(AGENPARL) – Perugia, sabato 26 Giugno 2021 – Il turismo rappresenta uno dei settori economici di fondamentale importanza per l’ Italia e per lo sviluppo del territorio. Il nostro paese risulta una delle mete preferite dai viaggiatori, che restano incantati dalla vastità del panorama culturale e dai paesaggi mozzafiato del tutto unici per ricchezza artistica e bellezza morfologica. I turisti restano affascinati dal folclore, ma anche dalla molteplicità dei prodotti enogastronomici del tutto unici che può offrire solo il Made in Italy. Il nostro è un territorio così unico e caratteristico che basta spostarsi di pochi chilometri per imbattersi in usi e costumi diversi, e prodotti tipici talmente particolari, da far sì che non si possano trovare in nessun altro posto.
La peculiarità italiana è perciò riscontrabile anche nelle differenze tra le varie regioni. Il Lazio, ad esempio è famoso per l’eredità lasciata dagli antichi romani. Il Veneto per la città di Venezia, affascinate per i vicoli acquatici ed i suoi canali divenuti patrimonio UNESCO. La Toscana è nominata come “patria” del Rinascimento e nota in tutto il mondo come la culla dell’arte. Tutte le regioni italiane possiedono qualcosa di inimitabile, e si differenziano fra loro per gli aspetti più disparati, ma alla fine tutto si fonde in un’unica cultura.
Tra tutte queste regioni, purtroppo, ce ne sono alcune che “esistono” ma restano all’ombra di altre, forse perché da sempre poco promosse rispetto al turismo di massa, e perciò poco conosciute. Una di queste è l’Umbria, che viene percepita un po’ come un luogo di passaggio, dove il soggiorno dei viaggiatori dura, secondo le statistiche attuali, non più di due giorni. La tendenza sta cambiando, c’è voglia di farsi conoscere. Alcuni promotori stanno tentando di incentivare l’esplorazione turistica del nostro territorio, senza attendere progetti e lungaggini burocratiche di enti pubblici, investendo proprie risorse, ciò sarà un esempio e coinvolgerà anche molti altri piccoli imprenditori, che vorranno aderire. Che l’Umbria non sia destinata ad un turismo di massa è risaputo, ma si può lavorare molto di più per diventare gli artefici di progetti innovativi o alternativi riservati ad un turismo culturalmente più elevato.
Malgrado ciò, le numerose difficoltà riscontrate da chi vorrebbe far conoscere quanto possa offrire la nostra regione, per il momento, sovrastano la voglia di esprimere le nostre potenzialità in campo turistico. L’Umbria rimane celata alla maggior parte delle persone e resta nascosta, all’interno dei suoi fitti boschi, i suoi borghi protetti dalle mura di antichi castelli che potrebbero offrire il meglio dell’arte culinaria e dell’enologia.
Ieri a Perugia, presso l’Hotel Giò Jazz, è stata presentata un’interessante iniziativa intitolata: la Reception delle Esperienze, frutto di una collaborazione tra gli imprenditori Valeria e Alberto Guarducci, e dei tour operators Tiziana Casale e Luciano Posti, titolari di Identità Terra. Ispirandosi al lavoro di rete coordinato dalla Camera di Commercio di Perugia, che ha messo in contatto i molteplici lavoratori della filiera turistica, tra cui alberghi, ristoranti, artigiani, guide; sono stati creati itinerari alternativi a quelli tradizionali e meno conosciuti.
Questo progetto ha come obbiettivo quello di dare all’Umbria un ruolo da protagonista, offrendo al turista un posto in cui trovare informazioni, per vivere esperienze che riguardano luoghi al di fuori dei sentieri di viaggio tradizionali. Grazie alla rievocazione e reinterpretazione del ruolo del Frate Cercatore, che ha rappresentato nella storia uno dei maggiori esperti di qualità e di autenticità dei prodotti tradizionali della campagna e dell’artigiano locale, si avrà modo di accogliere al meglio i visitatori, indirizzandoli verso i luoghi più autentici e le esperienze più emozionanti che la regione ha da offrire.
Il progetto, che ha trovato l’adesione e l’approvazione di 30 comuni umbri, è anche ispirato alla Divina Commedia. Si struttura infatti in itinerari circolari in nome del Sommo Poeta, che differiscono rispetto al solito percorso lineare, rievocando i gironi danteschi, e che vanno a riprendere luoghi e personaggi che Dante nomina nel canto del Paradiso.
L’intento del progetto per la regione Umbria, “Cuore verde d’Italia”, è di proporre un brand che rappresenti non solo i suoi prodotti tipici, ma la cultura e l’arte, storia, la bellezza dei luoghi, per affascinare chiunque si affacci a questa “dimensione particolare”.