(AGENPARL) – mer 06 settembre 2023 Meloni (Pd) annuncia interrogazione: “l’Umbria è stabilmente tra le
prime quattro regioni italiane con la maggiore incidenza dell’insicurezza
sui luoghi di lavoro”
(Acs) Perugia, 6 settembre 2023 – “Sono passati più di due anni
dall’approvazione all’unanimità di una mozione per il contrasto delle
morti bianche e per l’incremento dell’impegno sulla sicurezza dei luoghi
di lavoro, sia sul fronte di investimenti che di controlli. Di fatto però
nulla è cambiato e l’Umbria è stabilmente tra le prime quattro regioni
italiane con la maggiore incidenza dell’insicurezza sui luoghi di lavoro.
Per questo occorre un passo in avanti, uno scatto di qualità e una nuova
fase nelle politiche del lavoro attuate dalla Regione Umbria”. Così la
capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni, annunciando
un’interrogazione “per conoscere le azioni messe in campo dalla Regione sul
tema negli ultimi anni, alla luce dei dati allarmanti e degli ultimi
episodi”.
“Non più tardi di ieri, a Terni – spiega Meloni – un operaio di 19 anni,
è finito in ospedale con una prognosi di 40 giorni per un trauma vertebrale.
Le autorità competenti approfondiranno i contorni e le modalità di lavoro
delle ditte nel cantiere edile. Si tratta però dell’ennesimo episodio che
coinvolge lavoratori, giovani e meno giovani esposti a rischi incalcolabili,
che mettono in gioco la propria vita per un diritto costituzionale come
quello del lavoro. Una incidenza che, come ha rivelato qualche giorno fa lo
studio dell’Osservatorio Vega sulla sicurezza sul lavoro, porta la
provincia di Perugia e di Terni ad essere tra le prime 20 in Italia”.
“In questo senso – prosegue Meloni – voglio stigmatizzare con profondo
rammarico e dispiacere la mancata attuazione degli intendimenti che nel 2021
l’Aula di Palazzo Cesaroni aveva preso all’unanimità, approvando una
mozione che mi vedeva come prima firmataria. Ci si era impegnati – ricorda la
capogruppo Dem – per potenziare un’azione di coordinamento della Regione
nei confronti dei soggetti che operano nel campo della sicurezza dei luoghi
di lavoro, promuovendo sinergie con tutti gli attori sociali che si occupano
di comunicazione. Serviva una ricognizione delle risorse disponibili, per
poter adottare iniziative per migliorare le condizioni di sicurezza e
salubrità. Servirebbero ulteriori forme di sostegno, come nuovi
investimenti, soprattutto per le pmi nell’effettiva applicazione degli
obblighi di legge e di diffusione della cultura della salute e della
sicurezza, con premialità per quelle maggiormente efficienti e sensibili
alla problematica. Tutto questo – conclude – appare lettera morta e
continuano a verificarsi episodi incresciosi e rischiosi. Serve dunque un
cambio di passo e bene ha fatto dunque la Uil a chiedere un tavolo
sull’argomento. Noi ci saremo, è il caso che chi di dovere si prenda le
proprie responsabilità”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75709
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