(AGENPARL) – mar 12 settembre 2023 L’Assemblea legislativa respinge a maggioranza la mozione di Bianconi
(Misto) che chiedeva “Pari opportunità, equità sociale e uguaglianza
sostanziale per cittadini e imprese umbre”
(Acs) Perugia, 12 settembre 2023 – L’Aula di Palazzo Cesaroni ha respinto
a maggioranza (9 no: Lega, FI, FdI, Tesei presidente – 7 sì: Pd, Misto, M5S)
la mozione di Vincenzo Bianconi (Misto) che mirava ad impegnare la Giunta
regionale alla “Compensazione degli aumenti dei costi causati da vincoli
paesaggistici e ambientali che impediscono la realizzazione di impianti
fotovoltaici, da energie rinnovabili, pozzi, efficientamento idrico, nel
difficile contesto di inflazione e costo del credito”, con l’obiettivo di
garantire “pari opportunità, equità sociale e uguaglianza sostanziale per
cittadini e imprese umbre”.
“Dovremmo chiederci – ha spiegato Bianconi illustrando l’atto di
indirizzo – per quale motivi ad alcuni cittadini viene preclusa la
possibilità di accedere alle energie rinnovabili e di ottenere risparmi
economici sull’energia. Andrebbe chiarito perché le imprese si trovano a
competere in una situazione di non equità, non potendo dotarsi di tecnologie
per la produzione di energie rinnovabili. Ad esempio, aziende agricole che
dispongono di acque nel sottosuolo hanno diverse possibilità di utilizzarla
per produrre energia. E questo impatta sulla competitività e sui salari che
possono essere riconosciuti. A livello nazionale quanto regionale permane
quindi una discriminazione. Il peso della difesa del patrimonio paesaggistico
e ambientale non deve essere sopportato solo da alcuni. Dobbiamo attivarci
presso il Governo nazionale per azzerare questa differenza, trovando delle
compensazioni congrue. Le comunità energetiche sono un’opportunità ma non
l’unica soluzione, altrimenti diventano una discriminazione. E sono le
famiglie più deboli a pagare il costo dell’aumento dei prezzi
dell’energia. Chiedo quindi alla Giunta di sollecitare le autorità
statali, in collaborazione con Regioni ed Enti locali, a fornire chiarimenti
puntuali circa la portata della liberalizzazione e i divieti ancora in vigore
circa l’installazione di pannelli fotovoltaici, altri impianti a fonti
rinnovabili, pozzi e altri impianti di efficientamento della gestione delle
risorse idriche in centri storici o aree protette, mediante la pubblicazione
di interpretazioni autentiche, mappe aggiornate, consulenza gratuita e altri
strumenti di consultazione ufficiale che possano consentire agli operatori
del settore di realizzare tali opere senza il rischio di incorrere
inconsapevolmente in violazioni e facilitando la presentazione delle pratiche
di autorizzazione; a sollecitare il Governo e ad attivarsi per quanto
potrebbe essere di sua competenza nel definire specifiche misure di
compensazione economica o soluzioni alternative parimenti valide, per tutti
quei soggetti privati a cui la normativa vigente dovesse vietare di
realizzare pannelli fotovoltaici, altri impianti a fonti rinnovabili, pozzi e
altri sistemi di efficientamento della gestione delle risorse idriche a causa
di vincoli paesaggistici o ambientali, così da garantire una ‘uguaglianza
di fatto’ dei cittadini che vivono e operano in centri storici ed in aree
naturali protette, utilizzando per il finanziamento di tali misure anche
fondi europei e stanziando anche eventuali fondi regionali”.
INTERVENTI
Thomas De Luca (M5S): “Questo atto chiede di mettere i cittadini che
risiedono in aree soggette a vincolo di poter conoscere quali sono le
opportunità a cui possono accedere. Nei 92 Comuni umbri spesso le norme
vengono attuate in maniera differente, c’è una selva interpretativa
tutt’altro che chiara. In tante altre Regioni, anche attraverso le
Comunità energetiche, si è cercato di consentire ai cittadini delle aree
vincolate di avere una perequazione che permetta di realizzare impianti in
aree non vincolate. Voterò convintamente questa mozione”.
Roberto Morroni (assessore all’Ambiente): “Il Consiglio regionale non è
il luogo dove si possono avanzare istanze sull’universo intero. In questa
mozione si riscontra una genericità nell’impostazione che non permette di
accoglierla. C’è un ambito indefinito e molto ampio sul quale dovremmo
sollecitare il Governo. Esistono altri canali politico-istituzionali per
veicolare certe istanze. La Regione Umbria si è impegnata in modo
significativo sulle energie rinnovabili e ad ottobre il GSE organizzerà
proprio qui una giornata informativa sulle Comunità energetiche, che possono
anche permettere di superare certi limiti. Se è vero che nei centri storici
esistono delle limitazioni questo si può verificare in altre aree, difficile
quindi immaginare delle compensazioni basate su questo parametro”.
Il proponente, Bianconi, ha replicato ricordando che “in molti casi sono
state approvate mozioni sugli argomenti più diversi. Questa valutazione
negativa sull’atto che ho presentato mi sembra immotivata e legata a
posizioni politiche. L’ambito di applicazione della mozione è definito e
chiaro. Sembra che si voglia solo bocciare un atto proposto dalla minoranza
per non mettere in difficoltà un Governo amico”. MP/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75772