I DEMOCRATICI RADICALI STANNO CONSEGNANDO A TRUMP LA RICONFERMA PER IL SECONDO MANDATO: TUTTI I PARTITI POLITICI MUOIONO PER AVER INGOIATO IL PROPRIO VELENO
(AGENPARL) – Roma, 31 agosto 2020 – Una delle citazioni più famose del dottor John Arbuthnot (1667- 1735), un astuto medico scozzese, scienziato, matematico e poliedrico è stata quella “tutti i partiti politici muoiono alla fine per aver ingoiato le proprie bugie”. Come al solito i grandi pensatori sono spesso dimenticati e relegati nell’ultimo ripiano della propria libreria o peggio ancora messi in soffitta tra i libri polverosi che non vengono più riletti. Eppure, Arbuthnot è stato uno dei principali pensatori del suo tempo e la frase citata è la prova provata dell’attualità delle sue riflessioni.
Una citazione che può essere applicata anche oggi in questi momenti difficili che stiamo attraversando quella che “tutti i partiti politici muoiono alla fine per aver ingoiato il proprio veleno (o le proprie bugie)”. Una frase che è stata scritta secoli prima della nascita di Biden, le cui parole suonano vere e dovrebbero essere un campanello di allarme per tutti i democratici americani perché i Democratici hanno inghiottito più veleno rispetto ai Repubblicani: infatti, dopo tanti anni passati a sfruttare con successo le paure e gli inganni, il risentimento di classe e le tensioni razziali di cui gran parte della leadership democratica ha sempre cavalcato e ha accentuato lo scontro ideologico, ora gli si sta ripercuotendo contro.
In questo contesto di scontro tra la ‘orda’ e la ‘gente’ potrebbe scostargli molto caro nelle elezioni di novembre.
Ogni atto di incendio doloso, ogni attacco a edifici governativi, ogni atto di vandalismo e ogni nuova esplosione fatta di saccheggi e sparatorie, il divario tra “The Mob” e “The People” si sta allargando. E il Partito Democratico oggi si trova dalla parte sbagliata della barricata.
Nonostante gli sforzi spudorati dei media mainstream per dipingere l’inferno urbano che si presenta sotto gli occhi degli americani come protesta principalmente pacifica, la verità sta cominciando ad affondare mentre la copertura mediatica è degenerata al livello di auto caricatura.
La stessa notte in cui i disordini stavano accadendo, il vicepresidente Mike Pence ha dichiarato nel suo discorso di accettazione che, questo novembre, “la legge e l’ordine sono in votazione”. Da allora, come per dimostrare il suo punto di vista, abbiamo assistito a più uccisioni, incendi, furti e caos. In una nuova svolta sulla correttezza politica, abbiamo anche assistito a grida e folle urlanti che tentano di intimidire innocenti commensali di ristoranti per fare il saluto a pugno chiuso che veniva usato dai comunisti molto prima che la leadership radicale di Black Lives Matter se ne appropriasse culturalmente. Abbiamo anche visto folle di strada che minacciavano fisicamente personaggi pubblici come il senatore del Kentucky Rand Paul mentre si allontanava pacificamente dalla Casa Bianca la notte del discorso di accettazione di Donald Trump.
Un’altra folla di manifestanti radicali “prevalentemente pacifici” ha eretto una ghigliottina fuori dalla residenza del proprietario del Washington Post e fondatore di Amazon, Jeff Bezos.
Come dice un vecchio proverbio, la rivoluzione ha un modo di divorare i suoi figli. Per non parlare dei suoi genitori. Chissà, prima che sia tutto finito potremmo persino vedere George Soros, il miliardario che ha finanziato così tanti gruppi di facciata di sinistra, essere portato via in un ‘tumbrel’ per la rieducazione politica presso uno dei suoi think tank radicali.
Alcuni dei membri più sani della rispettabile sinistra stanno cominciando a rendersi conto del pericolo. Il giornalista liberale George Packer, i cui scritti politici sul New Yorker sono sempre meno sciocchi e più intelligenti della maggior parte dei suoi coetanei, ha lanciato l’allarme in un recente articolo su The Atlantic .
“Ecco una previsione sulle elezioni di novembre”, ha scritto la settimana della convention repubblicana. “Se Donald Trump vince, in un voto degno di fiducia, ciò che sta accadendo questa settimana a Kenosha, nel Wisconsin, sarà una delle ragioni. Forse il motivo. “
Citando l’osservazione del vicepresidente Pence sulla legge e l’ordine in votazione, ha aggiunto: “È inutile liquidare le loro parole come argomenti di discussione di parte. Sono efficaci, supportati da certi fatti “.
E i fatti in politica alla fine contano sempre, molto più delle chiacchiere e delle bugie.
Chissà se in Italia lo hanno capito….