(AGENPARL) – mer 30 agosto 2023 Paparelli e Meloni (Pd) ritengono “doveroso che il Governo regionale
verifichi con precisione la legittimità delle iniziative intraprese da
alcune Aziende sanitarie umbre”
(Acs) Perugia, 30 agosto 2023 – “Rendere uniforme la disciplina degli
incarichi di posizione e funzione organizzativa o professionale, in
applicazione del contratto nazionale di lavoro del comparto sanità 2019-2021
in tutte le Usl e Aziende sanitarie umbre, secondo le corrette indicazione
fornite dall’Aran”. È quanto chiedono alla Giunta regionale i
consiglieri regionali del PD, Fabio Paparelli e Simona Meloni.
“Riteniamo doveroso – aggiungono – che il Governo regionale verifichi con
precisione la legittimità delle iniziative intraprese da alcune aziende
sanitarie umbre che, a fronte dell’approvazione di nuovi regolamenti
interni, hanno deciso di sottoporre tutto il personale precedentemente
incaricato come caposala/coordinatore, categoria Ds e ruolo di Posizione
Organizzativa, ad una nuova, ennesima, selezione per titoli e colloquio.”
“L’Aran, ovvero, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle
pubbliche Amministrazioni – ricordano Paparelli e Meloni- ha evidenziato che
a decorrere dal 1 gennaio 2023 le Aziende Sanitarie dovranno provvedere ad
istituire un nuovo sistema di incarichi, diversi da quelli di base, con la
relativa graduazione ai sensi dell’art. 30 del CCNL. Per gli incarichi già
in essere alla stessa data, che non sono oggetto di modifiche nei contenuti e
nel valore economico, resta ferma la durata precedentemente conferita e la
stessa retribuzione. Quelli non formalmente scaduti, inoltre – spiegano –
non necessitano
l’attivazione di una nuova procedura selettiva, salvo valutazione negativa,
in quanto resta ferma in ogni caso la durata precedentemente definita dando
continuità al percorso intrapreso”.
“Riteniamo che l’iniziativa intrapresa da talune Aziende sanitarie locali –
concludono i due consiglieri dem – rischia di essere fortemente lesiva dei
diritti dei lavoratori proprio perché adottata fuori da uno schema di
indirizzi unitario ed univoco, che auspichiamo la Giunta voglia fornire,
finendo per penalizzare senza motivo alcune di queste figure di coordinamento
sanitario”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75680