(AGENPARL) – mer 06 settembre 2023 Carissimi (Lega) annuncia mozione per impegnare la Giunta ad “inserire nel
Repertorio regionale delle qualificazioni e degli standard di processo la
figura dello ‘Specialista in Terapie Ricreative – Child play specialist’
e a prevedere corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze
professionali dello ‘Specialista in Terapie Ricreative – Child play
specialist”
(Acs) Perugia, 6 settembre 2023 – “Il gioco come terapia per lenire le
paure e il disagio psicologico che vivono i bimbi ammalati e costretti al
ricovero in ospedale”, il consigliere Daniele Carissimi (Lega) annuncia in
proposito la presentazione di una mozione, sottolineando, in una nota, che
“è questo lo scopo della ludoterapia”.
“La ludoterapia – spiega – è un particolare metodo di psicoterapia di
gruppo in cui gli effetti benefici derivano da un’attività ricreativa
organizzata e rappresenta un importante strumento per aiutare i minori
ammalati e costretti a rimanere in ospedale ad affrontare il dolore,
l’ansia e le paure che possono insorgere durante il decorso della malattia
e dell’ospedalizzazione”.
“Il gioco – aggiunge Carissimi – permette al bambino di esprimere e
rivivere i conflitti e le preoccupazioni connesse alla sua patologia, di
confrontarsi in maniera positiva con una realtà diversa dalla propria e di
familiarizzare con situazioni e oggetti d’uso ospedaliero potenzialmente
fonte di paure. La ludoterapia – osserva – prevede inoltre un forte
coinvolgimento dei genitori del piccolo paziente allo scopo di fornire loro,
in collaborazione con i componenti dell’équipe di cura, un supporto nel
gestire le ansie e alleviare le difficoltà del momento.”
“Negli Stati Uniti – fa sapere Carissimi -, la Child-Centered Play
Therapy (CCPT) è diffusa e riconosciuta sin dagli anni ’90 e i
professionisti che la svolgono sono formati secondo determinati standard di
qualità e sono riconosciuti e tutelati dalla legge, mentre in Italia e in
molti altri Paesi europei, nonostante la ludoterapia rivolta ai bambini sia
diffusa e richieda particolari competenze e capacità relazionali, gli
operatori che svolgono tali attività non sono riconosciuti come figure
professionali e spesso assumono tale ruolo a titolo volontario. Nel nostro
paese – continua – fa eccezione la Regione Liguria, che ha provveduto ad
inserire, all’interno del Repertorio ligure delle figure professionali, la
nuova figura dello Specialista in tecniche ludiche (Child play specialist).
Lo Specialista in tecniche ludiche è descritto come l’operatore che,
all’interno dei reparti ospedalieri o nelle aree di gioco dell’ospedale,
pianifica ed organizza attività di gioco, manuali o artistiche, per i
bambini ammalati, creando un ambiente che incoraggia il gioco e spiega ai
genitori la funzione della ludoterapia suggerendo le attività più
adatte.”
“Inserire in Umbria – rimarca carissima -, nel solco dell’esperienza
ligure, la figura professionale dello Specialista in tecniche ludiche nel
repertorio regionale delle qualificazioni permetterebbe di offrire,
all’interno del servizio sanitario regionale, un importante sostegno ai
bambini e alle loro famiglie. La mozione che ho appena depositato – spiega
– chiede alla Giunta l’impegno a fare tutto quanto necessario per inserire
nel Repertorio regionale delle qualificazioni e degli standard di processo,
contenuto nel Sistema regionale integrato di certificazione delle competenze
e riconoscimento dei crediti formativi umbro, la figura dello ‘Specialista
in Terapie Ricreative – Child play specialist’ e a progettare e organizzare
corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze professionali dello
‘Specialista in Terapie Ricreative – Child play specialist’, in
collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75708