(AGENPARL) – lun 28 agosto 2023 Puletti e Castellari (Lega): “il cacciatore sempre più ostacolato e la sua
figura sminuita”
(Acs) Perugia, 28 agosto 2023 – “I cacciatori umbri che vorranno
partecipare alla preapertura alla tortora dovranno avere un occhio sulla
cacciagione e un altro sul cellulare per controllare che ci sia il segnale
internet. Oltre a snaturare ancora una volta l’attività venatoria, che in
Italia e in Umbria in particolare vanta una lunga tradizione,
l’applicazione concreta delle norme sull’utilizzo dell’app
conta-tortore rischia di esporre i cacciatori a delle contestazioni
ingiuste”. Questa la “preoccupazione” espressa dal consigliere
regionale della Lega Manuela Puletti unitamente al collega Marco Castellari,
“a una settimana della preapertura del Calendario venatorio in Umbria.
“Sappiamo – spiegano gli esponenti della Lega – che il conteggio del
carniere è dovuto alle imposizioni a livello europeo (tra l’altro
contestabili visto anche ciò che avviene nei Paesi extra Ue confinanti con
il nostro), recepite dall’Italia. Già lo scorso anno, come Lega –
ricordano – prendemmo le distanze dalle scelte gestionali sulla preapertura
da parte dell’assessore di Forza Italia, Morroni, avendo noi sollevato il
problema in tempi non sospetti e soprattutto utili ad accompagnare il mondo
venatorio verso questo scellerato cambiamento. Ma mentre nel 2022 si trattava
di una fase sperimentale – osservano Puletti e Castellari -, quest’anno
buon senso avrebbe voluto miglioramenti che non ci sono stati. Anzi, il
solito copia incolla come già avvenuto per il Calendario venatorio”.
“Ci chiediamo perché si preferisca limitare l’accesso su alcuni territori
in cui la caccia sarebbe permessa – commentano Puletti e Castellari -, ma
non è possibile vista l’assenza di segnale, piuttosto che trovare una
soluzione che permetta ai cacciatori di segnare il prelievo una volta che
c’è campo. E chi non ha uno smartphone o non lo sa utilizzare? Perché
costringere una parte dei cittadini-cacciatori a rinunciare ad un proprio
diritto? Senza dimenticare il problema ‘sicurezza’, perché sempre
preferibile avere entrambe le mani libere anziché una impegnata a tenere il
telefono per vedere se c’è campo o meno. Perché questo Assessorato non fa
mai un passo in avanti verso il mondo venatorio, ma costantemente si limita a
tecnicismi che minano, di fatto, questa attività?”.
“Leggendo la delibera – spiegano Puletti e Castellari – si prevede
infatti una modalità rigida, che di fatto limita fortemente il cacciatore e
che risulta di difficile applicazione, considerando che la caccia viene
praticata in zone isolate, dove spesso non ci sono ripetitori nelle vicinanze
e quindi il segnale per la connessione internet. O magari il segnale c’è,
ma poi scompare a poche centinaia di metri. Costringendo appunto il
cacciatore a verificare continuamente, in certe zone, la presenza di
connessione”.
“Ci auguriamo almeno – aggiungono – che queste difficoltà tecniche non
diano il pretesto per controlli strumentali ai danni dei cacciatori, alla cui
responsabilità dovrebbe invece, soprattutto, essere affidato il corretto
svolgimento dell’attività venatoria, e allo stesso modo garantire di
cacciare in tutto il territorio umbro come da normativa. Non bastano le
restrizioni sulle specie, ora anche sulle zone a seconda se risultino coperte
o no da segnale. Assurda l’Europa, ma anche chi non la combatte e su questo
la Lega, in Regione, sta facendo la sua parte e continuerà a farla,
prendendo le distanze da una politica che sembra gongolare ad ogni normativa
stampata dall’Europa, dove Forza Italia – concludono -, lo ricordiamo,
governa con gli ambientalisti di sinistra”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75670