(AGENPARL) – mar 01 agosto 2023 Il capogruppo regionale della Lega, Stefano Pastorelli, critico con Comune e
Provincia di Perugia per il mancato coinvolgimento di Regione Umbria e Atc
(Acs) Perugia, 1 agosto 2023 – “In base ai regolamenti vigenti, una battuta
di contenimento del cinghiale in ambito urbano deve essere programmata da
Regione Umbria e Ambito territoriale di caccia competente. Nutriamo forti
dubbi sulle modalità organizzative con le quali è stata pianificata
l’operazione in programma il prossimo 12 agosto a Viole di Assisi. Il
fattore sicurezza deve essere al primo postoâ€. Lo rileva il capogruppo
regionale della Lega, Stefano Pastorelli, spiegando che “da mesi ormai i
residenti di Viole di Assisi denunciano la presenza di animali selvatici in
prossimità delle coltivazioni e delle abitazioniâ€.
“Un grido di allarme – sottolinea Pastorelli – che deve essere ascoltato,
risolvendo una criticità che si trascina ormai da troppo tempo. Tuttavia,
dobbiamo tenere presente anche le preoccupazioni degli abitanti della zona
circa la pericolosità di una battuta di caccia da tenersi in prossimitÃ
delle case. Garantire l’incolumità dei cittadini deve essere una
priorità , considerata la delicatezza dell’intervento in ambito urbano.
Ricordiamo quanto avvenuto a Spoleto, dove durante una battuta di caccia
controllata al cinghiale, due colpi di fucile hanno frantumato la finestra di
un’abitazione, per fortuna senza conseguenze per le persone. Un episodio che
non può lasciare indifferenti rispetto alle modalità organizzative della
battuta del 12 agosto prossimoâ€.
“A quanto pare, infatti, ad organizzare l’intervento – prosegue il
consigliere leghista – sarebbero stati il Comune di Assisi e la Provincia di
Perugia, entrambe guidate da Stefania Proietti, senza che siano stati
interessati Regione Umbria, Atc e tutti gli altri soggetti previsti dal
protocollo. La recente modifica alla legge n.157/92 prevede infatti che
Guardie provinciali e Carabinieri forestali possano coordinare
l’intervento, ma non organizzarlo. Inoltre, in merito alle richieste di
intervento per la presenza di cinghiali in ambito urbano, esiste un apposito
protocollo approvato a marzo 2021 dalla Prefettura di Perugia che a seguito
delle segnalazioni dei cittadini, prevede l’attivazione dell’Atc per il
sopralluogo e la scelta della modalità di intervento. Inoltre, dove si
ritiene possibile utilizzare le gabbie, l’Atc individua i nominativi per la
loro gestione, la Regione provvede alla determina di autorizzazione e così
si interviene per cercare di ridurre i disagi della popolazione.
Probabilmente – conclude Pastorelli – c’è stata un’erronea
interpretazione del regolamento vigente, della quale chiederemo spiegazioni.
La Proietti, nella doppia veste di sindaco di Assisi e presidente della
Provincia di Perugia, non può agire con una superficialità tale da non
considerare tutti i rischi esistenti, nemmeno se si sente già investita
anche del ruolo di presidente della Regione”. RED/mp
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75603