere un modello virtuoso a livello nazionale, ma sono bastati tre mesi
di Bandecchi per riportare la città indietro di 20 anni. Smantellare il
sistema di raccolta porta a porta, come il sindaco di Terni ha annunciato
di voler fare, avrà una sola conseguenza: ridurre la quantità di raccolta
avviata a riciclo e aumentare la quantità di rifiuti indifferenziati per
alimentare inceneritori e discariche.
Si palesa in questo modo un patto tra Bandecchi e la giunta regionale per
allineare il territorio ternano al nuovo Piano dei rifiuti che porterebbe
la Conca e il polo di Maratta ad essere il camino unico del centro Italia.
La monetizzazione della salute rende intollerabile che Terni possa
raggiungere l’80% di raccolta differenziata come accaduto nel luglio 2023.
Perchè questo toglierebbe da mangiare all’inceneritore previsto nel nuovo
Piano regionale dei rifiuti.
Bandecchi così decide di smantellare la raccolta porta a porta anzichè
intervenire sui condomini per migliorare la qualità della differenziata,
introdurre nuovi sistemi per tracciare i conferimenti ed attuare una vera
tariffa puntuale. Ci chiediamo come mai non si possano seguire modelli di
gestione virtuosi come Contarina e la Provincia di Treviso dove con la
raccolta porta a porta spinta si è raggiunto il 90% di differenziata e dove
la tariffa applicata, che ha un importo medio di circa 100 euro a famiglia
inferiore rispetto a Terni, risulta essere la più bassa d’Italia.
Appare difficile non notare come l’unico soggetto che guadagnerà da questa
scelta sarà proprio Acea che, ad oggi, gestisce sia la discarica Le Crete
di Orvieto dove verosimilmente verrà conferita la maggior quota di
indifferenziato prodotta, sia l’inceneritore di Maratta che si candida ad
essere camino unico per bruciare a Terni i rifiuti dell’intera regione. Ci
chiediamo come sia possibile cambiare radicalmente quanto contrattualizzato
in seguito all’appalto da oltre 300 milioni per la gestione della raccolta,
accordo in vigore dal 2014 e valido fino al 2029, che è stato assegnato
sulla base di un capitolato e di un’offerta tecnica ben precisa. C’è da
chiedersi, infine, con quale faccia chi ieri manifestava al nostro fianco,
oggi stia raggiungendo i massimi livelli di trasformismo per sostenere
questa strada. Erano belli i tempi in cui sulla gestione del ciclo dei
rifiuti si facevano battaglie in regione. Il fondo da toccare però è ancora
lontano.
*Thomas De Luca consigliere regionale e coordinatore M5S Umbria*
previous post