DOPO AUMENTO CASI CORONAVIRUS QUALI SARANNO LE IMPLICAZIONI ECONOMICHE?
(AGENPARL) – Roma, 23 settembre 2020 – Come è noto il numero di nuove infezioni quotidiane in Europa è in rapido aumento e sta raggiungendo anche nuove vette in diversi paesi.
Come già accennato, è in atto la seconda ondata che doveva colpire in autunno e che già era sostanzialmente prevista da diversi mesi.
Immagino che tutti siamo stufi di leggere sulla pandemia anche se i casi di coronavirus sono in forte aumento in tutta Europa e il numero delle nuove infezioni quotidiane ha raggiunto livelli record anche in diversi paesi, come la Spagna o la Francia.
Senza dubbio, le procedure di test migliorate giustificano un segmento dell’aumento delle infezioni, ma solo una parte.
Il bilancio delle vittime è molto inferiore rispetto alla primavera da quando il virus ha iniziato a diffondersi tra la parte più giovane della popolazione, mentre i sistemi sanitari sono ora meglio organizzati per gestire l’epidemia.
Tuttavia, l’OMS ci avverte che ci saranno dei cambiamenti con l’avvicinarsi dell’inverno.
Pertanto, se il virus è diventato ‘la normalità’ e le persone in qualche modo hanno smesso di temerlo, ciò non significa che il nuovo virus abbia smesso di infettare le persone e di influenzare le economie.
Blocchi e restrizioni mirati stanno già tornando in tutto il continente per contenere la diffusione del coronavirus.
Quindi, anche se le proiezioni più cupe non si sono ancora concretizzate e la Fed ha persino rivisto le sue previsioni di crescita economica per il 2020, la recrudescenza di nuovi casi COVID-19 in tutta Europa è un duro promemoria che la pandemia non è ancora finita.
Detto questo, nei prossimi mesi, se il conteggio dei casi continuerà ad aumentare in tutto il mondo, la ripresa economica globale potrebbe rallentare.
Naturalmente, ci sono anche ragioni per essere ottimisti, dato che sono all’orizzonte terapie migliori, test rapidi e vaccini.
Tuttavia, le speranze che un vaccino Covid-19 sarà presto ampiamente disponibile e risolverà tutti i problemi sono troppo ottimistiche. Infatti, il vaccino, quando sarà disponibile, segnerà solo l’inizio di una lunga e lenta decelerazione. E quanto tempo ci vorrà per questa riduzione dipenderà dall’efficacia di un vaccino, dal successo nel fornire centinaia di milioni di dosi e dalla volontà delle persone di ottenerlo.
In effetti, miliardi di produzione e distribuzione di vaccini in tutto il mondo richiederanno mesi, se non anni.
Inoltre, le persone possono ancora rifiutarsi di farsi vaccinare, secondo alcune stime dicono che il 20% ha già detto che non prenderanno il vaccino, mentre un altro 30% non è sicuro, il che indica che il vaccino potrebbe non fornire alla società l’immunità di gregge.
A questo punto ipotizziamo quali potrebbero essere le implicazioni economiche.
E’ chiaro che il coronavirus non genera più timori e panico rispetto a prima anche se la seconda ondata è alle porte anche se è un promemoria molto chiaro che la pandemia non è finita e che siamo ad un paio di mesi di distanza dalla rinascita del Covid19.
Se ci sarà la seconda ondata potrebbe essere positiva per i prezzi dell’oro. Una situazione che potrebbe beneficiare gli Stati Uniti, in quanto la ripresa dei casi in Europa potrebbe rafforzare il biglietto verde contro euro e oro, neutralizzando la crescente domanda di rifugio sicuro per il metallo giallo.
Se si verificherà la seconda ondata, dovrebbe essere rialzista per l’oro non solo a causa del conseguente rallentamento economico e dell’aumento dell’incertezza, ma anche a causa dei nuovi programmi di stimolo che verrebbero probabilmente annunciati sia dalle banche centrali che dai governi.
Tutti sono alla ricerca disperata di più liquidità, specie in Italia in questo momento di forte contrazione dell’economia.
Non c’è da preoccuparsi: nuovi stimoli potrebbero essere solo questione di tempo da parte dei Governi…