(AGENPARL) – lun 07 agosto 2023 Simona Meloni, capogruppo Pd all’Assemblea legislativa, annuncia
interrogazione
(Acs) Perugia, 7 agosto 2023 – “Fare chiarezza sull’impianto complessivo
dello stato di attuazione del Pnrr in Umbria, così come in altre Regioni è
stato opportunamente fatto”. E’ quanto intende chiedere alla Giunta
regionale la capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa
dell’Umbria, Simona Meloni, attraverso un’interrogazione di cui annuncia
la presentazione.
“Riteniamo essenziale – spiega la consigliera di opposizione – conoscere
il quadro generale dei progetti che investiranno il nostro territorio e il
loro stato di avanzamento tanto più, a seguito del piano di revisione del
Pnrr, annunciato dal Governo. L’ultimo parziale aggiornamento risale a
giugno scorso, quando la Presidente è stata chiamata a relazionare sullo
stato di attuazione del programma di Governo. Nell’atto presentato e
discusso nell’aula del Consiglio regionale infatti è presente un solo
paragrafo di poche pagine in cui si dà conto in forma sintetica dei progetti
‘attivati’ nel territorio regionale (si parla di circa 2,6 miliardi di
euro, suddivisi per le sei missioni del Pnrr, oltre a 269 milioni di fondo
complementare). A tale riguardo però, non sono stati illustrati dati
analitici sullo stato di attuazione e avanzamento degli stessi, limitandosi
solo a dire che ‘circa il 25% dei progetti sono stati avviati e oltre
l’80% degli stessi è di importo superiore ad un milione di euro’.
Peraltro non ci sembra che tale informazione sia particolarmente
tranquillizzante, significa perciò che il 75% degli interventi non sono
stati ancora avviati, e comunque il quadro fornito non permette, a metà del
2023, di conoscere l’effettivo stato dell’arte”.
“L’intervento che ho personalmente tenuto in Aula, in occasione
dell’assestamento di bilancio della Regione, aveva proprio – rimarca
Meloni – lo scopo di ribadire la necessità di poter disporre di un strumento
analitico attraverso il quale poter verificare e monitorare lo stato di
avanzamento di ogni singolo progetto Pnrr attivato in Umbria,
indipendentemente dal soggetto beneficiario o attuatore. Qualche elemento in
più, ma che non appare ancora sufficiente a capire realmente cosa sta
accadendo, si ritrova in una sintetica Appendice alla Relazione illustrata
dalla Presidente Tesei, nella quale si riportano brevemente soltanto gli
interventi specifici di investimento e di riforma nei quali è la Regione
Umbria ad essere il solo soggetto beneficiario o attuatore ma che, sempre
leggendo il documento, valgono solo un quinto delle risorse disponibili,
ovvero, 487 milioni di euro su 2,6 miliardi di investimenti attesi su tutto
il territorio. La società regionale invece dovrebbe poter disporre di un
sistema di monitoraggio costante del Pnrr per conoscere quali effetti sta
realizzando in Umbria o si presume che realizzi. E, certamente, tutto ciò
non può essere derubricato in una quindicina di cartelle generiche
all’interno di un documento di 240 pagine, perché richiede una specifica
ed approfondita riflessione. Soprattutto pensando alle integrazioni
potenziali ma, al contempo, ai possibili effetti ‘spiazzamento’, con le
risorse della programmazione europea 2021-2027, di cui si dà cenno nello
stesso documento illustrato a giugno. Risorse che complessivamente valgono
812 milioni”.
“A tale proposito – aggiunge Simona Meloni – sarebbe interessante capire,
a oltre 9 mesi dall’approvazione dei programmi (avvenuta nel novembre del
2022) quali siano gli interventi avviati, su quali temi, per quale ammontare,
con quali finalità e il grado di integrazione degli stessi con lo stesso
Pnrr. Sulla programmazione europea 21/27 ci sono evidenti ritardi e quanto è
stato stanziato sul fondo per il triennio 23/25 risulta del tutto
insufficiente a cofinanziare le misure e a far partire i progetti. C’è il
rischio evidente che l’Umbria difficilmente recupererà il tempo perduto.
Il piano di revisione del Pnrr approvato dal Governo, inoltre, e la
sostituzione delle risorse Ue con quelle del bilancio nazionale potrebbero
rappresentare un’incognita ancor più forte data dai saldi di finanza
pubblica, con il rischio concreto che in alcuni casi si blocchino i cantieri.
Per questo – conclude Meloni – riteniamo ancor più necessario avere un
quadro complessivo chiaro degli interventi previsti nella nostra Regione.
Stupisce che una questione così rilevante e strategica non sia oggetto di un
focus specifico, di una discussione attenta, con lo spirito collaborativo e
fattivo che deve sempre contraddistinguere i rapporti tra la maggioranza e
l’opposizione, nel mese di agosto così come in qualsiasi mese
dell’anno”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75618
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