(AGENPARL) – mer 25 maggio 2022 “AZIONI DI WELFARE PER PROMUOVERE L’INCLUSIONE FEMMINILE NEL MONDO DEL LAVORO”, PAOLA FIORONI (LEGA) SODDISFATTA PER L’APPROVAZIONE DELLA SUA MOZIONE
“Approvando la mia mozione relativa alle misure di welfare per promuovere l’inclusione femminile nel mondo lavorativo il Consiglio regionale dell’Umbria ha preso una posizione chiara, riconoscendo che famiglia e lavoro siamo due elementi molto interconnessi che possono definire l’attrattività di un territorio. Due pilastri del benessere complessivo che qualificano lo stato di una comunità e per questo non comprendo l’astensione dei consiglieri di minoranza su un argomento trasversale e fondamentale per la ripresa sociale, demografica ed economica della regione”. Lo dichiara, facendo riferimento all’atto di indirizzo votato ieri dall’Assemblea legislativa dell’Umbria, il consigliere Paola Fioroni (Lega – vicepresidente Assemblea).
“La difficoltà di conciliazione fra vita e lavoro – evidenzia Fioroni – impone una riflessione globale che deve valorizzare la maternità e l’accesso delle donne al mondo del lavoro in maniera coincidente e non alternativa. Serve dunque un welfare che vada in questa direzione e cambi anche la concezione di cura che ancora spetta al 70 per cento alla donna mentre la famiglia concepita in senso unitario fa sì che il ruolo di cura sia assunto in un’ottica collettiva. La riduzione del gap di partecipazione delle donne potrebbe avere anche un positivo impatto sull’economia, con un rilevante incremento del Pil quale conseguenza diretta, secondo le stime di Banca d’Italia e Ocse. La pandemia da Covid-19 – rileva Paola Fioroni – ha messo in evidenza le distorsioni, le iniquità e le discriminazioni presenti nel mondo lavorativo e sociale, che incidono negativamente sia sulla vita delle persone che sul sistema produttivo e sulle relative prospettive di crescita. Le donne lavoratrici sono state le più colpite perché le più soggette, insieme a giovani a lavori a tempo determinato e le più occupate, come care workers, in settori cioè come sanità e servizi per l’infanzia”.
“Come dimostrano le elaborazioni Aur – evidenzia il consigliere regionale di maggioranza – un problema della sfera lavorativa umbra femminile è il precariato. Inoltre nel 2020, il reddito da lavoro medio delle donne, pari a 16.590 euro, è inferiore del 27% rispetto a quello degli uomini (22.721 euro). Appare dunque necessario, e l’approvazione della mia mozione indica proprio questa strada, sostenere la promozione del lavoro delle donne e della conciliazione tra i tempi di vita e lavoro, per perseguire politiche di pari opportunità ed investire sul futuro e sullo sviluppo della Regione Umbria. Ridurre le disparità di genere predisponendo un piano straordinario di misure che finanzi i progetti che valorizzano il ruolo e la capacità delle donne nel mondo produttivo, al fine di sostenere l’apporto delle donne all’economia e nella società come componente fondamentale dei processi di sviluppo. Promuovere efficaci politiche di conciliazione tra vita lavorativa e familiare, al fine di consentire alle donne lavoratrici la possibilità di dedicarsi alla famiglia senza correre il rischio di perdere il lavoro e senza incorrere in atteggiamenti discriminatori. Sostenere l’inserimento lavorativo di donne vittime di abusi e di violenza e di donne con disabilità. Incentivare e finanziare i progetti delle imprese finalizzati a favorire un incremento della presenza femminile nelle posizioni di rilevanza strategica e a sostenere e supportare la genitorialità, sia in termini di congedi che di modalità di lavoro flessibili e welfare aziendale”.