(AGENPARL) – mar 25 luglio 2023 Puletti e Castellari (Lega) annunciano interrogazione: “Scegliere di
derogare anche in Umbria avrebbe rappresentato un messaggio positivo e
propositivo nei confronti dei cacciatori”
(Acs) Perugia, 25 luglio 2023 – “Mentre due regioni a noi confinanti come
le Marche e la Toscana raggiungono risultati in ambito venatorio, l’Umbria
rimane ancorata a discutibili modalità di gestione del comparto”. I
consiglieri regionali della Lega, Manuela Puletti (prima firmataria) e Marco
Castellari annunciano una interrogazione alla Giunta.
“Nelle Marche – osservano -, per il secondo anno consecutivo, la Giunta
regionale ha approvato il prelievo in deroga allo storno, alla tortora dal
collare e persino al piccione. In Toscana apprendiamo la decisione
dell’Esecutivo di derogare allo storno e alla tortora dal collare, sulla
quale c’è anche il parere favorevole di Ispra. Due realtà a noi
confinanti – sottolineano – guidate da maggioranze politiche diverse, che
hanno intrapreso scelte coraggiose in ambito venatorio, per garantire la
tutela e la valorizzazione di un comparto determinante”.
“Scegliere di derogare anche in Umbria – proseguono Puletti e Castellari
– avrebbe rappresentato un messaggio positivo e propositivo nei confronti
dei cacciatori, magari prevedendo anche la possibilità di cacciare nella
preapertura sia lo storno sia la tortora dal collare in modo che, in
osservanza delle normative europee e dell’utilizzo dell’apposita App, una
volta terminato il carniere particolarmente risicato della tortora, i
cacciatori avrebbero potuto proseguire nella loro attività. Da tempo –
ricordano – la Lega sta invitando l’Assessore a intraprendere un atto di
coraggio verso un mondo venatorio caratterizzato da migliaia di appassionati
con un indotto economico rilevante, che chiede solo di essere considerato.
Del resto, il recente sondaggio promosso dalla Libera Caccia e diffuso a
mezzo stampa non fa che confermare quanto detto sopra”.
Per Puletti e Castellari, “le decisioni discutibili intraprese in merito
alla giornata di preapertura si sommano alle sviste dovute al copia e incolla
del calendario venatorio dello scorso anno, come non inserire il 30 settembre
nell’elenco delle giornate in cui l’attività venatoria è aperta e sulla
data prevista per l’addestramento dei cani da caccia, che avrebbe dovuto
essere come sempre domenica 13 e invece sembra sia fissata per lunedì 14
agosto”.
“L’Umbria, come già successo per le gare ittico sportive, resta ancora
una volta indietro rispetto alle regioni confinanti di Toscana e Marche –
concludono Puletti e Castellari – e, attraverso questa interrogazione,
vorremmo capire le motivazioni e collaborare per porvi rimedio”. RED/as
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/75574
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