(AGENPARL) – gio 03 agosto 2023 Nota di Puletti, Mancini e Castellari (Lega): “Umbria tra le regioni a cui
l’Unione europea ha chiesto chiarimenti sulla caccia”
(Acs) Perugia, 3 agosto 2023 – “Fa specie che a parlare di legalità e di
rischi di infrazione per l’Italia, con possibili conseguenze per le tasche
dei cittadini, siano proprio le associazioni ambientaliste che, con continue
azioni strumentali nelle regioni, in Italia e ora anche in Europa, rincorrono
il caos normativo al fine di ostacolare la caccia”. Il consigliere
regionale della Lega, Manuela Puletti, assieme ai colleghi Valerio Mancini e
Marco Castellari, commenta in questo modo la notizia “dell’apertura di
una procedura EU Pilot (la n. 2023/10542) con cui la Direzione Ambiente della
Commissione Europea ha chiesto chiarimenti al Ministero italiano
dell’Ambiente e a 13 Enti, tra cui la Regione Umbria, su specifiche
questioni relative all’attività venatoria”.
“Non entriamo nel merito della normativa, più volte anche noi abbiamo
preso le distanze da una gestione poco coraggiosa da parte dell’assessore
Morroni, ma ci teniamo a specificare che la richiesta di chiarimenti da parte
dell’ Ue non significa automaticamente una procedura di infrazione –
spiegano i leghisti – dato che l’Italia e gli Enti interessati avranno
tempo fino al 18 settembre per fornire le risposte richieste, al netto del
fatto che su zone umide e piani di gestione anche la Lega di concerto con le
associazioni venatorie, ha sollecitato interventi. Eppure le associazioni
ambientaliste già invocano di rivedere i calendari venatori, chiedono
ulteriori restringimenti sulle specie cacciabili e puntano il dito verso il
cacciatore difensore dell’ambiente, persona onesta che con la sua attività
contribuisce a mantenere gli equilibri”.
“Nonostante ciò – evidenziano Puletti, Mancini e Castellari – il mondo
ambientalista non si rassegna e cerca di impedire il regolare svolgimento di
una delle più grandi tradizioni umbre ed italiane. Registrando ogni volta
sonore sconfitte. Lo ha fatto di recente, riproponendo il referendum per
l’abolizione della caccia, che per l’ennesima volta non ha raggiunto le
firme necessarie: era arrivata pure a noi la richiesta di sottoscrizione e
puntualmente è finita nel cestino. Hanno provato più volte con il solito
giochino, ormai usurato, di presentare ricorsi al Tar a ridosso dell’avvio
della stagione venatoria, creando caos, salvo poi vedersi respingere le
proprie istanze nel merito. Rischio dal quale per quest’anno l’Umbria è
al riparo visto che, come richiesto dalla Lega, il calendario venatorio è
stato approvato con anticipo rispetto a quanto avveniva in passato. Ci
chiediamo – concludono Puletti, Mancini e Castellari – chi paga i
discutibili ricorsi di queste associazioni ambientaliste? Saranno proprio i
contribuenti? A tal proposito, stiamo lavorando affinché venga rivisto
l’articolo 119 del Dpr n. 115/2002 (Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia) che consente
loro il patrocinio legale gratuito. E l’auspicio è che il buon senso
prevalga su un finto ed inutile buonismo ambientalista”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75614
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