[lid] – I giganti della Silicon Valley, tra cui Facebook e Twitter, sono pieni di ex membri della comunità dell’intelligence statunitense, secondo i rapporti di Mint Press e Daily Mail . Questi dipendenti si trovano spesso nei dipartimenti “fiducia e sicurezza” o “disinformazione” delle aziende tecnologiche, le sezioni incaricate della censura della piattaforma.
Gli ex fantasmi identificati dai giornalisti includono quanto segue:
- Aaron Berman: ex dirigente analitico senior per la CIA che ha trascorso 17 anni a preparare e modificare il briefing quotidiano dell’intelligence del presidente degli Stati Uniti, ora dirigente politico senior per la “disinformazione” presso Meta.
- Bryan Weisbard: ex ufficiale dell’intelligence della CIA, ora direttore di “trust, safety, security and data privacy” presso Meta. Il suo LinkedIn in precedenza descriveva il suo lavoro alla CIA come l’identificazione di “propaganda di informazioni sui social media online e campagne di influenza segrete”.
- Emily Vacher: ex agente di supervisione speciale dell’FBI, ora direttore della fiducia e della sicurezza di Facebook.
- Daniel Aragnovich: ex direttore dell’intelligence presso il Consiglio di sicurezza nazionale, ora capo di “interruzione delle minacce globali” su Facebook.
- Matthew Williams: ex responsabile del programma di intelligence presso l’FBI, ora “senior director of public trust, revenue policy, counsel systems and analytics” su Twitter.
- Jacqueline Lopour: veterana della CIA da 10 anni che era una “scrittrice di riferimento” per i briefing presidenziali, ora una raccolta di informazioni senior e responsabile della fiducia e della sicurezza presso Google.
- Nick Rossman: ex analista dell’FBI e della CIA che ora è un senior manager della fiducia e della sicurezza di Google.
- Jeff Lazarus: ex analista economico e politico della CIA, che ha continuato a lavorare per il dipartimento fiducia e sicurezza di Google e poi per l’unità “risposta strategica” di Meta.
Altri esempi possono essere trovati nei rapporti di Mint Press News e del Daily Mail .
Le segnalazioni sono arrivate poco dopo le recenti puntate dei Twitter Files, che fanno luce sui profondi legami tra l’FBI e l’apparato di politica estera americano e Twitter.
L’Agenparl ha pagato a caro prezzo le pubblicazioni di quanto stava avvenendo negli USA attraverso la censura di Facebook e di Twitter, a partire dal laptop di Hunter Biden agli articoli che riguardavano i vaccini e il COVID.
Ci voleva Elon Musk a fare chiarezza.
P.s. Non lo aveva capito nessuno che dietro a Facebook e a Twiter c’era la Cia e l’FBI….