(AGENPARL) – ven 17 giugno 2022 (agenzia umbria notizie)
asteramb 24
rifiuti, assessore morroni: respinta istanza per realizzare
impianto di recupero energetico a gualdo tadino, sovradimensionato
e non coerente con norme e previsioni del piano regionale
(aun) – perugia, 17 giu. 022 – “È stata respinta dal Servizio
regionale competente l’istanza per il rilascio del provvedimento
autorizzatorio unico regionale presentata dalla società Waldum
Tadinum Energia e relativa al progetto di impianto per la
produzione di energia elettrica e termica mediante combustione di
rifiuti nel territorio di Gualdo Tadino”. Lo comunica il
vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Roberto
Morroni, sottolineando che “tali impianti sono oggetto della
programmazione regionale a cui compete in via esclusiva
disciplinarne scelte e contenuti”.
“Una richiesta improcedibile e dunque archiviata, come
notificato ieri alla stessa società, in quanto si tratta –
evidenzia – di un progetto non coerente con il Piano regionale dei
rifiuti vigente, quello del 2009, e tantomeno in linea con i
criteri del nuovo Piano regionale che entro la fine dell’anno
prevediamo di approvare e che fissa obiettivi, azioni e procedure
ben precise per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti”.
“Il Piano del 2009 – puntualizza Morroni – contemplava,
infatti, la localizzazione di un termovalorizzatore nel territorio
del subambito 2, del quale il Comune di Gualdo Tadino non fa
parte”.
“Inoltre, la proposta progettuale – spiega – presentava un
forte disallineamento a livello dimensionale con quanto definito
dalla pianificazione regionale. Si prevedeva, infatti, di
realizzare un impianto di incenerimento di rifiuti con recupero
energetico della capacità di 278.000 tonnellate/anno di cui
242.000 costituiti da rifiuti urbani o decadenti dal trattamento
di rifiuti urbani. Una capacità sovradimensionata – rileva –
rispetto all’impianto che abbiamo intenzione di realizzare,
limitato a un massimo di 160mila tonnellate all’anno,
corrispondente al solo fabbisogno di incenerimento dei rifiuti
prodotti all’interno del territorio regionale, nel rispetto dei
principi comunitari di autosufficienza e prossimità”.
“Anche se la proposta progettuale fosse stata rispondente ai
fabbisogni dell’Umbria, sarebbe stata comunque in contrasto con la
normativa regionale – prosegue Morroni – per quanto riguarda
l’iter. Competenze e cronoprogramma, come abbiamo evidenziato ieri
presentando il nuovo Piano regionale, sono ben chiari: è l’AURI,
l’Autorità pubblica preposta all’organizzazione del servizio di
gestione integrata dei rifiuti, che deve provvedere alla
localizzazione e, con procedure di evidenza pubblica,
all’affidamento dell’incarico di progettazione, realizzazione e
gestione dell’impianto nel rispetto dei criteri localizzativi e
dimensionali approvati con il Piano regionale”.
Sb/nnn