(AGENPARL) – lun 04 settembre 2023 I consiglieri della Lega Manuela Puletti, Marco Castellari e Valerio Mancini
commentano gli esiti della preapertura per la caccia alla tortora
(Acs) Perugia, 4 settembre 2023 – “Doveva essere una giornata, anche se per
poche ore, di festa per i cacciatori umbri, quella della preapertura alla
tortora. E invece, come avevamo purtroppo previsto, a causa delle scelte
restrittive operate dall’Assessorato regionale sull’uso dell’app conta
tortore, le due ore scarse di caccia sono diventate occasione di arrabbiature
legittime e frustrazione, tra mancati allert, blocchi del conteggio del
carniere e altre anomalie. È ora che qualcuno si interroghi sul proprio
operato”. Così i consiglieri della Lega Manuela Puletti, Marco Castellari
e Valerio Mancini.
“Al termine della preapertura per la caccia alla tortora, che si è svolta
nella mattinata di sabato, iniziata alle 6.30 e terminata dopo due ore scarse
– proseguono Puletti, Castellari e Mancini – abbiamo subito ricevuto,
da parte di cacciatori ed esponenti di associazioni venatorie, numerose
segnalazioni di errori e disservizi. Questo malessere poteva essere almeno in
parte risparmiato, al netto delle scellerate leggi europee che siamo
obbligati a recepire, se a livello regionale fossero state accolte le
proposte da noi fatte. In particolare – ricordano – per la deroga alle
specie storno, tortora dal collare e piccione, come fatto nelle regioni
limitrofe, così da consentire di cacciare in preapertura almeno per tutta la
mattinata, anziché terminare già prima delle 8.30, una volta raggiunto il
carniere fissato per la tortora. Indicato, tra l’altro, sulla base dei dati
2018 e non dopo un censimento dei capi effettivamente presenti in Umbria,
come da noi richiesto attraverso l’Osservatorio faunistico regionale, e
dopo un’accurata analisi dei tesserini riconsegnati dai cacciatori alle
associazioni venatorie. Il fatto che quest’anno la preapertura sia durata
un’ora di meno, del resto, sembrerebbe far pensare che ci siano più
tortore nel territorio, a meno di errori nei conteggi”.
“Lazio e Umbria furono le uniche due Regioni a non aver mandato i dati
sugli abbattimenti negli ultimi anni disponibili, come era evidenziato nel
Piano di gestione della tortora del 2021. I tesserini delle stagioni
venatorie riconsegnati dalle associazioni e non censiti, rimasti negli
scatoloni dei magazzini della Protezione civile di Foligno, sono ancora
lì”, aggiunge il consigliere Mancini, che è anche responsabile
dipartimento caccia della Lega in Umbria: “li visionai personalmente –
ricorda – segnalando il fatto all’assessore Morroni”.
“C’è poi un altro aspetto – evidenziano Puletti, Mancini e Castellari
– quello legato al divieto di cacciare nei luoghi privi del segnale
internet. Al di là dell’assurdità, e della pericolosità, del costringere
il cacciatore a stare con il fucile su una mano e il cellulare sull’altra,
non si comprende la scelta di aver eliminato, rispetto allo scorso anno,
l’invio di sms. Se non con la volontà di rendere stringente il divieto di
cacciare anche nelle zone al limite del segnale internet. Scelta che, come
previsto, ha provocato disagi, con molti cacciatori che lamentano di non aver
ricevuto alcun allert, pur cacciando in zone coperte dal segnale internet.
Tanto più – aggiungono Puletti, Mancini e Castellari – che PuntoZero, ci
risulta, per conto della Regione Umbria stia lavorando al nuovo tesserino
elettronico che si vuole introdurre in futuro, in aggiunta a quello
tradizionale cartaceo. Strumento che, utilizzando la stessa tecnologia dei
servizi di soccorso, funziona anche nelle zone prive di segnale. Perché,
dunque, attuare quest’anno questa stretta sull’utilizzo di un’app già
desueta, destinata a scomparire? Come Lega – concludono – non possiamo che
prendere le distanze da una simile gestione fatta di proposte inascoltate e
regole sempre più restrittive, dove a rimetterci è sempre il cacciatore.
Questo assessorato deve cambiare passo”. RED/dmb
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75695